Worship leader, usa tutta la Bibbia
Come creare chiamate all’adorazione, invocazioni e benedizioni usando tutta la Scrittura
Se sei un worship leader, scegli attentamente canti, preghiere e confessioni che si abbinano al sermone domenicale. Ma pensi a come un culto inizia e finisce? Generalmente usi un salmo per una chiamata all’adorazione, preghi in modo estemporaneo l’invocazione, o ti affidi a una piccola alternanza di benedizioni? Fai uso di chiamate all’adorazione, invocazioni o benedizioni?
Se rifletti sulla storia e sul proposito di questi elementi del culto e selezioni i passi biblici attinenti dall’intera Bibbia, darai una maggiore unità ai culti della tua chiesa e volgerai efficacemente i cuori e le menti della congregazione verso Dio.
Iniziare e concludere il culto di adorazione
Molti culti di adorazione protestanti iniziano con un ministro del Vangelo che chiama l’assemblea ad adorare Dio. Nelle tradizioni liturgiche, questo momento viene definito chiamata all’adorazione. Anche se altre tradizioni non lo chiamano così in modo ufficiale, i worship leader spesso iniziano i culti di adorazione invitando le persone cantare insieme. Il Direttorio di Westminster per l’adorazione pubblica di Dio, pubblicato nel 1644, fa riferimento alla “chiamata solenne del ministro ad adorare Dio” ed è l’influenza principale delle tradizioni che presentano questo elemento.
Alcune chiese iniziano i loro culti anche con un’invocazione, una preghiera con cui si chiede a Dio la sua presenza, il suo aiuto e la sua benedizione durante l’adorazione comunitaria. Sebbene le preghiere con cui si invoca la presenza di Dio nel culto risalgano al terzo secolo, la loro collocazione in prossimità dell’inizio dei culti di adorazione si è diffusa dopo la Riforma.
I culti protestanti spesso si concludono con una benedizione pastorale —un pronunciamento della benedizione divina sul suo popolo. Questa pratica ha radici nell’Antico Testamento, e ha acquisito regolarità e importanza liturgica nella chiesa tardo medievale e post-Riforma.
Ognuno di questi elementi ha una funzione: una chiamata ad adorare Dio, una richiesta della presenza di Dio e un pronunciamento della benedizione di Dio.
Radicati nella Scrittura, fedeli alla loro funzione
La Bibbia contiene brani che sono adatti per rivolgere chiamate all’adorazione (come i Salmi 98:4-6; 150:1-2) e benedizioni (come Numeri 6:24-26; 2 Corinzi 13:14). I worship leader spesso attingono a questi brani perché non richiedono adattamenti.
Ma tutta la Parola di Dio è ricca di questi elementi, perciò pastori e worship leader dovrebbero prendere in considerazione l’opportunità di creare chiamate, invocazioni e benedizioni andando oltre ai brani biblici più noti.
Per creare nuove chiamate all’adorazione, si possono adattare quei brani che sono rivolti alla congregazione o che parlano della chiesa, aggiungendo un linguaggio di chiamata:
Chiamata all’adorazione contenente il Salmo 40:9-10: Proclamate la lieta notizia della liberazione nella grande assemblea; raccontate la fedeltà e la salvezza del Signore; dichiarate la sua benevolenza e verità nella grande assemblea.
Chiamata all’adorazione contenente Efesini 3:10-12: Per mezzo della chiesa, la infinitamente varia sapienza di Dio è stata fatta conoscere ai principati e alle potenze nei luoghi celesti. Poiché i disegni eterni di Dio si sono attuati in Cristo Gesù nostro Signore, venite e accostatevi a lui con piena fiducia, mediante la vostra fede in lui.
Un worship leader potrebbe adattare i brani che parlano della presenza e della guida premurosa di Dio in invocazioni come questa:
Invocazione contenente Esodo 15:13: O Signore, tu hai condotto con la tua bontà il popolo che hai riscattato; l’hai guidato con la tua potenza alla tua santa dimora. Guidalo oggi alla tua presenza, affinché possa adorare la tua santità. Amen.
Invocazione contenente il Salmo 27:7-9: O Signore, ascolta la mia voce quando t’invoco; abbi pietà di me e rispondimi! Tu hai detto: “Cercate il mio volto”. I cuori del tuo popolo ti dicono: “Noi cerchiamo il tuo volto,o Signore”. Emmanuele, sii con noi oggi affinché possiamo adorarti. Amen.
Allo stesso modo, un worship leader può pronunciare una benedizione attingendo ai brani biblici che dichiarano i suoi benefici:
Benedizione contenente il Salmo 23: Possa il Signore essere il vostro pastore e farvi giacere in verdi pascoli; possa egli ristorare la vostra anima e guidarvi lungo i sentieri di giustizia; possa egli essere con voi e consolarvi; possa egli ungere il vostro capo con olio e concedervi la sua bontà e misericordia tutti i giorni della vostra vita.
Benedizione contenente Giacomo 3:17-18: Possa il Signore concedervi la saggezza che viene dall’alto, che è pura, poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e senza ipocrisia, e possa egli produrre in voi un raccolto di giustizia.
Autorità ministeriale
Alcuni sostengono che usare un linguaggio extra-biblico in una chiamata all’adorazione, invocazione o benedizione sia inopportuno. Ma quando Cristo disse: “Pregate dunque così” in Matteo 6:9, egli non ha prescritto un linguaggio da usare nell’adorazione ma piuttosto ha illustrato la struttura, la postura, il contenuto e la modalità della preghiera biblica.
Non dovremmo legare le chiese con restrizioni più severe di quelle richieste da Dio. Un ministro di Dio non offre del “fuoco estraneo” quando adatta un brano della Scrittura per dire con parole sue: “Adoriamo Dio”, più di quanto non faccia quando dice: “Preghiamo”.
Come pastore o worship leader, ti è stata conferita l’autorità di guidare le persone ad adorare di Dio. Prendi nuovamente in considerazione come inizi e concludi il culto di adorazione, come puoi portare la ricchezza di tutte le Scritture in questi elementi, e come puoi esercitare correttamente la libertà retorica conferita al tuo ruolo ministeriale.
Sam Chan (PhD, Trinity Evangelical Divinity School) è l’autore di Evangelism in a Skeptical World e How to Talk About Jesus (Without Being That Guy). È un evangelista pubblico che lavora per City Bible Forum a Sydney, Australia, dove condivide regolarmente il Vangelo con studenti delle scuole superiori, dipendenti comunali, dottori e avvocati. È oratore in conferenze che si svolgono in tutto il mondo sul tema dell’etica, della narrazione, dell’apologetica e dell'evangelizzazione in una cultura una post-cristiana. Sam ha un blog: espressotheology.com.
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