Come posso ricercare la gioia in Cristo?
Colloquio con Michael Reeves
Trascrizione di un file audio
Abbiamo di nuovo con noi dal Regno Unito il teologo Michael Reeves, nostro ospite questa settimana al posto di John Piper. La domanda di oggi è piuttosto semplice, ma di grandissima importanza: Michael, come possiamo ricercare la nostra felicità in Gesù?
Per prima cosa vorrei dire che ricercare la nostra felicità in Gesù è importante, e che non è un optional. Siamo stati creati per condividere la gioia eterna che il Padre ha nel Figlio. Il Padre si rallegra continuamente nel Figlio. Sin dall’eternità, egli si è compiaciuto in lui, e noi siamo stati creati per condividere il diletto del Padre nel Figlio suo. Amare Gesù significa essere resi più simili a Dio, più simili al Padre. Quindi, sì, questa è una cosa importante.
La vera ricompensa del cielo
Confesso che questo era un messaggio che non conoscevo bene quando ero un giovane credente. Pensavo che il vangelo dichiarava che io ero un peccatore e che Cristo era morto per i miei peccati per conquistare per me il cielo, il che significava che ero grato a Cristo per avermi redento dall’inferno e avermi portato in cielo. Ma credevo che la vera ricompensa del vangelo fosse il cielo, non Cristo, non Dio stesso. La mia visione cambiò leggendo Jonathan Edwards. Fui sbalordito dalla sua descrizione dell’ipocrita nel libro I sentimenti religiosi, in cui dice che l’ipocrita è una persona che usa Dio per ottenere qualcos’altro. Il suo diletto non è in Dio stesso, Colui in vista del quale siamo stati creati.
Penso che questo è molto importante, e lo è stato anche per me personalmente. Ha cambiato il mio modo di vedere la vita cristiana. Vuol dire che la santificazione ha una motivazione che prima non aveva. Dobbiamo dunque ricercare la nostra felicità in Gesù, e uso apposta la parola ricercare. Non possiamo dormire sugli allori. In Filippesi 3:14, Paolo usa un linguaggio energico, che implica uno sforzo: “Corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù”. E’ una cosa attiva. Egli desidera correre per conoscerlo.
Dilettarsi in Cristo
La domanda allora è: come possiamo farlo?
La prima cosa che direi è questa: conosci Cristo — cresci nella tua conoscenza di Cristo — perché conoscere Cristo è il motivo per cui il Padre si diletta tanto in lui. Infatti, egli è semplicemente incantevole. Nelle generazioni passate — penso all’epoca dei Puritani — questo era un tema piuttosto comune, molto più di quanto lo sia oggi. Lo troviamo in diverse opere dei Puritani, per esempio, The Heart of Christ di Thomas Goodwin. E’ un magnifico libro da leggere per meditare su Gesù asceso e glorificato — per riempire la tua visione di lui e conoscerlo.
Riempi la tua visione non solo per conoscere alcune cose su di lui, ma perché egli faccia scomparire ogni tua preoccupazione, affinché la sua gloria ti stia più a cuore della tua gloria o delle tue preoccupazioni. Dobbiamo quindi riempire le nostre menti e la nostra visione di lui. Heart of Christ di Goodwin è una risorsa che raccomanderei. Raccomando anche The Glory of Christ di John Owen e Christ’s Glorious Achievements di Charles Spurgeon. Mettiti a leggere alcune di queste vecchie e splendide opere letterarie. Ti fanno capire come le generazioni passate di cristiani Cristocentrici leggevano le Scritture per conoscere meglio Cristo. Riempi la tua conoscenza di lui.
John Owen ha detto qualcosa su questo soggetto. Egli ne ha parlato diverse volte nelle sue opere e ha scritto una cosa del genere: “Qualcuno di noi si sente avvolgere dalla tiepidezza, dall’ottusità e dall’insensatezza spirituale? Non esiste un modo migliore per essere guariti che tramite una rinnovata visione della gloria di Cristo e dal dimorare in essa”.
Dopo aver sepolto dieci dei suoi figli, Owen scrisse: “Un’appropriata contemplazione della gloria di Cristo risanerà la mente e la calmerà”. Proprio perché ha sofferto così tanto, non è uno di quei teologi che se ne stanno nella loro torre d’avorio. Egli sapeva che è una visione della gloria, della compassione e della santità di Cristo che ti permetterà di affrontare con gioia tutto quello che la vita ti riserva. Perciò, corri verso la meta per conoscere meglio Cristo. E’ così che ricerchiamo la nostra felicità.
Paragona a Cristo
Aggiungo un’altra cosa. Paragona Cristo a tutte le altre cose che ami. Che cos’è che vuoi veramente? L’amore? Desideri essere amato? Lo si può vedere in diversi modi — da una dipendenza sessuale, da un desiderio di successo. Sono manifestazioni del desiderio di essere amati. Brami di essere accettato? I soldi? Il potere? La comodità? Ora paragona quella cosa che sogni e che ami a Cristo. Qual è migliore? La pornografia ti offre la soddisfazione, l’accettazione e l’amore che Gesù ti offre? I soldi ti offrono qualcosa di paragonabile alle ricchezze di Cristo? Il potere terreno passeggero ti offre qualcosa di paragonabile a quello che Cristo offre?
E quando vedi quanto Cristo è migliore di tutto ciò che stai rincorrendo nella vita, sceglierai Cristo invece di quelle cose, e sarai libero di abbandonarle.
Michael Reeves (@mike_reeves) è presidente e professore di teologia presso la Union School of Theology.
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