Prega per la chiesa perseguitata in Cina
LEGGI LA DICHIARAZIONE APPENA RILASCIATA DI UN PASTORE CHE E’ STATO ARRESTATO
Nota editoriale: Da domenica 9 dicembre sono stati arrestati più di 100 membri della Early Rain Covenant Church di Chengdu (Cina). Al momento di scrivere, sono ancora in corso altri arresti. Tra le persone portate via dalla polizia c’era il Pastore Wang Yi, pastore senior di Early Rain, e sua moglie, Jiang Rong, di cui non si hanno notizie da domenica. Molti dei loro studenti, alcuni dei quali frequentano il seminario, sono tuttora agli arresti.
Wang Yi è uno dei pastori protestanti più conosciuti in Cina, noto difensore dei diritti umani, e leader del movimento delle chiese. La sua chiesa, la Early Rain Covenant Church, è una delle più importanti chiese "domestiche" non riconosciute dallo Stato Cinese. Sotto il Presidente Xi Jinping, la repressione della libertà religiosa in Cina è notevolmente aumentata soprattutto da quando sono entrate in vigore nel febbraio 2018 nuove leggi per regolare gli affari religiosi che inaspriscono le sanzioni a carico delle "chiese non ufficiali" come Early Rain. Hanno parlato di questa vicenda il New York Times, il Wall Street Journal, l’agenzia Reuters, AP News, e World Magazine.
Avendo già previsto che una cosa del genere potesse accadere, il Pastore Wang Yi scrisse per la sua chiesa la dichiarazione che riportiamo qui sotto affinché la pubblicasse nel caso in cui fosse stato incarcerato per più di 48 ore. Scrisse la prima bozza il 21 settembre 2018 e la aggiornò il 4 ottobre 2018. In essa egli spiega il significato e la necessità della disubbidienza fedele, come si differenzi dall’attivismo politico e dalla disubbidienza civile, e in che modo i cristiani dovrebbero attuarla. Ringraziamo Brent Pinkall e Amy Cheung per il loro contributo nel tradurre questa lettera dal cinese all’inglese. Ringraziamo inoltre Jeff Kyle di China Partnership per avere reso questa lettera immediatamente disponibile al pubblico.
La mia dichiarazione di disubbidienza fedele
Pastore Wang Yi, Early Rain Covenant Church
Chengdu, Cina, 12 dicembre 2018
Sulla base degli insegnamenti della Bibbia e della missione del vangelo, io rispetto le autorità che Dio ha stabilito in Cina, perché è Dio che depone i re e li innalza. Per tale motivo mi sottometto a quanto Dio ha disposto storicamente e istituzionalmente per la Cina.
Come pastore di una chiesa cristiana, ho la mia visione e la mia idea, basata sulla Bibbia, su cosa sia un giusto ordine e un buon governo. Al tempo stesso, sono pieno di rabbia e di disgusto per la persecuzione della chiesa da parte di questo regime comunista, per la sua empietà nel privare le persone della libertà di religione e di coscienza. Cambiare le istituzioni sociali e politiche non è però la missione a cui sono stato chiamato, e non è il fine per cui Dio ha dato il vangelo al suo popolo, perché tutte le pratiche odiose, le politiche ingiuste e le leggi arbitrarie mostrano la croce di Gesù Cristo, l’unico mezzo attraverso il quale ogni cinese deve essere salvato. Esse manifestano anche il fatto che la vera speranza e una società perfetta non si troveranno mai nella trasformazione di qualche istituzione o cultura terrena ma solo nel perdono gratuito dei nostri peccati da parte di Cristo e nella speranza della vita eterna.
Come pastore, il mio fermo convincimento nel vangelo, il mio insegnamento e il mio biasimo per ogni forma di male hanno origine dal comandamento di Cristo nel vangelo e dall’insondabile amore di questo Re glorioso. La vita di ogni uomo è assai breve, e Dio comanda vivamente la chiesa di condurre e chiamare ogni uomo al ravvedimento. Cristo è disposto a perdonare tutti quelli che abbandonano i loro peccati. Egli desidera farlo. Questo è lo scopo di tutti gli sforzi della chiesa in Cina: testimoniare al mondo del nostro Cristo, testimoniare al Regno di Mezzo del Regno dei Cieli, testimoniare a vite terrene e momentanee della vita celeste ed eterna. Questa, pure, è la chiamata pastorale che ho ricevuto.
Per questo motivo, accetto e rispetto il fatto che questo regime Comunista sia stato permesso da Dio per governare temporaneamente. Come disse il servo di Dio Giovanni Calvino, governanti empi sono il giudizio di Dio su un popolo empio, allo scopo di esortare il popolo di Dio a ravvedersi e a tornare a Lui. Per questo motivo, mi sottometto gioiosamente alla loro applicazione della legge come se mi stessi sottomettendo alla disciplina e alla correzione del Signore.
