Nutrire la nostra fede
Mi hanno appena tolto due denti del giudizio. All’età di 42 anni, e dopo quasi 25 anni di tormenti da parte dei dentisti, era venuta finalmente l’ora. Nei giorni successivi all’estrazione sono stato costretto a mangiare minestre di vario genere. Tralasciando il dolore e il disagio, l’impossibilità di mangiare un pasto completo è stata di gran lunga la parte più difficile dell’esperienza. È difficile sentirsi sazi con una semplice minestra, senza mangiare pane o cibo sostanzioso.
Vivo in un luogo di abbondanza. Ci sono ristoranti di livello internazionale e caffetterie aperte a qualunque ora. Posso scegliere dove andare a fare la spesa—dal mercatino biologico alla catena di supermercati. In altre parole, non soffro di penuria, come del resto molti di noi.
Siamo circondati dallo stesso tipo di abbondanza anche in termini di risorse spirituali. Ci sono più libri, conferenze, podcast e studi del tempo disponibile per sfruttare queste risorse. Abbiamo a disposizione imponenti raccolte teologiche in formato digitale, consultabili nel giro di pochi millisecondi. Non c’è mai stato un periodo storico in cui abbiamo avuto a disposizione così tante informazioni su Dio. Tuttavia, è facile riempirsi la pancia di ottimo materiale spirituale e sentirsi spiritualmente malnutriti.
Come J.I. Packer ha scritto: “Una conoscenza di Dio anche modesta vale più di una grande quantità di nozioni su di lui”.
Un banchetto per tutti
Noi pastori e leader di chiesa, specialmente nelle fasi iniziali di vita di una nuova chiesa, abbiamo più cose da fare di quante se possiamo effettivamente fare. Non appena il predicatore finisce di predicare la domenica, già incombe la domenica successiva. La Parola di Dio predicata è essenziale nella vita della chiesa e nel ministero, e questo ci mette sotto pressione ogni settimana per avere qualcosa da dire. Nella gloriosa routine settimanale del ministero, è fin troppo facile bypassare i nostri cuori mentre annunciamo parole sante al popolo di Dio. Potremmo essere bravi a pascere le pecore di Cristo ma trascurare le nostre anime.
Quando Gesù disse: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete” (Giovanni 6:35), egli si riferiva a tutti. Questo include te, pastore; te, leader del ministero per gli studenti; e te che guidi fedelmente ogni settimana un piccolo gruppo. Dobbiamo stare attenti a non cercare di sopravvivere con il brodo leggero della vicinanza alle cose spirituali, anche quando invitiamo gli altri a nutrirsi di Cristo, il pane della vita. Non possiamo approcciare la spiritualità come se fosse una dieta chetogenica, priva di pane, e aspettarci di essere nutriti e sostenuti.
La buona notizia è che non c’è nessun mistero su come andare a Cristo, il pane della vita. Significa semplicemente che noi che guidiamo, insegniamo e predichiamo dobbiamo fare le stesse cose che chiediamo agli altri di fare per il loro bene e la gloria di Dio.
Un banchetto nella Parola e nei Sacramenti
Per prima cosa, continua ad andare in profondità nelle Scritture. Gesù, la Parola eterna e vivente, ha offerto se stesso come il pane della vita. Con l’aiuto dello Spirito, leggi la Scrittura prima di tutto per il tuo cuore, la tua edificazione e il tuo nutrimento. Se ti nutri continuamente della Scrittura, puoi riversare sugli altri l’abbondanza di ciò che lo Spirito Santo sta facendo nella tua vita attraverso la Parola. Impegnamoci a sederci e immergerci nel testo biblico, prendendoci tutto il tempo necessario per assicurarci che i nostri cuori siano stati toccati prima ancora di andare al pulpito per predicarlo.
Inoltre, non trascurare i sacramenti. Gesù ha istituito il battesimo e la Cena del Signore come mezzi per confermare e nutrire la nostra fede. Sappiamo che essi non sono salvifici in se stessi, ma dobbiamo anche ricordare che tali ordinamenti della chiesa, quando celebrati con una fede genuina, sono più che semplici simboli. Essi sono i mezzi attraverso i quali lo Spirito di Dio opera nei nostri cuori per grazia di Dio, unendoci al Figlio di Dio. Celebrare il battesimo è un mezzo attraverso il quale lo Spirito continua a rafforzare e nutrire la nostra fede.
La Cena del Signore è un invito a venire a tavola per nutrirci del pane della vita. Il corpo spezzato e il sangue versato di Cristo sono offerti alla chiesa riunita. La pratica continua della Cena del Signore è un mezzo attraverso il quale Spirito opera in ognuno di noi e conferma e nutre la nostra fede.
Un banchetto che soddisfa per sempre
La nostra speranza non è nella nostra performance nel ministero, nella qualità dei sermoni che predichiamo, nell’impatto della cura pastorale che offriamo, o nel relativo successo dei ministeri che presidiamo. La nostra speranza è in Gesù—che egli è il pane della vita e che chi va a lui non avrà più fame, e chi crede in lui non avrà mai più sete.
Che cosa ti ha portato a vivere una spiritualità diluita e annacquata? È il dolore della perdita che ha lasciato un vuoto incolmabile dentro di te? Ti è stata auto-imposta dalla frenesia e dalla distrazione? Qualunque cosa sia, non c’è motivo di continuare ad essere spiritualmente malnutriti. Nell’abbondanza di risorse che ci circondano, impariamo a distinguere il materiale buono che soddisfa veramente le nostre anime e continuiamo a nutrirci di Cristo, il pane della vita.
Bill Riedel è il fondatore e il pastore principale della chiesa Redemption Hill a Washington, D.C. È stato formato presso la Trinity International University (BA) e la Trinity Evangelical Divinity School (MDiv) e serve nel ministero dal 1998. È direttore di zona di Acts 29 per il District of Columbia e fa parte del team direttivo di Acts 29 North Atlantic, ed è anche membro del consiglio di distretto di EFCA. Puoi seguirlo su Twitter.
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