Redenzione quotidiana

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Dio è interessato al rinnovamento. Tutti abbiamo sperimentato nella nostra vita la Sua cura nel portare bellezza dalla cenere. Cristo ha redento il suo popolo, e continua a redimere nuove sfere della nostra vita. 

Dalla cucina proveniva un leggero odore di fumo.

Il pollo non era più riconoscibile tanto si era carbonizzato. Confusa, recuperai la ricetta dal mio telefono. Soltanto allora mi accorsi che avevo saltato un passaggio fondamentale.

Hai mai dovuto smontare un pezzo di mobile per aver saltato una sequenza delle istruzioni? Sei mai andato in bagno mentre guardavi un film e quando sei tornato non riuscivi a capire che cosa fosse successo? La sequenza e la progressione delle cose sono importanti.

Allo stesso modo, i culti della chiesa appaiono frammentari e disordinati quando non si presta attenzione allo svolgimento dell’incontro. Desideriamo avere adoratori appassionati e ascoltatori attenti della parola, ma abbiamo dato loro un motivo per esserlo? Niente ha un impatto maggiore sulla reattività della nostra congregazione che ricordare alle persone a che cosa stanno rispondendo. E’ per questa ragione che, dopo aver esaminato le parti che si riferiscono alla creazione e alla caduta nei nostri culti domenicali, proseguiamo con il terzo movimento della narrativa del vangelo, la redenzione. E’ opportuno ricordare che la ripetizione della liturgia modella la nostra gente.

Esaminiamo come trattare il tema della redenzione la domenica.

Per molti versi, la redenzione è il più complicato dei quattro movimenti, perché per quanto esso sia comune nelle nostre riunioni di chiesa, spesso è anche l’aspetto più scollegato e dato per scontato delle nostre attività comunitarie. Lavorando nella direzione di stabilire il contesto e la sequenza della redenzione nella narrativa del vangelo, la congregazione può apprezzare meglio lo scopo liturgico della redenzione. 

Ed Stetzer afferma che il tema della redenzione nella liturgia “ci mostra Dio che attua il suo grande piano per redimere il Suo mondo e salvare peccatori perduti. Nella Persona di Gesù Cristo, Dio stesso viene a rinnovare il mondo e a ristabilire il Suo popolo. La straordinaria narrativa della Scrittura culmina con la morte e la risurrezione di Gesù”. 

La parte dei nostri incontri dedicata alla redenzione include tre punti diversi: la vita comunitaria, il ministero della parola e un tempo di risposta.  Fornirò  anche alcuni dettagli, non spaventatevi. Qualsiasi chiesa può inserirne alcuni (o tutti) subito e senza difficoltà.

Redenzione: Primo punto – La vita comunitaria

La nostra prima fermata nella parte relativa alla “redenzione” dei nostri culti è la vita comunitaria. Questi componenti sono familiari ai più, ma molte chiese si servono di questi elementi senza fermarsi a ragionare sul motivo e senza mai insegnare alle persone come trarne beneficio.

Lo scopo della parte relativa alla vita comunitaria è ricordare alla nostra chiesa che non siamo salvati solo come individui, ma che siamo salvati come popolo, e che siamo membri della stessa famiglia, la chiesa. Celebriamo le evidenze della grazia con testimonianze, opportunità di servizio e con un tempo per scambiarci la pace (che molti chiamano “i saluti”), ricordandoci che siamo un popolo redento, membri del corpo e che siamo tutti figli sotto la cura amorevole del Padre.

Attraverso le testimonianze ascoltiamo gli atti specifici che Dio compie nelle vite di altri, e capiamo che le nostre battaglie sono anche quelle degli altri (1 Corinzi 10:13). Vogliamo ringraziare Dio per i modi specifici in cui è stato buono con la nostra chiesa, e lo facciamo a volte con delle interviste dal vivo, altre con un video o anche solo con un leader che riferisce sugli eventi accaduti di recente.

Durante il tempo delle “opportunità” informiamo il corpo su quello che sta succedendo nel resto della chiesa e invitiamo le persone a partecipare ai ritmi e alle attività in corso della chiesa. E’ importante notare che diamo priorità alle cose che interessano al grosso della congregazione, evitando di parlare dei ministeri specializzati o degli eventi che hanno uno scopo molto più limitato. Ci adoperiamo affinché ogni richiesta o invito sia legata ai valori principali della nostra chiesa.

