Venti citazioni di Jackie Hill Perry sulla santità

Leggendo il nuovo libro di Jackie Hill Perry Holier Than Thou: How God’s Holiness Helps Us Trust Him (B&H, 2021) sono stato colpito dalle seguenti citazioni.


Se Dio è santo, allora egli non può peccare. Se Dio non può peccare, allora non può peccare contro di me. Se egli non può peccare contro di me, ciò non lo rende forse l’essere più degno della mia fiducia? (2)

Tra tutti i punti in cui il serpente può colpirci, è la nostra fede quella che attacca di più. (4)

Dire che Dio è santo equivale a dire che Dio è Dio. . . . La santità non è un aspetto di Dio; egli è santo nella sua essenza. I suoi attributi non sono mai in conflitto tra loro, né cambiano a seconda dell’umore di Dio; essi sono lui. (14, 15)

Volere Dio senza la sua giustizia è come volere che Dio renda se stesso un’abominazione. (17)

L’uomo contemporaneo tiene la Bibbia chiusa nel tentativo di soffocarne la luce. Altri si fabbricano mezze verità su Dio o rifiutano l’ortodossia nel tentativo di escludere il Figlio. Isaia non fece nessuna delle due cose, e non avrebbe potuto farlo nemmeno se ne avesse avuto la possibilità. Davanti al trono del Santo, la virtù suprema del suo essere fece sì che tutto quello che in Isaia non era conforme a Dio uscisse allo scoperto. (30–31)

Il momento in cui iniziamo a pensare che Dio è qualcosa di diverso dall’essere santo è il momento in cui ci stiamo immaginando un dio completamente diverso. (36)

Il serpente continua a seminare incredulità promettendo che essa ci renderà “come Dio”, ma la nostra motivazione non è mai stata quella di essere simili a Dio in termini di giustizia ma di diritti. Bramiamo l’autorità suprema, piantiamo la nostra bandiera su un terreno poco profondo, e dichiariamo noi stessi, ed altri, proprietà nostra. È solo quando ci specchiamo davanti alla sua legge che vediamo che non siamo affatto diventati come Dio, ma che abbiamo solo rispecchiato Satana. (36–37)

La santità è ciò che rende possibile il vero amore. Senza di essa, l’amore è puramente sentimentale. (38)

La santità (e la bontà) non vanno mai definite dai capricci, dai desideri e dagli standard di una cosa creata e nemmeno di quelli di un’intera cultura, specialmente quando le idee di quella cultura sono facilmente influenzate dai cuori ingannevoli di chi ne fa parte, oltreché dalla sua generale mutabilità, assumendo forme diverse conformandosi ai tempi... Dio definisce Dio. (42)

Nel momento in cui Eva credette alla parola del serpente, ribellandosi alla parola di Dio, la sua fede mal riposta rivelava ciò che lei credeva sulla santità di Dio. Per lei, Dio—non il serpente—era il bugiardo tra loro. (49)

Il problema della nostra natura è che essa corrompe la nostra mente, gonfia il nostro ego, interferisce con la nostra visione e ottenebra la nostra intelligenza, così quando Dio decide di dirci qualcosa, noi ne valutiamo l’integrità in base a quello che noi pensiamo di Dio. Questo non vuol dire che l’incredulità sia sempre di natura emotiva, ma che le nostre decisioni riguardo ciò che crediamo su Dio non sono mai isolate dai nostri affetti. (50)

Potresti essere tentato a credere che Dio è cambiato a causa delle circostanze in cui ti trovi, ma se fosse così, egli non sarebbe Dio. Egli sarebbe come te. (79)

We take what God called good and remove a letter. (95) [Letteralmente: Prendiamo ciò che Dio ha chiamato “buono“ e abbiamo rimosso una lettera. “Good“ senza una lettera diventa “god“, perciò il buono diventa un dio per noi].

Nello scambiare la verità di Dio con le bugie dei social media, ogni “mi piace” è come una lode, ogni commento è come una preghiera, e ogni “segui” è come il paradiso, un paradiso che ci siamo costruiti alla gloria del nostro nome. (99)

Se abbiamo scambiato Dio per un idolo, non siamo abbandonati a noi stessi, lontani dalla sua compassione o dal suo aiuto. Possiamo rifare lo scambio. Si chiama ravvedimento—convertirsi da un idolo morto per seguire il Dio che non solo ha vita in se stesso ma ne ha più che a sufficienza da condividere con te. (103)

Non c’è niente di così diverso da Dio del peccato. (107)

Nel tentativo di giustificare la loro convinzione che Dio non è ostile nei confronti del peccato, ci sono persone che dicono: “Dio è amore”. Probabilmente non se ne rendono conto, ma stanno fondamentalmente dicendo che Dio è ingiusto. (109)

Siamo talmente abituati alla pazienza di Dio che siamo più colpiti dai suoi giudizi che dalla sua longanimità. (118)

Dietro l'ansia dell’uomo c’è un capovolgimento di identità per cui la creatura finita cerca di essere infinita. Con la nostra conoscenza finita, vogliamo sapere tutto per non essere presi alla sprovvista da nulla. Con le nostre capacità finite, vogliamo e cerchiamo di controllare tutto così da non dover essere controllati da niente. Falliamo in entrambi casi, perché è impossibile essere come Dio. (145)

Desidereremo e scegliereno di mettere a morte ciò che in noi è terreno quando saremo disposti a credere che Dio è infinitamente meglio di tutto ciò per cui siamo tentati di lasciarlo. (163)


Matt Smethurst è caporedattore di The Gospel Coalition e autore di Before You Share Your Faith: Five Ways to Be Evangelism Ready (10ofThose), Deacons: How They Serve and Strengthen the Church (Crossway, 2021), Before You Open Your Bible: Nine Heart Postures for Approaching God’s Word (10ofThose, 2019) e 1–2 Thessalonians: A 12-Week Study (Crossway, 2017). Lui e sua moglie, Maghan, hanno tre figli e vivono a Richmond, Virginia, dove stanno fondando River City Baptist Church. Puoi seguirlo su Twitter.

Jackie Hill Perry è una poetessa e artista hip-hop, ed è anche l’autrice di Gay Girl, Good God: The Story of Who I Was, and Who God Has Always Been. Lei e suo marito, Preston, hanno tre figlie. Puoi seguirla su Twitter.

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