Mai innocua, mai privata, mai al sicuro: Combattere la pornografia con un piacere superiore

Conosco per esperienza l’allettante schiavitù della pornografia. Ho lottato e perso, con alti e bassi, durante tutti gli anni della scuola superiore e dell’università. Ho cliccato sul mio primo sito pornografico alle medie, quando un compagno di classe mi inviò una email, camuffando il link per farlo sembrare qualcosa attinente a un progetto scolastico.

Nei dieci anni successivi passati a combattere il mio peccato, nei quali ho sperimentato piccole vittorie e altrettante sconfitte, in diversi momenti ho pensato che il matrimonio avrebbe potuto guarirmi. Dentro di me, pensavo di avere soltanto bisogno di una moglie per soddisfare tutti i miei desideri sessuali e la mia impazienza. Sono così passato da una relazione all’altra, pur sapendo di non avere affrontato l’impurità che mi affliggeva.

La realtà è che nessuna relazione avrebbe mai potuto trovare una soluzione al mio peccato sessuale — nessuna relazione, tranne conoscere Cristo. Cercavo nelle ragazze, e nella speranza di una futura moglie, di soddisfare una brama che solo Dio poteva soddisfare. Mi stavo concentrando sull’autodisciplina, sull’uscire con una ragazza, e sul matrimonio, quando Dio stava cercando di insegnarmi sulla gioia e di mostrarmi dove poter trovare vero piacere.

Il sonnellino che non finisce mai

Sembra che al giorno d’oggi la pornografia guadagni terreno tanto quanto (o più) ogni altra minaccia ai giovani cristiani. Dobbiamo prendere più sul serio questa zizzania ovunque le sue foglie spinose cominciano a spuntare. Per quanto innocua o privata possa sembrare, non lo è.

  • La pornografia non ci fa vedere Dio (Matteo 5:8). Offusca i nostri occhi alla sua bontà, verità, e bellezza.

  • La pornografia ci insegna a trattare le donne come oggetti, come se non fossero esseri umani. Le rappresenta come oggetti da usare per soddisfare un piacere, e poi da gettare via.

  • La pornografia alimenta la schiavitù sessuale (vere persone tenute prigioniere contro la loro volontà e abusate ripetutamente) in tutto il mondo, anche in Italia, anche nella tua città o nella città più grande vicino alla tua.

  • La pornografia sminuisce la vera bellezza, come il timore del Signore (Proverbi 31:30), sostituendola con un’imitazione scadente e sbiadita.

  • La pornografia rende il sesso una cosa di poco conto e momentanea, come una sigaretta, invece di una cosa dal grande significato e che dura tutta la vita, come esso è nel matrimonio.

  • La pornografia ci priva di alcuni dei piaceri che avremmo potuto avere con le nostre mogli/mariti. Ci impedisce di sperimentare e godere loro e i loro corpi senza la coltre di immagini del nostro passato.

  • La pornografia tradisce la fiducia nei rapporti. Ci incoraggia a mentire e a nasconderci dagli altri, a camminare nelle tenebre per poi costruire dei muri intorno a noi in quelle tenebre.

  • La pornografia in modo volgare impedisce la nostra maturità, lo sviluppo della nostra mente e i nostri doni, le nostre capacità di comprendere Dio e amare gli altri.

  • La pornografia vuole farci laureare in egoismo, insegnandoci ripetutamente a concentrarci su noi stessi, a preferire noi stessi, e servire noi stessi.

  • La pornografia ci impedisce di svolgere ogni tipo di ministero, squalificando molti uomini e demotivandone ancora di più.

  • La pornografia sta insegnando a molti figli una distorsione terribile e malvagia dell’amore e del sesso, anche prima che i loro genitori spieghino loro la verità.

La pornografia non è solo un piacere proibito. Se continuiamo a compiacere noi stessi in essa, ci deruberà di ogni cosa. La pornografia potrebbe costarci Cristo e tutto quello che egli è morto per darci: perdono, libertà, vita, speranza, pace e gioia. La pornografia rapisce silenziosamente milioni di persone e le conduce a un’agonia cosciente e infinita, lontane da Dio e dalla gloria di essere trovati in lui. Rende schiavi uomini e donne, facendoli morire di fame giorno dopo giorno, senza mai dare loro un pasto completo, fino a quando sono perduti e affamati per sempre.

La pornografia ci culla per farci addormentare. Ma non è sonno; è morte. Sembra un breve e confortevole sonnellino, dal quale però non ci si sveglia mai. La nostra società ci imbottisce di pornografia, che trasuda da ogni poro dei mass media e della tecnologia. La zizzania si è diffusa dappertutto incessantemente, anche dov’è indesiderata, e ci ucciderà se la lasciamo crescere.

Nove modi per svegliarsi

Uno dei momenti illuminanti che ho avuto nel mio cammino verso la vittoria sulla pornografia fu quando capii che non era solo una questione di autocontrollo. Il frutto dello Spirito non cresce in questo modo. I nostri desideri malvagi di guardare immagini o video indicano che tutto il frutto sta marcendo, non solo l’autocontrollo. La nostra battaglia per la purezza non è solo una battaglia per l’autocontrollo. E’ anche la ricerca e l’espressione di amore, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, e gioia. Quando ci concentriamo sulla forza di volontà e sull’abnegazione e dimentichiamo il resto, ci priviamo di gran parte delle armi che Dio ci ha dato per combattere la guerra.

