Ogni persona che conosci è un credente
“Naturalmente sai che non potrei mai condividere la tua fede”. Così scrisse una mia amica in una lettera. Pensava che fosse costituzionalmente impossibile per lei credere. Molti dei miei amici la pensano allo stesso modo; forse anche i tuoi amici pensano di non essere persone che hanno fede come i cristiani.
È un modo di pensare tanto popolare quanto irragionevole. In realtà, è del tutto irragionevole, perché sono sia un credente sia uno scettico—dipende soltanto a quali cose mi si chiede di credere (o dubitare). La mia amica è allo stesso tempo una credente (su certe cose), e una scettica (su altre). Tutti viviamo per fede—ognuno di noi, continuamente—perciò è molto importante esaminare queste convinzioni.
Due tipi di convinzioni
A volte classifico le nostre posizioni di fede in termini di convinzioni “quotidiane” e convinzioni “più profonde”. Le convinzioni “quotidiane” sono quelle che esercitiamo costantemente. Esse sono le nostre supposizioni morali su ciò che fa girare il mondo, su ciò che muove le persone, su ciò che fa funzionare la società. Raramente esaminiamo queste convinzioni e non cerchiamo quasi mai di dimostrarle o giustificarle; esse sono semplicemente l’aria che respiriamo.
Queste convinzioni includono concetti come “le persone hanno un valore intrinseco”, “una società dovrebbe essere giudicata dal modo in cui tratta i suoi membri più deboli”, “la forza non crea il diritto”, “ogni persona dovrebbe essere libera di fare le proprie scelte”, “l’arco dell’universo morale è lungo ma tende verso la giustizia”, e via dicendo.
Quello che possiamo notare su queste convinzioni “quotidiane” è quanto siano comunemente accettate. Io credo in esse, la mia amica crede in esse, e sembra che la maggior parte delle persone nel mondo moderno creda in esse. Si direbbe dunque che siamo incredibilmente uniti dalla fede. A meno che non ci mettiamo a discutere delle nostre convinzioni “più profonde”, ossia delle nostre opinioni metafisiche e religiose sulla natura fondamentale della realtà. A questo livello si apre un enorme abisso.
Un conflitto più profondo
Per l’ateo Richard Dawkins, l’universo “nel profondo sembra non contenere nessun disegno, nessuno scopo, nessun male, nessun bene, niente se non indifferenza cieca e spietata”. Per Mosè, dall’altro lato, “sotto di te stanno le braccia eterne” (Deut. 33:27). Fai la tua scelta: sotto di te stanno forze indifferenti, brute o un Dio eterno con le sue braccia amorevoli protese. Quale scegli? Lo scontro tra convinzioni al livello più “profondo” appare inconciliabile.
Data questa differenza abissale, è del tutto comprensibile perché la mia amica si considera incapace di professare il mio tipo di fede. Il divario tra “indifferenza cieca e spietata” e le “braccia eterne” amorevoli appare incolmabile. Ma forse dobbiamo riformulare la questione. Invece di concentrarci sull’abisso tra queste due convinzioni profonde, perché non ci concentriamo su una disparità diversa? Infatti, un abisso veramente incolmabile esiste nei nostri amici atei. Esaminiamo i seguenti conflitti:
Siamo scimmie intelligenti che possiedono diritti umani inviolabili.
Siamo macchine da sopravvivenza biologiche che hanno il dovere di prendersi cura dei deboli e degli emarginati.
Siamo aggrappati a una rocca insignificante, sfrecciando in un universo privo di significato verso l’estinzione eterna, e dovremmo lasciare questo pianeta in uno stato migliore di come l’abbiamo trovato.
La sopravvivenza del più forte è la spiegazione più profonda della vita umana e Vladimir Putin ha torto.
I miei amici credono fermamente alla seconda metà di tutte queste affermazioni, come me. Queste intuizioni a noi care ci condizionano ad ogni livello, tant’è che scomettiamo le nostre vite su di esse (pur non potendole dimostrare). Tutti abbiamo fede. Ma la vera incongruenza da rilevare non è l’incongruenza tra le convinzioni più profonde degli atei e quelle dei cristiani. La contraddizione più lampante si trova tra le convinzioni degli atei, l’abisso che separa le loro intuizioni più care e le loro convinzioni più profonde.
L’influenza della rivoluzione di Gesù
Nel mio libro The Air We Breathe, prendo sette delle nostre intuizioni più care e mostro in che modo esse sono diventate comuni:
Uguaglianza: Crediamo che ogni membro della famiglia umana abbia lo stesso status morale, indipendentemente dalla classe sociale, razza, religione, genere o sesso.
Compassione: Crediamo che una società vada giudicata dal modo in cui tratta i suoi membri più deboli.
Consenso: Crediamo che i potenti di questo mondo non abbiano il diritto di imporsi sugli altri.
Cultura: Crediamo nell’istruzione per tutti e nella sua potenza di trasformare una società con la persuasione e l’argomentazione anziché con la forza.
Scienza: Crediamo nella capacità della scienza di aiutarci a comprendere il mondo e di migliorare la nostra vita.
Libertà: Crediamo che le persone non siano proprietà e che ognuno di noi dovrebbe avere il controllo della propria vita.
Progresso: Crediamo che l’arco dell’universo morale sia lungo ma che tenda verso la giustizia.
Nel mio libro esamino ognuno di questi valori nel contesto della storia cristiana, portando il lettore da Genesi a George Floyd. Parto dall’Antico Testamento, continuo nel Nuovo, poi tratto la crescita della chiesa primitiva, la cristianità medievale, l’evoluzione scientifica, l’abolizione del commercio di schiavi, la Seconda guerra mondiale e i movimento per i diritti civili fino ad oggi.
Ad ogni punto osserviamo che le intuizioni più care in cui crediamo non sono affatto scontate, naturali o universali. Questi valori sono in gran parte sconosciuti dalle culture pre-cristiane e non cristiane. Ognuna di queste convinzioni è arrivata specificamente attraverso la rivoluzione di Gesù (nota anche come cristianesimo) e ha poco senso separata da essa.
Quando siamo tentati a concentrarci sullo scontro tra credenti e non credenti, dovremmo riflettere un po’ più a lungo. Ogni persona è un credente, e potrebbe esserci un sorprendente accordo sulle convinzioni a noi più care. I valori non dimostrabili, attraverso la rivoluzione cristiana, sono diventati l’aria che respiriamo. Ma dobbiamo andare oltre. Addentrandoci in queste convinzioni tanto care, vediamo che il conflitto più urgente da risolvere è proprio quello che esiste tra i non-cristiani. Le convinzioni che i nostri amici amano (pur affermando di non essere credenti) sono prive di fondamento senza Gesù Cristo. Soltanto lui è un fondamento solido. Ogni altro terreno è sabbia che affonda.
Glen Scrivener è un ministro ed evangelista della Chiesa d’Inghilterra che predica Cristo attraverso la scrittura, la parola e i media online. Dirige il ministero evangelistico Speak Life. Glen è originario dell’Australia, e attualmente vive in Inghilterra con la moglie Emma e i loro due figli. Sono membri della chiesa All Souls Eastbourne. È autore di numerosi libri, tra cui The Air We Breathe: How We All Came to Believe in Freedom, Kindness, Progress, and Equality (The Good Book Company, 2022) e 3 2 1: The Story of God, the World, and You.
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