Infine, ogni settimana ci “scambiamo la pace”. Concediamo alle persone qualche momento per salutarsi e discutere su una semplice domanda suggerita da chi ha guidato quella parte della liturgia. Questo permette ai più introversi di sapere cosa dire quando si girano per salutare gli altri. Terminiamo questa parte dell’incontro invitando le persone a voltarsi verso il loro vicino di sedia e dire: “La pace di Cristo sia con te”. E’ un altro modo per sentirci legati alla chiesa storica e dimostrare accoglienza gli uni verso gli altri e di riflettere su come Dio ci ha accolti.

Tutto questo può sembrare molto, ma di solito svolgiamo tutte e tre le componenti della vita comunitaria in circa dieci minuti.

Quali sono alcune cose che la vita comunitaria ci insegna sull’adorazione quotidiana?

  • La comunità è essenziale nella vita del credente.

  • Riferire le evidenze della grazia è vivificante e costituisce un rimedio contro il mormorio e l’indurimento del cuore.

  • L’ospitalità e l’accoglienza degli sconosciuti sono un chiaro segno distintivo di una comunità del vangelo.

  • Possiamo fare pace gli uni con gli altri perché Dio ha fatto pace con noi mediante la morte e la risurrezione di Cristo.

Redenzione: Secondo punto – Il Ministero della Parola

Esaurita la parte relativa alla vita comunitaria, si passa al movimento che chiamiamo il “ministero della parola”. Molti uomini e donne più saggi di me hanno ampiamente trattato il motivo per cui la Parola di Dio è centrale nelle riunioni, quindi non mi soffermerò più di tanto. Vale la pena notare che prima che il predicatore vada al pulpito, un membro della congregazione invita tutti i presenti a stare in piedi e a leggere insieme il brano su cui ci concentriamo quel giorno. Considero questo un ottimo modo per esprimere fisicamente la nostra riverenza, e per ricordarci che il Dio dell’universo ha parlato, e che la Sua parola è efficace anche oggi (Ebrei 4:12).

Quali sono alcune cose che il ministero della parola ci insegna sull’adorazione quotidiana?

  • La parola di Dio dovrebbe pervadere ogni aspetto della nostra vita.

  • La parola di Dio è immutabile e potente in ogni cultura.

  • Ripetere le scritture è un valido modo per scrivere la parola di Dio nei nostri cuori.

Redenzione: Punto Tre – Tempo di risposta 

Dopo la predicazione della parola di Dio, terminiamo i nostri incontri con un tempo di risposta. La ripetizione e la normalità di quanto avviene dopo il sermone rende ancora più importante chiarirne lo scopo e il contesto. Nel nostro caso, rispondiamo al ministero della parola con le offerte, con la Cena del Signore e con il canto. Se le parti precedenti della liturgia hanno fatto il loro dovere, non stiamo rispondendo a una versione generica, convenzionale del vangelo ma a un tema specifico o a un concetto principale che è stato sottolineato durante il culto.

Tutte e tre queste risposte sono forme di adorazione, e lo ribadiamo quasi ogni domenica. I canti che scegliamo per questa parte dell’incontro sono canti di risposta (a differenza dei canti della chiamata all’adorazione) ed è preferibile che parlino del tema del giorno (per esempio la misericordia, le relazioni, la confessione, ecc.).

Quali sono alcune cose che il tempo di risposta ci insegna sull’adorazione quotidiana?

  • Dio prende l’iniziativa. Egli agisce per primo. La nostra adorazione, in ogni sua forma, è una risposta all’iniziativa di Dio di amarci.

  • L’adorazione non è limitata al solo canto congregazionale.

  • Dove investiamo i nostri soldi dimostra ciò a cui teniamo.

Redenzione quotidiana 

Questo terzo movimento liturgico è sicuramente il più comprensibile perché si riferisce alla nostra adorazione quotidiana. Aggiungere una certa intenzionalità nell’analizzare il “perché” di queste parti aiuterà molto le persone che guidiamo a sperimentare la potenza della liturgia nel modellare le loro vite. Entrare nello specifico aiuterà le nostre chiese a capire come tutti i nostri componenti della redenzione indicano le nostre vite di ogni giorno con Cristo.

Dio è interessato al rinnovamento. Tutti noi abbiamo sperimentato nella nostra vita la Sua cura nel portare bellezza dalla cenere. Cristo ha redento il suo popolo, e continua a redimere nuove sfere della nostra vita. Questa è la nostra motivazione principale nel dare una risposta di adorazione ogni volta che ci riuniamo!


Donald Zimmerman è il Direttore delle Comunicazioni, Liturgia, Arte e musica alla Doxa Church in Bellevue, WA e guida la lode da 19 anni nella chiesa locale. Donald, sua moglie Kelly e i suoi due figli si sono trasferiti a Seattle per aiutare la fondazione della chiesa nel 2015. La musica di Donald può essere trovata su www.zimmermanband.com

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