  • Ogni volta che distogliamo lo sguardo dall’impudicizia, lo facciamo per amore del nostro (futuro) coniuge, dei nostri (futuri) figli, e dalla persona impudica davanti a noi, che è creata all’immagine di Dio.

  • Quando ci rifiutiamo di sperimentare il peccato sessuale, celebriamo la nostra pace con Dio, ottenuta a un costo infinito con il sangue di suo Figlio. Ci rifiutiamo di crocifiggerlo di nuovo con altra ribellione, e scegliamo di riposare nel perdono e nella vita che egli ci ha acquistato.

  • Non indulgere nella pornografia o in nessun’altra attività sessuale prima del matrimonio potrebbe essere il manifesto più luminoso di pazienza di questi tempi. Nessuno al mondo si aspetta che tu non clicchi, ma quando non lo fai, stai dicendo in silenzio a Dio (e a tutti gli altri che lo sanno) che lui e i suoi piani sono migliori di tutto quello che avresti mai potuto desiderare per te stesso. La purezza sessuale ha più a che vedere con la pazienza che con l’autocontrollo, perché Dio vuole che tu goda del sesso nel miglior modo possibile, nella sicurezza e nella stabilità del matrimonio.

  • Rifiutando la distorsione perversa e corrotta del sesso della pornografia, scambiamo la manipolazione e la violenza con la benevolenza. Invece di imparare a usare le persone per i nostri desideri, insegniamo al mondo come vivere per l’interesse degli altri.

  • La pornografia si è nascosta negli innumerevoli cavi e fibre ottiche del world wide web, diffondendo immoralità in molti angoli del nostro mondo. Quando rifiutiamo i suoi inviti, diminuiamo la sua portata e la sua influenza, anche solo di uno. E diamo invece a noi stessi l’opportunità di essere agenti della bontà, utilizzando i social media come veicolo di un messaggio completamente diverso. Possiamo riempire il web con link alla vera verità e bellezza, ad articoli, video, e altre cose che dichiarano la grandezza del nostro Dio e del suo amore per noi.

  • Nessuno elogia la fedeltà a Dio quando non ti costa assolutamente nulla. Anche quando sembra che tutti i tuoi coetanei siano immersi nei piaceri superficiali della lussuria, dell’attività sessuale, e della pornografia (vantandosene), possiamo vivere (ed aspettare) in modo molto diverso. Non c’è nulla di strano o di radicale nel conformarsi al mondo e concedersi quello che il mondo si concede, nel guardare film con riferimenti sessuali espliciti che tutti gli altri guardano o nel leggere il romanzo rosa sessualmente esplicito che piace a tutti i tuoi compagni di classe. Quella che non passerà inosservata è la tua lieta determinazione a resistere a ogni male in fedeltà al nostro Re e Amico in cielo.

  • L’educazione sessuale che la pornografia insegna incoraggia la manipolazione persuasiva e perfino la crudeltà. Non è vero sesso. Il vero sesso, il sesso che due persone possono godere per tutta la vita senza annoiarsi o offendere Dio, è paziente, altruista, e mansueto.

  • Infine, la battaglia per la purezza non è una battaglia contro la tua gioia, non è assolutamente derubarti di ogni vero piacere o felicità. E’ una battaglia per la tua gioia, in cielo sì, ma anche adesso. Potresti dover rinunciare a un momento di piacere, ma ne otterrai un’eternità in cambio.

Rifiuta di cliccare e scegli di avere più di Dio

Coloro che scelgono di vedere meno oggi, vedranno di più per sempre. “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Matteo 5:8). Ci sono cose che vediamo e nelle quali indulgiamo il nostro sguardo in questa vita che ci rendono ciechi nei confronti di Dio. Non c’è una cosa più grandiosa e in grado di soddisfare che vedere e godere Dio, ma siamo molto pronti a scambiare questa esperienza per pochi miseri minuti di eccitazione.

Ogni volta che ci esponiamo all’impurità e ci intratteniamo con essa, stiamo sacrificando la nostra consapevolezza e conoscenza della somma bontà, della suprema maestà e dell’amore più grande che nessuno abbia mai sperimentato. E ogni volta che diciamo di no alla pornografia o a ogni altro materiale sessualmente stimolante, ci prepariamo a vedere e a godere il nostro Tesoro più grande.

Gesù dice: “Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nei campi, che un uomo, dopo averlo trovato, nasconde; e, per la gioia che ne ha, va e vende tutto quello che ha, e compra quel campo” (Matteo 13:44). Quando ci rifiutiamo di cliccare per ricercare una gioia più grande in Gesù, stiamo vendendo quello che il mondo ha da offrire e stiamo comprando un tesoro inestimabile pieno di vera bellezza e reale felicità.


Marshall Segal (@marshallsegal) è autore e caporedattore di desiringGod.org. E’ l’autore di Not Yet Married: The Pursuit of Joy in Singleness & Dating (2017). Si è laureato al Bethlehem College & Seminary. Lui e sua moglie hanno un figlio e vivono a Minneapolis.

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