Quattro evidenze di una chiesa ricolma di Spirito
Se ti chiedessi quali sono le caratteristiche di una chiesa ricolma di Spirito, quale sarebbe la tua risposta? Quali aspetti metteresti in risalto, e perché?
Qualche tempo fa la mia chiesa ha studiato parte della risposta che l’apostolo Paolo ha dato a questa domanda scrivendo alla chiesa divisa di Efeso. Verso la fine di questa lettera (Efesini 5:18-21), Paolo dice agli Efesini di non essere sotto l’influenza dell’alcool, che allontana da Dio, ma di essere ricolmi di Spirito, che porta la chiesa a sperimentare un’unità sorprendente e soprannaturale. L’unità nella chiesa locale è il cuore pulsante di Efesini.
Unità in tempo di guerra
Viviamo in un mondo che è in guerra ad ogni livello—verticale e orizzontale, con Dio e tra di noi—su piccola scala su vasta scala. Ci sono discordie e divisioni nel parco giochi, in sala riunioni e tra nazioni.
Tuttavia, nel Vangelo e per mezzo del Vangelo, i credenti sono uniti a Cristo e gli uni agli altri. La chiesa lascia intravedere dove è diretta la storia quando tutte le cose saranno raccolte sotto Cristo (Efesini 1:10), l’ineluttabile punto culminante della storia. Le chiese locali, che vivono sotto la signoria di Cristo, sono un assaggio di questa certezza futura (Efesini 1:22). L’unità nella chiesa oggi è importante perché essa rivela qualcosa della futura splendida unità in Cristo di tutto il popolo di Dio.
Paolo ha ricordato agli Efesini che essi hanno ricevuto lo Spirito sia come individui (Efesini 1:13-14) sia come tempio che si innalza nel Signore (Efesini 2:21-22). Ora egli li esorta a essere ricolmi di Spirito.
L’evidenza di questa pienezza non consiste in atti grandiosi e miracolosi ma nelle occasioni ordinarie nelle quali la chiesa di Efeso si riunisce formalmente e ha comunione quotidiana. L’evidenza dello Spirito dovrebbe distinguere la chiesa anche oggi, specialmente in una cultura che sguazza nella discordia.
L’evidenza dello Spirito
Nel capitolo cinque, Paolo descrive quattro evidenze di una chiesa ricolma di Spirito che offrono un quadro utile per valutare le nostre chiese.
1. Parliamo gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali?
Paolo inizia la sua analisi di una chiesa ricolma di Spirito con la dimensione orizzontale, comunitaria della nostra fede, mentre ci ricordiamo gli uni gli altri la verità “[parlandoci] con salmi, inni e cantici spirituali” (Efesini 5:19a). Seguire Gesù non è un’attività solitaria. La nostra presenza e le nostre parole sono una grande benedizione per gli altri.
Fai un buon uso delle tue parole?
Come potresti creare una cultura nella quale questo tipo di incoraggiamento non è considerato strano ma normale?
Ci sono persone a cui dare priorità che trarrebbero beneficio da questo tuo modo di parlare?
2. Cantiamo e salmeggiamo con il nostro cuore al Signore?
Paolo dice che una chiesa ricolma di Spirito canta e salmeggia con il cuore al Signore (Efesini 5:19b). Una delle cose più difficili per la mia chiesa durante il Covid sono state le restrizioni al canto comunitario. Ci è mancato molto cantare i canti di lode insieme nello stesso luogo ogni settimana. Notiamo che questo è molto di più che semplicemente cantare delle parole in modo automatico. Questo cantare viene dal cuore, dal centro del nostro essere.
Quanta cultura del “cantare e salmeggiare” c’è nella tua chiesa?
Perché pensi che sia così?
3. Siamo continuamente grati in Cristo?
Prima che Cristo ritorni, ci saranno sempre cose che non vanno bene, perché siamo persone imperfette che vivono in mezzo ad altre persone imperfette in tempi imperfetti. È facile lasciare che i nostri cuori si concentrino sulle imperfezioni e sui problemi e dimenticare tutte le cose buone che abbiamo. Ma Paolo dice che dobbiamo vivere “ringraziando continuamente per ogni cosa Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo” (Efesini 5:20). Abbiamo tantissime cose per cui essere grati —sia le meravigliose verità senza tempo che Paolo descrive nella prima metà di Efesini sia tutte le nostre benedizioni quotidiane.
Quanto sei bravo a ricordarti di ringraziare? Perché pensi che sia così?
Cosa potresti fare per ringraziare meglio il Padre per ogni cosa nel nome di Cristo?
4. Ci sottomettiamo gli uni agli altri nel timore di Cristo?
Una chiesa ricolma di Spirito ha una cultura di sottomissione reciproca. Come sarebbe vivere in una chiesa in cui ognuno cerca di essere sottomesso all’altro? Una chiesa nella quale nessuno vuole imporre le proprie idee o salire su un pulpito, ma si mette ad ascoltare gli altri, a sostenerli e soddisfare i loro bisogni? Immagina una chiesa così, una chiesa in cui la sottomissione imperversa! Sarebbe una chiesa nella quale l’unità dello Spirito risplende.
Perché i credenti hanno difficoltà a sottomettersi gli uni agli altri?
Qual è la risposta a questo?
Quando consideriamo le caratteristiche di una chiesa ricolma di Spirito (anche se il più delle volte la vediamo nelle situazioni ordinarie) forse essa è più magnifica e miracolosa di quanto potessimo pensare. Il miracolo dell’unità cristiana reso possibile dallo Spirito rende la chiesa di Gesù ben distinta in una cultura polarizzata. Fratelli e sorelle, guardiamo a Gesù e camminiamo nell’unità che egli ha conquistato per noi.
Dan Steel è il pastore di Magdalen Road Church a Oxford, Inghilterra. Prima di ritornare nella sua città natale di Oxford, ha aiutato a fondare Grace Church Stirchley a Birmingham. Lui e sua moglie, Zoe, hanno quattro figli. Puoi connetterti con lui qui.
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