La fondazione di chiese raramente avviene in modo rapido

Oggi molti movimenti per la fondazione di chiese spingono per la riproduzione rapida delle chiese. Il leader di un’organizzazione impegnata nella fondazione di chiese ha usato queste parole: “Se un nuovo credente ha una Bibbia e lo Spirito Santo, allora ha tutto ciò che serve per fondare una chiesa”.

I movimenti per la fondazione rapida di chiese spesso nascono in seguito a episodi di conversioni di massa e battesimi spontanei. Un leader carismatico e talentuoso viene individuato in fretta, gli si dà una formazione veloce e rudimentale nelle tecniche evangelistiche e gli si attribuisce il titolo di fondatore di chiesa. Egli poi si assume la responsabilità di guidare un gruppo di nuovi credenti che questi movimenti chiamano chiesa. In gran parte del Sudest asiatico, dell’America Latina, e in alcune zone dell’Africa subsahariana, i movimenti per la fondazione di chiese stanno crescendo e si stanno riproducendo a velocità vertiginose.

Una delle minacce più gravi alla fondazione di chiese nei contesti difficili è la spinta alla riproduzione rapida e spontanea delle chiese. Così come le conversioni in rare occasioni sono spontanee, così anche la fondazione di una chiesa raramente avviene in modo rapido. Un movimento per la fondazione di chiese non ancorato nella formazione teologica, nella valutazione e nel supporto continuo della leadership indigena raramente supera la prova del tempo.

Come Direttore di “Chiesa in Contesti Difficili” di Acts 29, ho conosciuto centinaia di pastori e fondatori che servono il Signore in alcuni dei luoghi più remoti, poveri e non raggiunti dal Vangelo della terra. Una cosa che ho sempre chiara è questa: le chiese che prosperano nei contesti difficili sono quelle guidate da uomini adeguatamente formati che sono stati esaminati e approvati come guide biblicamente qualificate.

Le due ancore della fondazione di chiese 

Il movimento di fondazione di chiese iniziato nella Gerusalemme del primo secolo si diffuse rapidamente in Giudea e in Europa. Ma quando leggiamo il Nuovo Testamento, è evidente che questo slancio era ancorato alla precisione teologica e a una solida ecclesiologia.

L’apostolo Paolo (uomo altamente istruito) ebbe un periodo di formazione e preparazione prima di partire per il suo primo viaggio missionario. Quando andava di città in città, spesso si fermava per un po’ di tempo per evangelizzare, discepolare e formare leader. Non c’è nessuna indicazione che le chiese nascessero spontaneamente o che si riproducessero rapidamente. Al contrario, il ritmo generale della fondazione di chiese prevedeva un periodo di formazione e valutazione dei nuovi leader indigeni. Paolo avvertì le chiese a non imporre le mani con troppa fretta ad alcun uomo e a non designare nuovi credenti alla leadership nella chiesa locale (1 Timoteo 3:6; 5:22). I leader vanno valutati nel tempo.

La strategia di fondazione di chiese di Paolo aveva inoltre una visione alta dell’ecclesiologia. Egli si assicurava che le chiese predicassero la verità, denunciassero le eresie, designassero leader qualificati, vigilassero sui loro membri, curassero le vedove e gli orfani, e amministrassero correttamente gli ordinamenti. Egli faceva il lavoro faticoso di stabilire leader vangelocentrici in chiese vangelocentriche.

Due minacce alla fondazione di chiese

Ritengo che esistano due grandi minacce all’opera del vangelo nelle comunità povere e non raggiunte del mondo, e sono piuttosto convinto che queste due minacce siano legate tra loro. La prima è la minaccia del vangelo della prosperità—un insegnamento che si basa sulle opere, che non predica la grazia e la croce ed è incentrato sull’uomo. I lupi stanno predando i poveri, e l’esca con cui li seducono è un vangelo che promette salute e ricchezza invece di grazia e Cristo.

La seconda minaccia è il pericolo di una rapida moltiplicazione di leader di chiesa con una scarsa formazione e di chiese scarsamente definite con una conseguente confusione su che cos’è la chiesa e su chi è un cristiano. Nel Nuovo Testamento, una chiesa è un’assemblea di credenti pubblicamente distinguibile che hanno fatto un patto per adorare Cristo come dimostrazione della sua gloria alle nazioni. È un’assemblea ben ordinata che osserva correttamente gli ordinamenti del battesimo e della Cena del Signore quali segni visibili dei redenti. La costituzione di una comunità di credenti di questo tipo non può avvenire in tempi rapidi.

Pur desiderando rallegrarmi per quello che sembra essere il movimento di Dio—e non ho dubbi che lo Spirito Santo possa operare conversioni e che la fondazione di chiese possa avvenire speditamente —voglio prestare attenzione alle parole di prudenza usate da Paolo. Ho conosciuto molti cosiddetti “fondatori di chiesa” predicare un falso vangelo. Ho visto tante cosiddette “chiese” che sembrano essere tutt’altro che ordinate o vangelocentriche.

Il nostro compito è urgente, ma un compito urgente portato a termine con incuria raramente produce buoni risultati. Non dobbiamo ricercare l’innovazione a spese della precisione teologica. Ricerchiamo la fondazione di chiese con lo stesso senso di urgenza e accuratezza della chiesa primitiva.

Urgenza e rigore nel fondare chiese

Tutti noi abbiamo dato uno sguardo al luccicante sito internet dell’agenzia missionaria X e ai suoi videoclip ben curati. Abbiamo letto i tweet e siamo rimasti stupiti dei post su Facebook che acclamano le conversioni di massa, i battesimi spontanei e la rapida crescita nella fondazione di chiese. Posso suggerire di guardare oltre ai numeri e di porci alcune domande indagatrici sulle agenzie missionarie e i ministeri con cui stiamo collaborando e che stiamo sovvenzionando? Qual è la loro definizione di chiesa? Che cos’è per loro una conversione genuina? Come stanno valutando il carattere, le competenze e le convinzioni bibliche dei leader? Come stanno formando i leader di chiesa, il cui numero è in rapida crescita? Come stanno monitorando la salute (teologica e di altro tipo) delle nuove chiese?

Sono lieto del fatto che noi di Acts 29 stiamo procedendo con urgenza e rigore. Uno dei valori fondamentali della nostra comunità mondiale di chiese è la necessità di valutare i fondatori di chiesa e fornire loro formazione e supporto continuo. Così facendo, crediamo che chiese sane saranno fondate da leader forti e fedeli.

Questo non è un processo rapido. Ci vuole tempo per fondare una chiesa. È sempre stato così. Questo è vero nel Sudest asiatico come in Texas. Ecco perché il tirocinio di “Chiesa in contesti difficili” offre una formazione non-residenziale di due anni seguita da un processo di valutazione per i fondatori di chiesa indigeni e i pastori in alcuni dei luoghi più poveri, più remoti e meno raggiunti dal Vangelo al mondo.

Noi continueremo a scavare in profondità e a investire nel lungo termine cercando di fondare chiese sane. Prego che il risultato sarà davvero la moltiplicazione di molte chiese mentre facciamo discepoli che vogliono conoscere Gesù e farlo conoscere.


Matthew Spandler-Davison è originario di Stonehaven, Scozia. Si è laureato all’Università di Aberdeen e ha ricevuto un dottorato dal Southern Baptist Theological Seminary a Louisville (Kentucky). Matthew è sposato con Tracy e ha due figlie. È un fondatore di chiese ed è il pastore di Redeemer Fellowship Church a Bardstown (Kentucky).

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