Una lettera aperta ai cristiani depressi durante le feste Natalizie

Caro Amico,

La depressione è una condizione difficile nel migliore dei casi. Probabilmente è ancora più difficile nei momenti migliori dell’anno, come i periodi di vacanza. L’idea di mescolarti con persone felici ti terrorizza. Il pensiero di ricordare i tuoi cari che non ci sono più ti riempie di tristezza. Come fa la gente ad essere così felice quanto tu sei così triste? Come fa la gente a festeggiare quanto tu sei nel lutto? Queste domande turbano la tua anima e intensificano le tue ferite.

Forse vorresti scappare e nasconderti dal trambusto e dagli obblighi sociali. Forse vorresti prendertela con le persone insensibili e indifferenti che ti dicono “Su con la vita!” Forse vorresti semplicemente affogare i tuoi dolori ubriacandoti, abbuffandoti di cibo o di televisione. Ma nessuna di queste opzioni—scappare, inveire o ingozzarti—migliorerà la tua depressione. Anzi, non farà altro che peggiorarla.

Permettimi di suggerire una soluzione migliore che ti permetterà di affrontare bene le festività natalizie contribuendo al tempo stesso alla tua guarigione nel lungo termine.

Prega

So che la preghiera è un suggerimento forse troppo ovvio, ma a volte ciò che è ovvio ci sfugge. Porta il tuo peso al Signore, parlagli delle tue paure e di ciò che ti spaventa, e cerca il suo aiuto per andare avanti in questi giorni difficili. Porta il tuo lamento a Dio dicendo: “Signore, non voglio ringraziare, non voglio festeggiare il Natale e non voglio vivere un altro anno”. Ammetti ciò che provi, dicendo: “Dio, non sopporto la felicità altrui in questo momento e non sopporto le persone”. Confessa: “Questo è sbagliato e peccaminoso, ma non riesco a cambiare”. Supplica: “Signore, sono debole, ho bisogno della tua forza, ho bisogno della tua pazienza, ho bisogno della tua gioia”. Prometti: “Mi affiderò a te solo perché so che tu mi accompagnerai e userai anche questo tempo per aiutarmi e guarirmi”.

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Non tutti i tuoi familiari e amici sanno cosa sia la depressione; ma alcuni sì, come tu sai bene. Fai loro una telefonata, o, ancora meglio, incontrali di persona, e parla con loro di ciò che ti spaventa durante questa stagione. Chiedi loro di pregare per te e di sostenerti nei giorni a venire. Chiedi loro di stare al tuo fianco nei contesti sociali, di proteggerti dalle persone che non capiscono la tua condizione, di accettare i tuoi silenzi e di aiutarti a tornare tranquillamente a casa una volta raggiunti i tuoi limiti di socializzazione.


Pianifica

Se non è saggio isolarsi totalmente dalla vita sociale durante le festività, non è nemmeno saggio sentirsi obbligati a partecipare ad ogni evento sociale. Isolarsi completamente dagli altri non farà altro che renderti ancora più depresso; ma lo stesso vale se ti fai coinvolgere troppo. Non hai l’energia emotiva e mentale per farlo. Pertanto, pianifica in anticipo e scegli con saggezza a quali eventi sociali andrai e quanto tempo vi trascorrerai. Eventualmente cerca di evitare di partecipare ad eventi per troppi giorni consecutivi. Hai bisogno di prenderti delle pause per startene tranquillo e ricaricarti. Forse puoi pianificare di andare ad un evento ma di non rimanere dall’inizio alla fine, che è più stimolante in prospettiva e più utile in retrospettiva. L’obiettivo è dosare le tue forze e assicurarti di avere il tempo sufficiente per ripristinare i tuoi livelli energetici.

