Pastore, non sprecare il tuo deserto

Ogni cristiano, e ogni pastore, attraversa spiritualmente il deserto. Questi momenti vanno dal lievemente fastidioso al vivere in una Narnia, prima di Aslan, dove è sempre inverno ma mai Natale. Alcuni pastori sono imbarazzati da questa esperienza, il che complica ulteriormente la questione. Quanto seguirà include cose che ho fatto, o che vorrei aver fatto, in risposta al mio deserto e spero che ciò ti sia d’incoraggiamento ed edificazione.

Invita gli altri a parlarti

Sembra un gioco da ragazzi, ma potrebbe essere il passo più difficile di tutti, cioè dire a qualcuno che sei in difficoltà. Non restare in silenzio per fare bella figura, perché ti farà sentire abbandonato, sotto un senso sempre crescente di solitudine e insicurezza.

Avere il desiderio di fare bella figura è particolarmente difficile quando si ha a che fare con chi ti è vicino. Sebbene, cedere ti tolga l'opportunità di guidare anche se cammini apertamente e onestamente attraverso le difficoltà, dà la possibilità a chi ti è vicino di amarti sostenendoti. Se potessi avere un’altra possibilità nel ministero ("uno" è ovviamente retorico, dal momento che la mia lista è assolutamente scoraggiante!), sarebbe di affidarmi come debole a coloro che mi sono vicini piuttosto che decidere di superare la tristezza da solo. Quando non l'ho fatto, sono diventato crudele, difensivo, pauroso e diffidente, e ho coperto tutto con un sottile velo di fiducia. Ho devastato almeno una relazione, che mi manca ancora oggi, e sono sicuro di aver ferito altri irreparabilmente.

In fin dei conti, fare bella figura trasforma il deserto in terreno fertile per il peccato. Pensaci! Dici ai membri della tua chiesa che i periodi spiritualmente aridi sono un aspetto normale di qualsiasi relazione, inclusa la loro relazione con Cristo, ma negando il tuo deserto, ti senti superiore e ti isoli in modo sicuro dietro la facciata di un’insolita forte spiritualità e la tua finta pietà è al sicuro da ogni percezione esterna. Ma in realtà non è al sicuro, né dalla tua stessa carne e né dal nemico, che lo userà volentieri per divorare costantemente la tua anima.

Fratelli pastori, fidatevi di me. Non vale la pena fare bella figura. Spiega a qualcuno che sei in difficoltà e, dopo averlo detto agli altri, lascia che facciano ciò per il quale li hai preparati, vale a dire il lavoro del ministero. Ascolta le loro voci piuttosto che le tue.

Dillo a tua moglie e agli anziani della tua chiesa

Nel deserto, la tua opinione è forse l’ultima di cui avresti bisogno di ascoltare nella quotidianità. Come menzionato, hai bisogno di ascoltare le voci delle persone che ti amano. In particolare, dovreste condividere le vostre difficoltà con vostra moglie e gli anziani della vostra chiesa. 

Non trascurate vostra moglie! Complementarietà non significa tua moglie non sia in grado di gestire la tua debolezza; non dovrebbe essere vero il contrario. Se non ci credi, potresti dover leggere un altro articolo. Tua moglie è la tua pari, e talvolta superiore a te spiritualmente. Immagina di restare bloccato durante un tornado e ritrovarti fisicamente incapace di spostarti e metterti in salvo? Saresti sciocco a rifiutare il suo aiuto,è lì per te ed entrambi dovresti conoscervi meglio di chiunque altro.

Fratelli pastori, condividete con vostra moglie questi momenti bui perché probabilmente sa già che sei in una brutta posizione e probabilmente può dirti il perché, almeno in parte. Le vuole aiutare più degli altri ed è probabilmente più capace degli altri. Lascia che sia la tua voce guida. Lascia che ti indirizzi verso gli elementi fondamentali che dici costantemente agli altri di perseguire.

Ma non ha bisogno di essere l'unica a cui lo dici. Dovresti anche condividere le tue lotte con gli altri pastori della chiesa (se ne hai).

