Pastori sani, chiese sane

La mia vita era un disastro quando fondai la mia chiesa. Avevo 24 anni ed ero reduce da un periodo in un campo di missione all’estero che era stato proficuo solo nel senso che ho capito che non era quello il piano di Dio per me e mia moglie. Io e i membri del mio team eravamo tutti relativamente giovani e avevamo un profondo desiderio di raggiungere le persone con il Vangelo. Sapevamo ben poco oltre a questo. Facevamo fatica ad avere relazioni sane tra noi. I primi anni di fondazione della chiesa sono stati caratterizzati dalla fedeltà di Dio e dalla Sua forza che mi sosteneva nel mezzo della disfunzione relazionale.

Spesso abbiamo l’impressione che se stiamo fondando una chiesa, questo vuol dire che siamo sani. Forse abbiamo ricevuto l’approvazione da parte di consiglieri più maturi e saggi di noi. Forse abbiamo una famiglia meravigliosa che ci ama. Annunciamo la Parola di Dio e ci aggrappiamo alle Sue promesse che Egli sarà fedele, convinti di non poter fallire. I nostri  ministeri di discepolato insegnano giustamente che Dio non chiama chi è qualificato ma qualifica chi è chiamato. Ma come la mettiamo con i modi negativi, se non peccaminosi, in cui ci relazioniamo con gli altri? Potremmo non essere spiritualmente sani come pensiamo, e questo può avere un impatto disastroso sulle nostre chiese.

Mentre cerchiamo di aiutare altri a essere formati dal Vangelo, non dobbiamo trascurare la ricerca della nostra crescita personale nella somiglianza a Cristo. Dio ci ha messi nel ministero della fondazione di chiese per raggiungere più persone per lui, ma Egli desidera anche farci crescere nella Sua grazia.

Non sono solo le chiese ad avere bisogno di essere formate spiritualmente in profondità; anche i fondatori di chiese ne hanno bisogno.

La salute spirituale di una chiesa inizia dalla sua leadership per poi diffondersi in tutto il corpo. I pastori devono dunque dare la priorità alla loro crescita nella pietà pur continuando a perseguire una solida cultura del Vangelo nelle loro chiese.

Dare priorità alla formazione spirituale

La formazione spirituale deve diventare il termine di paragone della nostra fedeltà e fruttuosità. So che per quanto mi riguarda, questi due attributi possono facilmente cadere vittima dei risultati e del successo. Spesso sono ossessionato dal budget e dalle presenze domenicali in chiesa. Mi fisso su come fare le cose sempre meglio, sul miglioramento continuo e la messa a punto. Fedeltà e fruttuosità spesso soccombono al pragmatismo.

Quando nel nostro ministero diamo la priorità alle pratiche formative, non solo per poter fare di più, ma per essere più soddisfatti in Dio, stiamo praticando la fedeltà e la fruttuosità. Questo potrebbe voler dire fare una passeggiata di preghiera o ascoltare la Parola di Dio. Potrebbe voler dire “no” a certe riunioni. Potrebbe voler dire investire nel coaching o nella valutazione per ottenere una prospettiva migliore sulle nostre inclinazioni relazionali.

Dovremmo incoraggiare specialmente i leader a rimanere curiosi sulle loro pratiche formative. In ogni riunione dello staff, dovrebbe essere normale fare domande come: Ti stai prendendo abbastanza tempo libero? Dove stai cercando di crescere? Dove ti sembra che Dio ti stia guidando? Facendo queste domande, non ti stai solo prendendo cura del tuo staff ma stai anche insegnando loro quali domande dovrebbero porre agli altri per stimolare la loro crescita spirituale. Quando siamo più sani spiritualmente, siamo meglio equipaggiati e più motivati per creare una cultura del Vangelo che trasforma le nostre chiese.

Ricercare una cultura del Vangelo

Anche se tutti potremmo sostenere di avere una cultura del vangelo nelle nostre chiese, essa può venire facilmente insidiata da culture rivali. Le chiese di nuova fondazione spesso adottano culture basate sulla performance e sulla finzione, sulla comparazione e sulla critica. Se non si adottano delle contromisure, l’inevitabile ideologia “o successo o morte” che caratterizza ogni impresa startup diventa la cultura della chiesa. Questo non fa altro che creare chiese che sono forti in quanto a pressione e intensità ma deboli in quanto a maturità relazionale. Per sottrarci a queste insidie del ministero, dobbiamo ricercare una cultura del Vangelo di formazione spirituale.

Quali forme assume una cultura di questo tipo in una chiesa? Significa sostenere davanti alla tua gente l’importanza di pratiche cristiane come la lettura della Bibbia, l’adorazione e la preghiera. Significa dare regolarmente la priorità al dimorare in Dio, non solo a mirare a realizzare e raggiungere degli obiettivi. Ciò non riduce la forza del nostro messaggio e della nostra visione; semplicemente le ancora nel Vangelo.

È possibile condividere una forte visione di fondare chiese che imita un pericoloso cavo scoperto, che può procurare molte scosse. Ma senza una solida base nel Vangelo sviluppata sostenendo e incoraggiando la formazione spirituale, creeremo inevitabilmente una cultura pericolosa con la nostra energica, ma spesso imprevedibile, condivisione della visione. Anche nella nostra prioritizzazione pubblica della salute spirituale, dobbiamo stare in guardia contro la performance spirituale come se queste pratiche fossero solo un’altra cosa da portare a termine. La salute e la formazione spirituale sono autenticamente spirituali solo quando sono radicate nell’opera compiuta da Cristo.

Dobbiamo essere spiritualmente sani prima di poter aiutare gli altri a vivere il Vangelo. Abbiamo bisogno di pastori sani che fondino chiese sane che raggiungeranno le loro comunità con la buona notizia di Gesù Cristo. Adoperiamoci per creare una cultura di grazia contagiosa nella quale le persone sono messe a confronto con l’orrore del peccato e la bellezza della salvezza che Cristo offre ai peccatori. Che la testimonianza coraggiosa della chiesa sia: “Provate e vedrete quanto il SIGNORE è buono! Beato l'uomo che confida in lui” (Salmo 34:8).


J. Chase Davis (MDiv, ThM, Denver Seminary) è il pastore principale di The Well Church a Boulder, Colorado. Chase è sposato con Kim e ha due figli. È l’autore di Trinitarian Formation: A Theology of Discipleship in Light of the Father, Son, and Spirit (in uscita nel 2021). Conduce anche il podcast, Full Proof Theology. Puoi leggere altri suoi scritti su jchasedavis.com.

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