Allo stesso tempo, credo che l’attuale persecuzione della chiesa da parte del regime comunista sia un atto illegittimo e molto malvagio. Come pastore di una chiesa cristiana, ho l’obbligo di denunciare questa empietà pubblicamente e aspramente. La chiamata che ho ricevuto richiede che io usi metodi non violenti per disubbidire a quelle leggi umane che disubbidiscono alla Bibbia e a Dio. Cristo, il mio Salvatore, mi chiede altresì di sopportare con gioia il costo della disubbidienza a queste leggi perverse.
Questo tuttavia non significa che la mia disubbidienza personale e quella della chiesa siano in alcun modo una "lotta per i diritti" o attivismo politico sotto forma di disubbidienza civile, perché non ho alcuna intenzione di cambiare le istituzioni o le leggi della Cina. Come pastore, l’unica cosa che mi interessa è lo sconvolgimento della natura peccaminosa dell’uomo mediante questa disubbidienza fedele e la testimonianza che essa reca alla croce di Cristo.
Come pastore, la mia disubbidienza fa parte del mandato del vangelo. Il Grande Mandato di Cristo richiede da parte nostra una grande disubbidienza. Lo scopo della disubbidienza non è quello di cambiare il mondo ma di testimoniare di un altro mondo, perché la missione della chiesa è unicamente quella di essere la chiesa e di non diventare parte di nessuna istituzione secolare.
Da una prospettiva negativa, la chiesa deve mantenersi separata dal mondo ed evitare di farsi istituzionalizzare dal mondo. Da una prospettiva positiva, tutti gli atti della chiesa sono tentativi di dimostrare al mondo la reale esistenza di un altro mondo. La Bibbia ci insegna che, in tutte le questioni attinenti al vangelo e alla coscienza umana, dobbiamo ubbidire a Dio e non agli uomini. Per questo motivo, la disubbidienza spirituale e la sofferenza fisica sono entrambi modi in cui testimoniamo di un altro mondo eterno e di un altro Re glorioso.
Questo spiega perché non sono interessato a cambiare le istituzioni politiche o giudiziarie in Cina. Non sono nemmeno interessato a chiedermi quando cambieranno le politiche di persecuzione della chiesa da parte del regime comunista. Indipendentemente dal tipo di regime sotto cui mi trovo a vivere ora o nel futuro, finché il governo secolare continuerà a perseguitare la chiesa, violando le coscienze umane che appartengono solo a Dio, io continuerò con la mia disubbidienza fedele, perché l’incarico che Dio mi ha affidato consiste unicamente nel fare in modo che un maggior numero di cinesi conoscano attraverso le mie azioni che la speranza dell’umanità e della società risiede solo nella redenzione di Cristo, nella soprannaturale e benigna sovranità di Dio.
Se Dio decide di usare la persecuzione attuata da questo regime comunista contro la chiesa per far disperare a un maggior numero di cinesi del loro futuro, per guidarli in un deserto spirituale di disillusione e grazie a questo far conoscere loro Gesù, se attraverso questo egli continua a disciplinare e a edificare la sua chiesa, allora mi sottometto con gioia ai piani di Dio, perché i suoi piani sono sempre amorevoli e buoni.
Proprio perché nessuna delle mie parole e azioni sono rivolte a cercare o a sperare in una trasformazione della società e della politica, nessun potere sociale o politico mi spaventa. La Bibbia, infatti, ci insegna che Dio stabilisce le autorità governative per spaventare chi fa il male, non per spaventare chi fa il bene. Se i credenti in Gesù non commettono il male, allora non dovrebbero avere paura delle potenze delle tenebre. Anche se spesso sono debole, credo fermamente che questa è la promessa del vangelo, alla quale ho dedicato tutte le mie energie. E’ la buona novella che sto diffondendo in tutta la società cinese.
Sono pure consapevole che questa è la vera ragione per cui il regime comunista ha molta paura di una chiesa che non si lascia più terrorizzare da esso.
Se vado in prigione per un periodo breve o lungo, se posso così contribuire a ridurre la paura che le autorità hanno della mia fede e del mio Salvatore, sono disposto con gioia ad aiutarle in questo modo. So però che solo quando denuncio tutta la malvagità di questa persecuzione contro la chiesa e uso strumenti pacifici per disubbidire sarò veramente in grado di aiutare le anime delle autorità e delle forze dell’ordine. Spero che Dio mi usi, con la perdita della mia libertà personale, per dire a coloro che mi hanno privato della mia libertà personale che esiste un’autorità superiore alla loro autorità, e che c’è una libertà che essi non possono limitare, una libertà che riempie la chiesa del crocifisso e risorto Gesù Cristo.
Indipendentemente dal crimine di cui il governo mi accuserà, comunque sarò infangato, finché questa accusa riguarda la mia fede, ciò che ho scritto, commentato e insegnamento, essa è pura menzogna e seduzione di demoni. La respingo categoricamente. Sconterò la mia condanna, ma non servirò la legge. Sarò giustiziato, ma non mi dichiarerò colpevole.
Oltretutto devo far notare che la persecuzione contro la chiesa del Signore e contro tutti i cinesi che credono in Gesù Cristo è il male più perverso e più orribile della società cinese. Questo non è solo un peccato contro i cristiani, ma è anche un peccato contro tutti i non cristiani, perché il governo li minaccia brutalmente e spietatamente, impedendo loro di andare a Gesù. Non c’è una malvagità peggiore di questa al mondo.