In diverse occasioni, uno dei miei colleghi anziani è venuto nel mio ufficio per leggere e pregare con me. La Parola di Dio è la voce principale che vuoi sentire nel deserto. Durante questi periodi, mi leggeva un capitolo o giù di lì, e poi pregava con me e per me. Non ci vuole molto tempo. Le Scritture fanno il lavoro. Perfino un’occhiata alla Parola di Dio che dà la vita fa danni al deserto in quanto fornisce una fonte di incoraggiamento senza eguali.

La Parola di Dio e la saggezza vangelocentrica delle persone più vicine a te offrono molto aiuto durante i periodi di siccità spirituale. Ma non è tutto.

Meditate sui Salmi; cantate canzoni di conforto

Non trascurate la musica in questi periodi, specialmente i canti, salmi o lamenti della Bibbia

Uno canta un lamento per confrontare la realtà anche quando non c’è tangibile evidenza che tu vinca la battaglia. “Perché ti abbatti, anima mia? Perché ti agiti in me? Spera in Dio” (Salmi 43:5). Cantare un lamento è cantare del dolore e della sofferenza e gridare dell’apparente assenza di Dio.

Ma i lamenti certamente non sono l’unico tipo di canzone da ascoltare e cantare. Tutta la buona musica che provoca in te pace o ti conduce alla realtà del Vangelo è utile. Alcuni dei miei inni preferiti sono “Be Still My Soul”, “And Can it Be”, “He Will Hold Me Fast” and “I Asked the Lord.” Ma mi piacciono anche gli assoli di violoncello di Bach, la canzone “You Must Believe in Spring” di Bill Evans e l’album “Alive” di Chick Corea. Ognuna di queste canzoni da pace alla mia mente rendendola fruttuosa.

D’altra parte,i deserti spirituali sono momenti orribili per ascoltare la musica sbagliata, cioè quella musica che ti allontanerà dall'amore per Cristo e gli altri spingendoti ad amare te stesso più di quanto dovresti. A causa della capacità della musica di riportarti indietro nel tempo, potresti iniziare a concentrarti sulle opportunità perse; potresti essere tentato di ricordare vecchi amanti, vecchi rancori, vecchi stili di vita e vecchie abitudini. La musica può portarti in luoghi antichi e ricostruire vecchi tempi e può persino manipolare la tua immaginazione depravata per trasformare quei periodii in qualcosa di diverso da come erano. Questo non è utile, per non dire altro. Mentre puoi ascoltare tutti i tipi di musica senza incidenti per gran parte della vita, i deserti spirituali richiedono più discernimento.

Qualche parola sull’autenticità

Ricordo che un fratello ben intenzionato mi disse durante un periodo di siccità spirituale “Fratello! Devi fingere finché non ce la fai!”. Adoro ancora quel ragazzo ma quello era ed è un modo sbagliato di vedere il deserto spirituale. Un'autentica ricerca di Cristo, indipendentemente dai sentimenti, non equivale a motivi o azioni disonesti. Il deserto spirituale non dovrebbe incoraggiarti a simulare affetto, ma piuttosto a dimostrare affetto sinceramente maturo perseguendo Cristo in modi quotidiani, banali e persino apparentemente infruttuosi. Queste abitudini daranno forma al tuo cuore in modo che quando ci sarà una siccità spirituale, non sarai più la stessa persona. Per grazia di Dio, sarai più maturo, segnato da una fermezza e profondità che prima non c'erano.

Fratello pastore, spero che non sprecherai il tuo deserto spirituale.


Jeff Mooney è pastore presso la Redeemer Baptist Church di Riverside, California ed è  professore di Interpretazione del Vecchio Testamento e Teologia alla California Baptist University.

Il presente articolo è un’opera di elaborazione di traduzione di IMPATTO ITALIA. Il suo utilizzo totale o parziale proibito in ogni forma previa richiesta e autorizzazione di Impatto Italia (impattoitalia@gmail.com). Il contenuto del presente articolo non è alterabile o vendibile in alcun forma.

L’uso del presente articolo sono autorizzate dall’editore originale ©9Marks. La risorsa originale può essere consultata al seguente link: https://www.9marks.org/article/pastor-dont-waste-your-spiritually-dry-seasons/

© IMPATTO ITALIA