Routine

Seguire una routine regolare è fondamentale per chi soffre di depressione. Il tuo corpo, la tua mente e la tua anima migliorano quando segui orari prestabiliti di sonno, cibo, lavoro e relax. Tutto questo viene minacciato dall’irregolarità e dall’imprevedibilità delle festività. Dovrai accettare un certo grado di cambiamento in quest’area durante queste settimane, ma sforzarti di mantenere quanta più regolarità possibile. È meglio non sprecare tutto il buon lavoro che hai svolto in tal senso.

Esercizio fisico

Mantieni un regime di fitness. Per esperienza personale so quanto sia difficile essere costanti in questo ambito durante le vacanze. Si sta tanto seduti e si mangia molto. Ma è importantissimo mantenere la tua disciplina per la tua salute fisica, mentale e spirituale. Se la mia esperienza mi ha insegnato qualcosa, non la manterrai perfettamente. Ma fai quello che puoi. Anche se non puoi andare in palestra, cerca di uscire di casa e camminare con la luce del giorno per 20-30 minuti al giorno.

Predica a te stesso

Tu hai una narrativa interna, la storia che stai raccontando a te stesso. Hai fatto un ottimo lavoro nel riscrivere quella storia nel corso degli ultimi mesi. I capitoli bui che erano così pieni di quello che hai perso con questi dolorosi lutti familiari ora sono stati sostituiti da molti paragrafi luminosi di quanto la persona a te cara ha guadagnato in cielo e della tua speranza di una riunione finale eterna. Sei anche riuscito, per la grazia di Dio, ad ampliare quella parte della storia che si concentra su quanto hai ancora nella tua vita. Continua a scrivere questi capitoli nella tua mente e nel tuo cuore—più lunghi sono, meglio è.

Nei prossimi giorni sarai tentato a scrivere un capitolo che si sofferma sull’attuale distacco da tua figlia e su quanto lei ti manchi nelle feste di famiglia. Benché questa realtà sia innegabile, e sia necessario continuare a pregare e lavorare verso la riconciliazione, posso suggerirti di scrivere un altro capitolo parallelo a questo? Scrivi un capitolo su come Dio ti ha riconciliato con suo Figlio mediante la sua morte sulla croce (Efesini 2:14-18; 2 Corinzi 5:18-21). Fissare la tua mente su questa più grande storia di separazione e riconciliazione ti aiuterà a bilanciare un’esperienza amara con un’esperienza più dolce, e ti darà anche speranza nel potere riconciliante di Dio. È sorprendente come il Vangelo possa trasformare il dolore più grande nella terapia più grande.

Puoi anche predicare a te stesso cantando il Vangelo a te stesso. Ricordi quanto ti è piaciuto il “Messia” di Handel l’anno scorso? Perché non lo riascolti? Partecipa al culto della Vigilia e di Natale della tua chiesa. Canta questi canti saturi del Vangelo e salmeggia con il tuo cuore al Signore (Efesini 5:19).

Predica agli altri

Non voglio darti un peso troppo grande qui, ma perché non cerchi di cogliere le opportunità che le feste ti danno di testimoniare agli altri? I non credenti nella tua famiglia vorranno vedere come stai reagendo alle tue perdite recenti e come stai reagendo alla tua depressione. Vedranno che sei triste e ti chiederanno come stai. Che ne dici di questa risposta: “Afflitto, eppure sempre allegro” (2 Corinzi 6:10). Li sbalordirà! Ma permetterà anche di avviare alcune conversazioni proficue che ti daranno l’opportunità di rendere testimonianza della grazia di Dio nella tua vita in questi giorni. A volte, servire gli altri è il modo migliore di servire te stesso.

Con affetto,

David


David Murray (PhD, Vrije Universiteit Amsterdam) è pastore della First Byron Christian Reformed Church a Byron Center, Michigan. È anche un counselor, un oratore regolare alle conferenze e l’autore di Reset e Exploring the Bible. David ha insegnato Antico Testamento, counseling e teologia pastorale in diversi seminari.

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