Una parola di speranza in luoghi aridi
Mesi prima che il COVID-19 iniziasse a diffondersi nel mondo, stavo meditando su una decisione che non volevo prendere. Nessun percorso era facile, nessuna scelta era attraente. Gli scossoni sono stati troppo penosi per parlarne, troppo delicati per condividerli.
Alcuni giorni mi svegliavo avvolta da una nebbia, domandandomi Come sono arrivata qui?—soltanto per andare a letto la sera con ancora più domande, più dolore, più lacrime e nessuna risposta facile in vista. Luoghi in cui un tempo cresceva frutto ora appaiono un deserto sterile, così aridi da essere irriconoscibili. Scelte che un tempo apparivano facili ora sembrano complicate e il cammino davanti a me incerto.
Vagando in questa terra desolata, mi sono aggrappata a Isaia 58:11: “Il SIGNORE ti guiderà sempre, ti sazierà nei luoghi aridi, darà vigore alle tue ossa; tu sarai come un giardino ben annaffiato, come una sorgente la cui acqua non manca mai”.
Aridità inaspettata
Spesso supponiamo che il Signore ci guidi solo in verdi pascoli, facendoci riposare lungo le acque calme. Sebbene un luogo di riposo tranquillo sia certamente la nostra destinazione finale, a volte percorriamo luoghi aridi, dove dure prove e tempeste furiose minacciano di frantumarci e spegnerci (Isaia 43:2). Questi tempi di prova sono particolarmente dolorosi: solo il Signore può camminare costantemente con noi, fortificarci e raggiungerci con la sua inesauribile compassione.
Fortunatamente, egli viene incontro alla nostra debolezza con la promessa della sua presenza: “Io sarò con te” (Isaia 43:2). Anche se il cammino può essere incerto e la strada precaria, abbiamo l’unica guida sicura che può guidarci. Non conosciamo il come e il perché delle cose, ma conosciamo Colui che stiamo seguendo.
Soddisfazione inaspettata
Tendiamo a credere che la contentezza arrivi una volta raggiunti i tanto agognati verdi pascoli. Tuttavia, questo brano ci conduce a una promessa di benedizione diversa: Dio soddisfa il nostro desiderio nei luoghi aridi, ricordandoci che le circostanze ideali non possono appagare i nostri desideri: soltanto lui può farlo.
Alla sua presenza c’è pienezza di gioia incontenibile —abbastanza da riempire di appagamento i luoghi aridi (Salmo 16:11). Egli soddisfa i nostri desideri più profondi privandoci delle consolazioni esterne così che possiamo bere a grandi sorsi la sua suprema consolazione.
He meets Forza inaspettata
Dio ci fortifica nella sofferenza, non rimuovendo la prova ma essendo un aiuto sempre presente in essa. Nei giorni in cui sento che ogni mia forza è scomparsa, la sua forza si dimostra sufficiente. Quando mi sento arida, le sue acque zampillano.
Notti insonni, conversazioni difficili e inaspettati assalti di sofferenza mi hanno lasciata stanca ed esausta. Mi sono sentita come se non avessi niente da offrire. Forse egli ci guida in luoghi aridi in modo che non ci resta nient’altro a cui affidarci se non in lui. Quando il panorama è deserto, dobbiamo gridare a lui per il pane. E, misericordia delle misericordie, egli non ci lascia affamati.
La sua Parola è un banchetto che infonde forza per la battaglia affinché possiamo soffrire ogni cosa, sperare ogni cosa e sopportare ogni cosa. Possiamo cantare con il salmista: “Questo mi è di conforto nell'afflizione, che la tua parola mi fa vivere” (Salmo 119:50).
Refrigerio inaspettato
Forse la sorpresa più significativa si trova alla fine di questo brano: “Tu sarai come un giardino ben annaffiato, come una sorgente la cui acqua non manca mai” (Isaia 58:11). Nei luoghi aridi, non ci limitiamo a sopravvivere: Dio fa di noi una sorgente che zampilla. Non solo troviamo refrigerio, ma egli ci dà l’opportunità di rinfrescare altri.
Quest'anno abbiamo attraversato difficoltà e perdite che hanno lasciato molti di noi esausti e affaticati. Isaia 58:11 è una parola di speranza indispensabile: nei luoghi aridi in cui ci troviamo, solo Dio può soddisfarci, fortificarci e darci refrigerio.
Melissa B. Kruger è la direttrice delle iniziative per le donne di Gospel Coalition. E’ autrice di diversi libri, tra cui The Envy of Eve e Walking with God in the Season of Motherhood, In All Things: A Nine Week Devotional Bible Study on Unshakeable Joy, e Growing Together: Taking Mentoring Beyond Small Talk and Prayer Requests. Suo marito, Michael, è il presidente del Reformed Theological Seminary. Hanno tre figli. Scrive per Wits End, un blog ospitato da The Gospel Coalition. Puoi seguirla su Instagram, Facebook, o Twitter.
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