Fondazione di Chiese in 2 Timoteo

Se fondare chiese è davvero così importante come pensiamo allora dovremmo trovarlo sulla superficie o sullo sfondo di qualsiasi testo biblico, dato che la chiesa locale è la strategia di missione di Dio per il mondo e una componente essenziale ed eterna del progetto di Dio nel mondo. E questo dovrebbe essere doppiamente vero nelle lettere di Paolo, il grande fondatore di chiese, nelle quali scriveva ai pastori che avrebbero continuato il vitale lavoro di fondazione e conduzione di chiese sane.

Insegnare

In 2 Timoteo 2:2, Paolo istruisce Timoteo dicendo “e le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a uomini fedeli che siano capaci di insegnarle anche ad altri”. Timoteo stava apprendendo quello che aveva sentito da Paolo ed insegnarlo ad altri, includendo una sana teologia e le sue implicazioni missionali, in altre parole, la fondazione di chiese. Quindi, l’insegnamento della Parola porta alla fondazione di chiese sane.

Soffrire

Subito dopo, in 2 Timoteo 3:10-11, Paolo dice “Tu invece hai seguito da vicino il mio insegnamento, la mia condotta, i miei propositi, la mia fede, la mia pazienza, il mio amore, la mia costanza, le mie persecuzioni, le mie sofferenze, quello che mi accadde ad Antiochia, a Iconio e a Listra. Sai quali persecuzioni ho sopportato e il Signore mi ha liberato da tutte”, indicando che questo esempio, nel contesto del ministero della fondazione di chiese, doveva essere un modello per Timoteo dal momento che portò avanti il suo ministero a Efeso e dintorni. E dovremmo notare che soffrire specialmente, secondo Paolo, giocherà un ruolo fondamentale nella vita di un fondatore di chiese. Non pensiamo che le chiese saranno fondate lontano da svariate prove e tribolazioni.

Predicare

In 2 Timoteo 4:5, quello che era stato implicito diventa esplicito “Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta le sofferenze, svolgi il compito di evangelista, adempi fedelmente il tuo ministero”. Il ministero della Parola di Timoteo (vedi 2 Timoteo 4:2) è adempiuto dal lavoro dell’evangelista. La parola evangelista è usata sporadicamente nel Nuovo Testamento. Ma sulla base delle prove che abbiamo, non è difficile affermare che gli evangelisti hanno fondato chiese. L’esempio di Filippo in Samaria è chiaro (Atti 8:4-25). Abbiamo tutti i motivi per pensare che, se Luca lo avesse desiderato, avrebbe potuto ampliare significativamente questa sezione degli Atti per raccontare l'istituzione di molte chiese locali in Samaria sotto il ministero di Filippo. Sappiamo che annunciò il Vangelo, molti credettero e furono battezzati (Atti 8:12) entrando così nella chiesa e formando gruppi locali di credenti. Questo è ripetuto in “molti villaggi della Samaria” (Atti 8:25). Possiamo quindi concludere che gli evangelisti fondano chiese. In effetti, quando Calvino commenta Efesini 4:11, propone proprio questa idea

Fondare

Alla luce di tutto ciò, quando Paolo dice a Timoteo di fare il lavoro di evangelista e quindi adempiere al suo ministero, gli sta ricordando che la predicazione della Parola è incompleta a meno che non sia spiegata in luoghi dove non ci sono chiese. I pastori non possono dire che il loro dono sia quello di insegnare e predicare ma non di fondare chiese, perché la buona e necessaria conseguenza della predicazione della Parola sta già fondando chiese. Pertanto, insegniamo, soffriamo, predichiamo e fondiamo chiese che fondino altre chiese, finché il mondo non si riempirà della conoscenza della gloria di Dio come le acque coprono il mare (Ababuc 2:14).


  1.  Vi è ogni indicazione che il ruolo di Timoteo fosse più ampio di quello del pastore di un singolo gruppolocale di credenti (citazione di  Marshall, I.H. & Towner, P.H., 2004. A critical and exegetical commentary on the Pastoral Epistles, London; New York: T&T Clark International) 

  2. Considero la parola “apostoli” non nel senso generale che la derivazione del termine potrebbe giustificare, ma nel suo significato particolare, per quelle persone altamente favorite che Cristo ha esaltato al più alto onore. Tali erano i dodici, al cui numero fu aggiunto in seguito Paolo. Il loro compito era di diffondere la dottrina del Vangelo in tutto il mondo, di fondare chiese e di erigere il regno di Cristo. Non avevano chiese proprie affidate a loro; ma l’ordine dato a tutti loro era di predicare il Vangelo ovunque andassero. Accanto a loro vi erano gli Evangelisti, che erano strettamente alleati nella natura del loro ufficio, ma avevano un rango inferiore. A questa classe appartenevano Timoteo e altri; poiché, mentre Paolo li menziona insieme a se stesso nel saluto delle sue epistole, non parla di loro come suoi compagni nell'apostolato, ma rivendica questo nome come proprio. I servizi in cui il Signore li impiegò erano ausiliari a quelli degli apostoli, ai quali erano i prossimi in classifica (citazione di Calvin, J. & Pringle, W., 2010. Commentaries on the Epistles of Paul to the Galatians and Ephesians, Bellingham, WA: Logos Bible Software). 


Philip Moore è sposato a Rachel e hanno 5 figlio. Nel 2006, Philip si è trasferito in Francia come pastore di una chiesa nella periferia di Parigi. Da allora, per grazia di Dio, la chiesa ha fondato 3 chiese figlie e formato e inviato una coppia per fondare  una chiesa al centro di Parigi. Adesso è il direttore della rete Acts 29 Europe e suo vicepresidente per la Formazione.

Il presente articolo è un’opera di elaborazione di traduzione di IMPATTO ITALIA. Il suo utilizzo totale o parziale proibito in ogni forma previa richiesta e autorizzazione di Impatto Italia (impattoitalia@gmail.com). Il contenuto del presente articolo non è alterabile o vendibile in alcun forma.

L’uso del presente articolo sono autorizzate dall’editore originale ©Acts29. La risorsa originale può essere consultata al seguente link: https://www.acts29.com/church-planting-in-2-timothy/

© IMPATTO ITALIA