Uno dei temi attualmente maggiormente dibattuti è sicuramente quello della sessualità umana. Sempre di più la posizione biblica viene messa sotto attacco e minata. In vista del proliferare di una crescente confusione su come posizionarsi di fronte a questo soggetto, durante agosto 2017, alcuni massimi esponenti dell’evangelismo hanno redatto e approvato una dichiarazione congiunta - la Dichiarazione di Nashville.
Per iniziare, riportiamo sotto un breve articolo introduttivo di John Piper e poi il testo tradotto della Dichiarazione.
Read MoreQuella che segue è la trascrizione audio del podcast “Ask Pastor John” del 9 luglio 2014.
Lo storico Michael Reeves è di nuovo nostro ospite dal Regno Unito, e per tutta la settimana prenderà il posto di John Piper. Michael, pregare Maria è un fenomeno impressionante nella Chiesa Cattolica Romana, almeno per noi Protestanti. Anche nell’ultimo Catechismo, il Vaticano continua a mettere enfasi sul valore e sull’importanza di liturgie, festività e preghiere dedicate a Maria. Come si è sviluppata questa pratica nel corso del tempo? Perché i Cattolici pregano Maria?
Ok. In realtà la storia è fatta di due parti. La prima parte ha un buon inizio. Sin dai suoi albori, la Chiesa e i suoi teologi hanno preso come immagine predominante della salvezza la visione di Paolo in Romani 5 dei due uomini (Adamo e Cristo) che decidono il destino di tutte le persone. Ci sono due uomini, Adamo e Cristo. Tutti noi dipendiamo da uno di loro per la nostra salvezza. In Adamo siamo tutti caduti nel peccato. In Cristo, quelli che sono uniti a lui sono salvati.
Read MoreTrascrizione Audio
Bentornati al podcast Ask Pastor John, e bentornato Pastore John. Abbiamo ricevuto una domanda da un ascoltatore che si chiama Tuck Warner da Coldstream (Canada): “Caro Pastore John, pur capendo che la Bibbia sostiene il concetto della predestinazione, ho ancora difficoltà a conciliare il fatto che un Dio perfettamente amorevole sostanzialmente ci «costringa» ad amarlo senza poter scegliere diversamente. Se il suo amore è perfetto, come può dunque non concederci la libertà di accettarlo o di rifiutarlo?” Come risponderesti?
Ho tre risposte, e principalmente sono risposte al modo in cui la domanda è formulata, ma credo che ci aiutino ad arrivare alle questioni di fondo che lo interessano. La prima risposta ha a che fare con il presumere di sapere ciò che significa per Dio essere perfettamente amorevole prima di capire veramente nella Bibbia in che modo egli ha amato. La seconda risposta riguarda la parola “costringere”, quando l’ascoltatore chiede: “Può Dio costringerci ad amarlo?”. Voglio dire qualcosa sulla parola “costringere”. E la terza è una risposta a Dio ci dà la libertà di accettare o rifiutare il suo amore. Queste sono le tre cose sulle quali voglio dire qualcosa.
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Il mondo può disorientare molto noi adolescenti. Stiamo diventando maggiorenni in un contesto morale mutevole, in cui le sfide più pressanti e le critiche culturali più insistenti cambiano in continuazione e sono in conflitto perenne. Vediamo scandali e pettegolezzi, terrorismo e Trump, nuove etiche sessuali e aspre tensioni razziali, e ci chiediamo: Come devo pensare riguardo a tutto questo?
La società secolare ci sbatte in faccia le sue risposte, ma non sono mai compatibili con la visione del mondo cristiana.
Credo che ci sia uno strumento migliore per rispondere alle domande degli adolescenti che, come me, seguono Cristo: la teologia.
Read MoreIntervista a John Piper
Tema: Mettere a morte il peccato
Trascrizione dell’audio
Un uomo da Hong Kong, che vuole restare anonimo, ci scrive per chiedere: “Pastore John, quand’è che raggiungiamo la condizione di Esaù, descritta in Ebrei 12:15–17, nella quale egli non poté più ravvedersi? Sono cristiano da tutta la vita, ma ho vissuto per molti anni nel peccato sessuale, inclusa la pornografia, una relazione adultera con la moglie di un altro uomo, e la prostituzione. Non ho mai smesso di combattere questi peccati e di odiarli, e sono felice di poter dire che Dio ha da poco compiuto una grande opera liberandomi dalla relazione adultera grazie all’aiuto del mio pastore e di altri fratelli in Cristo, il che mi porta a pensare che Egli voglia ancora salvarmi. Tuttavia, mi ritrovo ancora impotente contro questi peccati sessuali, e ho paura di continuare ad andare alla deriva nel vizio sessuale, e ritrovarmi nella condizione descritto al versetto 16 di non potermi più ravvedere e di essere scaduto dalla grazia! Come posso vincere questa impotente deriva nel peccato ed evitare di avere un cuore indurito che non può più ravvedersi?”.
Read MoreChe importa? Comunque sia, con ipocrisia o con sincerità, Cristo è annunciato; di questo mi rallegro, e mi rallegrerò ancora; so infatti che ciò tornerà a mia salvezza, mediante le vostre suppliche e l'assistenza dello Spirito di Gesù Cristo, secondo la mia viva attesa e la mia speranza di non aver da vergognarmi di nulla; ma che con ogni franchezza, ora come sempre, Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia con la vita, sia con la morte. Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno. Ma se il vivere nella carne porta frutto all'opera mia, non saprei che cosa preferire. Sono stretto da due lati: da una parte ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio; ma, dall'altra, il mio rimanere nel corpo è più necessario per voi.
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La religione è una questione dibattuta in una società secolare. Non che la religione sia respinta su due piedi. Più che altro deve saper stare al suo posto. La religione ha il suo posto, certo, solamente che non è al centro. E’ periferico, marginale e secondario. Il suo ruolo nella cultura è per lo più ornamentale e di supporto. Questo ruolo le è garantito fintanto che essa conosce e rispetta le regole del gioco.
La triste realtà è che a molti conduttori di chiesa contemporanei le cose stanno bene così e pur di rimanere al loro posto, rispettano le regole del gioco.
Read MoreL’8 dicembre 2015, Papa Francesco ha aperto l’enorme santa porta di bronzo della Basilica di San Pietro per iniziare l’anno di Misericordia. Normalmente chiuso e cementato, il portone simbolizza l’entrata alla presenza di Dio dove il fedele cerca di ottenere grazia.
Una caratteristica centrale dell’anno del Giubileo è la dispensazione delle indulgenze plenarie. Per molti, la parola “indulgenza” evoca immagini delle reliquie di Wittenberg del sedicesimo secolo, che vantavano fra le loro schiere: latte materno della Vergine Maria o un rametto del famoso roveto ardente. Pensiamo a xilografie e affreschi rappresentanti famiglie di anime che languono cercando di uscire dalle fiamme del Purgatorio. Davanti ai nostri occhi vediamo predicatori attraversare campagne della Germania su carri carichi di casse piene d’oro, e certificati firmati dal Papa. Poi pensiamo a Martin Lutero, che finalmente decise di levarsi e dire “Basta!”
Ma la storia ci dice di più.
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