Un modo più semplice di leggere l’Apocalisse

Draghi, angeli, cherubini, pergamene, candele, anti-Cristo e anche una prostituta. Intere foreste sono state decimate solo per i grafici e le tabelle che avevano bisogno di dare un senso a tutto questo. Vorrei suggerirvi un modo di leggere l’Apocalisse liberandovi da tabelle, grafici ed emicranie.

Una storia, 7 punti di vista

L’Apocalisse non va letta come un insieme di eventi in ordine cronologico, ma come un insieme di eventi che si ripetono per sette volte.  Immaginate di guardare la finale di un mondiale di calcio per sette volte da sette diverse angolazioni. Questo è quello che sta accadendo in Apocalisse. E quindi qual è la storia?

Le due (e solo due) venute di Gesù

Ciascuna delle sette sezioni guarda in modo differente al periodo tra le due Venute di Gesù (con un’enfasi più importante sulla seconda Venuta). Ebbene sì, se lo si interpreta in questo modo, Gesù torna una sola volta. Nessuna tabella o diagramma. Gesù non torna una volta per i credenti e poi nuovamente per i non credenti. È molto più semplice di quel che si pensa perché questo è il modo in cui l’Apocalisse voleva essere letta.

Letteratura Apocalittica

Se un ebreo di 2000 anni fa leggesse le pagine di economia del Wall Street Journal, sarebbe molto confuso. Perché? Non capirebbe il modo di scrivere o il significato di molti termini. Allo stesso modo, noi abbiamo problemi a comprendere questo genere di scrittura apocalittica senza un po’ di formazione.

Un punto importante della letteratura apocalittica è che ripete un evento crescendo d’intensità per enfatizzarlo. Quindi, immaginatevelo così. 

Punto di vista #1: un giocatore fa goal. 

Punto di vista #2: un giocatore fa goal e si toglie la maglietta per esultare. 

Punto di vista #3: un giocatore fa goal, si toglie la maglietta per esultare e la folla invade il campo. 

Un solo evento, diversi punti di vista e diversi aumenti d’intensità. Questo è quello che sta succedendo in Apocalisse. Vediamo quali sono le diverse angolature.

Punto di vista #1: Apocalisse 1:1-3:32

Gesú si rivolge alle sette chiese. Queste chiese rappresentano tutte le chiese che esisteranno nel periodo tra i due Avventi. Sappiamo questo perché nella letteratura apocalittica ebraica il numero sette rappresenta la perfezione e la completezza. Non è una coincidenza che ci siano sette chiese, sette candelabri, sette sigilli, sette pergamene, sette giorni per la creazione, sette volte che si asperge dall’altare e sette anni di giubileo.

Punto di vista #2: Apocalisse 4:1-7:17

Reset. La seconda sezione del libro dell’Apocalisse ha a che fare con pergamene, sette sigilli e i 144.000. La pergamena rappresenta il piano completo di Dio (quindi scritto su entrambi i lati così niente può essere aggiunto) per il periodo tra i due Avventi.

I sette sigilli rappresentano le prove che si tengono sulla Terra durante tutto il periodo tra i due Avventi, raggiungendo il culmine con  il giudizio di Dio. Appena il settimo sigillo viene aperto, intravediamo il ritorno di Gesù. I 144.000 rappresentano la totalità dei redenti di Dio di ogni tribù, lingua e nazione. Per ulteriori approfondimenti, raccomando l’articolo di Kevin DeYoung

Punto di vista #3: Apocalisse 8:1-11:19

Reset. Le sette trombe suonano e succede mentre il settimo sigillo (il giudizio di Dio) viene aperto. Queste trombe accompagnano il giudizio di Dio nelle sette aree della creazione (terra, mari, fiumi, sole/luna/stelle, fondo degli abissi, fiume Eufrate e lampi/grandine). 

Nel capitolo 11, vediamo anche il ritorno di Gesù da una seconda angolazione incrementando d’intensità quando i 24 anziani lodano Dio.

Punto di vista #4: Apocalisse 12:1-14:20

Reset. A questo punto vediamo di nuovo la seconda Venuta non appena il dragone, Satana, perseguita la chiesa. L’intensitá viene di nuovo incrementata nel momento in cui Giovanni usa l’immagine della pressa enologica per la grande vendemmia di Dio, solo che invece di succo d’uva a scorrere, c’è sangue.

Punto di vista #5: Apocalisse 15:1-16:21

Reset. Adesso vediamo un quarto punto di vista della seconda Venuta di Gesú. Potete vedere quanto poco chiaro sia se questo venisse letto cronologicamente. In questa quinta sezione, Giovanni descrive le sette coppe che rappresentano l’ira di Dio versata sulla Terra che culmina con la grande battaglia dell’Armageddon.

Guardate poi il verso 16:17, dove la voce dal trono dice “è fatta”. Se si leggesse cronologicamente, sarebbe difficile da capire questo finale alla luce dei finali che vedremo nei punti di vista #6 e #7. Di nuovo, questo è solo un altro punto di vista dell’unica fine del mondo che conosciamo.

Punto di vista #6: Apocalisse 17:1-19:21

Reset. La fine, di nuovo, incrementa d’intensità. La grande battaglia e il matrimonio della chiesa con l’Agnello. I nemici dell’Agnello sono poi buttati nel lago di fuoco.

Punto di vista #7: Apocalisse 20:1-22:21

Reset. La battaglia di nuovo! E poi i nuovi Cieli e la nuova Terra. Se letto cronologicamente come se non ci fosse nessun reset tra il capitolo 19 e il 20, avresti bisogno di più diagrammi di quanti ne usa un teorico del complotto a John F. Kennedy, e saresti più confuso di quanto lo eri durante la serie finale di Lost.

Conclusioni:

La ricapitolazione è il modo in cui l’Apocalisse va letta. Sette punti di vista dello stesso evento. Si può anche confrontare la prima metà del libro dove la chiesa è perseguitata dal mondo con la seconda metà dove la chiesa è perseguitata da Satana. Di nuovo, stessi eventi da diversi punti di vista.

Adesso, non voglio dire che non ci sarà nessun intoppo lungo la via, ma se si legge Apocalisse nel modo in cui è stata destinata ad essere letta, le cose diventeranno molto più semplici.


Jim Davis è il pastore della Orlando Grace Church (Acts 29). Jim e sua moglie, Angela, sono oratori alle conferenze sul matrimonio “FamilyLife’s Weekend to Remember”. Jim ha conseguito un Master in Divinità presso il Reformed Theological Seminary di Orlando. Seguirlo su Twitter o sul suo blog.

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