Come una chiesa di nuova fondazione può superare una pandemia globale

Il nostro nucleo di base passò quasi due anni pregando ogni settimana per quella che sarebbe diventata Story Church di Rancho Cucamonga, California. Abbiamo pregato principalmente per cose come la salvezza delle persone, le finanze, un edificio e per avere delle opportunità di annunciare l’evangelo. Abbiamo anche pregato chiedendo al Signore la saggezza di superare le incognite, l’instabilità e il senso di disorientamento connesso alla fondazione di una nuova chiesa. Se a quel tempo avessimo saputo quello che sappiamo ora, forse avremmo pregato di più per quest’ultima cosa.

La nostra chiesa è stata inaugurata ufficialmente circa sei mesi fa. Abbiamo avuto una rapida crescita numerica e finanziaria. Ogni giorno il nostro scopo era quello di essere degli amministratori fedeli e il Signore continuava a portare frutto. Ma a marzo, soltanto cinque mesi dopo la nostra partenza, tutto si è fermato a causa del COVID-19. Ci aspettavamo una certa instabilità nel processo di fondazione della chiesa, ma non provocata da una pandemia globale. Ci aspettavamo un futuro sconosciuto, ma non l’impossibilità di riunirci.

Il nostro nucleo di base continua a pregare per ricevere saggezza, confidando nella guida di Dio per le nostre decisioni quotidiane. Nell’affrontare questa crisi come chiesa di nuova fondazione, ci siamo promessi di vivere questi sei pilastri.

1. Praticare il sacerdozio di ogni credente

Essendo una chiesa nuova, abbiamo poche risorse per sopperire ai bisogni dei membri della nostra congregazione. Tuttavia, stiamo imparando in fretta come la chiesa organica può sopravanzare la chiesa organizzata. Sento testimonianze di santi che provvedono ai bisogni gli uni degli altri in modo discreto e senza essere visti. Il cuore di questo fondatore è rinvigorito dal vedere che il corpo funziona come Dio ha stabilito che funzionasse.

2. Insegnamento mirato  

Mentre continuo a insegnare alla nostra chiesa—con le riunioni virtuali della domenica, meditazioni, notiziari settimanali e cura pastorale regolare—sto cercando di comunicare alcune verità fondamentali. Primo, sto usando spesso questa frase: “Quando non sappiamo cosa pensare, sappiamo come pensare”. La Parola di Dio modella i nostri pensieri e i nostri sentimenti.                                                                                                                                     Secondo, sto insegnando gli attributi di Dio. Dio è sovrano ed eterno, infinito e preminente, santo e buono. L’umanità è finita, fragile e piena di peccato. La distinzione Creatore-creatura è più evidente che mai. Ora è il tempo di correre a Dio proprio perché egli non è come noi in quegli aspetti. Stiamo vivendo in un momento particolare della storia; dobbiamo insegnare in modo mirato usando le lenti del vangelo.

3. Perseguire l’unità tra chiese

La cosa che ho amato di più durante il coronavirus è stato osservare il nostro network (Acts 29) dimostrare una stupenda unità che è anche attraente agli occhi del mondo che ci guarda. Durante la nostra prima riunione virtuale, un uomo si è convertito e si è messo in contatto con noi. Vive dall’altra parte di Los Angeles, che è distante tre ore di strada da noi. Lo abbiamo messo in contatto con un’altra chiesa Acts 29 della sua zona. Tutte le chiese, non solo quelle nuove, hanno l’opportunità di mettere da parte le loro differenze sui metodi e sostenere l’unità nella missione.

4. Missione iperlocale

Ho sentito predire da parte di alcuni che siamo sul punto di avere la più grande opportunità evangelistica di tutta la nostra vita. Con un numero di morti che cresce ogni giorno, la gente ha un disperato bisogno di buone notizie. Abbiamo l’opportunità di annunciare a tutti che la morte è stata sommersa nella vittoria! Possiamo essere più presenti nei nostri quartieri. La mia famiglia ha bussato alle porte dei vicini, ha fatto lunghe passeggiate, ha giocato davanti casa, si è offerta di sopperire ai bisogni degli altri e ha pregato per molte persone. Nella nostra fretta quotidiana, perdiamo tutte queste opportunità. La nostra presenza fisica, unita alla potenza di Dio e al bisogno di speranza, ci permette di condividere Gesù più di prima.

5. Accettare la lentezza

Ai fondatori di chiesa generalmente piace la routine. Ma il tran tran quotidiano lascia il segno nei nostri cuori. E’ facile trascurare le discipline spirituali, i ritmi sani, le serate romantiche con la moglie, gli appuntamenti di gioco con i figli, una dieta sana e l’attività fisica intensa. La brusca frenata di questa pandemia ci ha imposto un ritmo più lento. Ora abbiamo l’opportunità di leggere lentamente e di digerire ciò che leggiamo, di chiedere a Dio di investigare i nostri cuori e rivelarci i nostri idoli. Possiamo avere conversazioni più lunghe con le nostre mogli che prima avevamo trascurato.

6. Ecclesiologia biblica, strategie flessibili

La nostra ecclesiologia semplice sta sopravvivendo a questa pandemia. La maggior parte di ciò che stavamo facendo può essere ancora fatto con la tecnologia. Siamo ancora una chiesa guidata dalla Parola, satura di preghiera, concentrata sulla comunità e con una mentalità missionaria. Continuiamo a preparare leader e formare membri di chiesa sani. Questa pandemia testimonia che la nostra ecclesiologia è biblica, ma che le nostre strategie devono essere flessibili. Non ci aspettavamo di farci queste domande dopo cinque mesi, ma siamo grati per l’opportunità di poterle prendere in considerazione.

Alla fine di ogni giornata, riposo in una promessa e sono rinvigorito da una convinzione. La promessa viene da Matteo 16:13-20. La chiesa è di Gesù. Egli la sta edificando e continuerà a farlo. La convinzione è il bisogno di avere più chiese sane in ogni luogo. La nostra chiesa non basta per raggiungere la nostra città e prendersi cura delle persone confuse e senza speranza che vivono intorno a noi. Ma con più chiese, possiamo soddisfare più bisogni, annunciare il vangelo più diffusamente e formare più discepoli maturi.

Mettiamo dunque mano all’aratro e continuiamo a essere fedeli. Dio sta chiamando a sé peccatori attraverso suo Figlio anche, e soprattutto, durante tempi di sofferenza sconcertante.


Travis Cunningham (MDiv, Western Seminary) e sua moglie, Katy, hanno due figli, Peyton e Owen. Nato e cresciuto a Rancho Cucamonga, ha avuto la visione di fondare un movimento del vangelo nella sua città natale che si diffonde dalla California meridionale fino alle estremità della terra. Ha fondato Story Church, di cui ora è pastore per la predicazione e la visione. Ha servito il Signore in Oregon e in Texas, e più recentemente alla The Village Church di Flower Mound, Texas.

Il presente articolo è un’opera di elaborazione di traduzione di IMPATTO ITALIA. Il suo utilizzo totale o parziale proibito in ogni forma previa richiesta e autorizzazione di Impatto Italia (impattoitalia@gmail.com). Il contenuto del presente articolo non è alterabile o vendibile in alcun forma.

L’uso del presente articolo sono autorizzate dall’editore originale ©TheGospelCoalition. La risorsa originale può essere consultata al seguente link: https://www.thegospelcoalition.org/article/global-pandemic-new-church-plant/

© IMPATTO ITALIA