Se Dio dovesse un giorno rovesciare questo regime, lo farà solo per manifestare la sua giusta punizione e la sua vendetta per questo male, perché sulla terra c’è sempre stata solo una chiesa millenaria. Non c’è mai stato un governo millenario. Solo la fede è eterna. Non c’è alcun potere eterno.
Coloro che mi rinchiuderanno in una prigione saranno un giorno imprigionati dagli angeli. Coloro che mi interrogheranno saranno alla fine interrogati e giudicati da Cristo. Quando penso a queste cose, il Signore mi riempie di sentimenti di compassione e di tristezza per quelli cercano di mettermi in prigione e per quelli che lo faranno concretamente. Pregate che il Signore si serva di me, che mi conceda pazienza e sapienza, e che io possa condividere il vangelo con loro.
Separatemi da mia moglie e dai miei figli, rovinate la mia reputazione, distruggete la mia vita e la mia famiglia – le autorità sono in grado di fare tutte queste cose. Ma nessuno a questo mondo può costringermi a rinunciare alla mia fede; nessuno può farmi cambiare vita; e nessuno può farmi risorgere dai morti.
Pertanto, rispettabili ufficiali, cessate di fare il male. E ciò non tanto per il mio bene, quanto piuttosto per il vostro e per quello dei vostri figli. Vi scongiuro di fermare le vostre mani. Perché dovreste pagare il prezzo della dannazione eterna all’inferno a causa di un misero peccatore quale sono io?
Gesù è il Cristo, il figlio del Dio eterno e vivente. Egli morì per i peccatori e risorse per noi. Egli è il mio re e il re di tutta la terra, ieri, oggi e in eterno. Io sono un suo servo, e sono in prigione a causa di questo. Resisterò con mansuetudine coloro che resistono a Dio, e infrangerò con gioia tutte le leggi che infrangono le leggi di Dio.
Appendice: In che cosa consiste la disubbidienza fedele
Sono fermamente convinto che la Bibbia non abbia dato a nessun organo di governo l’autorità di gestire la chiesa o di interferire con la fede dei cristiani. La Bibbia perciò richiede che io, con mezzi pacifici, con mansuetudine, sopportazione e ripieno di gioia, opponga resistenza a tutte le norme amministrative e ai provvedimenti di legge che opprimono la chiesa e si intromettono nella fede dei cristiani.
Sono fermamente convinto che questo sia un atto spirituale di disubbidienza. Nei regimi autoritari moderni che perseguitano la chiesa e che si oppongono al vangelo, la disubbidienza spirituale è una parte ineludibile del movimento evangelico.
Sono fermamente convinto che la disubbidienza spirituale sia un atto degli ultimi tempi; è una testimonianza del regno eterno di Dio nel regno temporaneo del peccato e del male. I cristiani disubbidienti seguono l’esempio del Cristo crocifisso percorrendo la via della croce. La disubbidienza pacifica è il nostro modo di amare il mondo nonché il modo in cui evitiamo di diventare parte del mondo.
Sono fermamente convinto che nel portare avanti la disubbidienza spirituale, la Bibbia mi chieda di affidarmi alla grazia e alla potenza della risurrezione di Cristo, e che devo rispettare e non oltrepassare due limiti.
Il primo limite è quello del cuore. L’amore per l’anima, e non l’odio per il corpo, è la motivazione alla base della disubbidienza spirituale. La trasformazione dell’anima, e non il cambiamento delle circostanze, è l’obiettivo della disubbidienza spirituale. Ogni volta che l’oppressione e la violenza esterne mi privano della pace interiore e della perseveranza, in modo che il mio cuore inizia a provare odio e amarezza nei confronti di chi perseguita la chiesa e maltratta i cristiani, allora questo vuol dire che la disubbidienza spirituale ha fallito in quel punto.
Il secondo limite è quello della condotta. Il vangelo richiede che la disubbidienza della fede deve essere non violenta. Il mistero del vangelo consiste nell’essere disposti a soffrire, persino a subire una punizione ingiusta, come alternativa alla resistenza fisica. La disubbidienza pacifica è il risultato dell’amore e del perdono. La croce significa essere disposti a soffrire ingiustamente, perché Cristo aveva un’illimitata capacità di reagire, eppure sopportò tutta l’umiliazione e l’offesa. Cristo oppose resistenza al mondo che lo avversò porgendo dalla croce un ramoscello di ulivo in segno di pace all’umanità che lo crocifisse.
Sono fermamente convinto che Cristo mi abbia chiamato a mettere in pratica questa disubbidienza fedele attraverso una vita di servizio, sotto questo regime che si oppone al vangelo e perseguita la chiesa. Questo è il mezzo con cui io predico il vangelo, ed è il mistero del vangelo che io predico.
Il servo del Signore,
Wang Yi
Che cosa puoi fare tu?
1) Pregare
2) Restare informato
3) Protestare contro questa grave ingiustizia facendo sentire la tua voce a chiunque pensi possa fare qualcosa per fermarla.
4) Ricorda: "Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all’azione". (E. Burke)