Non inviare mai autoscatti di te nudo: Sette motivi per non farlo

Colloquio con John Piper

  • Tema: Purezza sessuale

Trascrizione audio

Oggi è la nostra puntata numero 1.000. Questa dovrebbe essere una puntata diversa dalle altre, e infatti lo è. Oggi parliamo di un fenomeno sorprendentemente comune, favorito dalla tecnologia degli smartphone. Ovviamente stiamo parlando dell’invio di autoscatti di nudo. Questo fenomeno è sempre più oggetto di discussione nella nostra cultura. Ho incontrato di recente la vice-preside di una grande scuola superiore statale qui nella periferia di Minneapolis, per parlare di smartphone e adolescenti. Mi ha detto quanto segue, che ho trascritto: “L’anno scorso, sono rimasta scioccata dal numero di ragazzi (alcuni di loro insospettabili) che hanno foto di nudo nei loro cellulari, foto private mandate tra loro e il loro fidanzato/a. Nel mio lavoro controllo molti telefonini, e quando mi imbatto in queste immagini resto allibita. A mio parere, per quanto riguarda gli studenti delle scuole superiori e i loro smartphone, questa è la tendenza più sorprendente che osservo ora”.

Questo fa parte di un fenomeno molto più vasto che riguarda in particolare i giovani maschi, che mandano di punto in bianco foto non richieste di loro nudi a ragazze, una nuova e preoccupante abitudine ora ben documentata dalla giornalista Nancy Jo Sales nel suo illuminante libro: American Girls: Social Media and the Secret Lives of Teenagers. E’ anche un libro inquietante, e un campanello d’allarme per ogni genitore con una figlia che ha uno smartphone.

Dico tutto questo per introdurre la domanda di oggi, che ci è stata fatta da un’ascoltatrice sui vent’anni di nome Lily. Scrive: “Caro Pastore John, in questo momento ho una relazione sentimentale a distanza con un altro credente. Ultimamente mi ha chiesto di mandargli delle foto di me nuda, cosa che, per assecondarlo, ho fatto. Adesso rimpiango questa decisione. Che cosa diresti a giovani credenti non sposati che sono tentati a commettere lo stesso errore?”

Credo di avere la giusta autorità biblica nel dire da parte di Dio a ogni suo figlio, maschio e femmina, di non chiedere mai di vedere qualcuno nudo con l’eccezione del tuo coniuge e di non offrirti mai di mostrarti a qualcuno nudo per motivi erotici o sessuali (ad eccezione di motivi sanitari) se non al tuo coniuge. E intendo dire che non devi farlo né di persona né in fotografia. Vi do sette motivi perché credo di avere l’autorità di Dio per dire questo. Spero che nessuno tra quelli che mi ascoltano faccia mai una cosa del genere o che non la faccia mai più.

1. Quando Dio creò l’uomo e la donna, Genesi 2:25 dice che: “L’uomo e sua moglie erano entrambi nudi e non ne avevano vergogna”. Quell’esistenza libera dalla colpa e dalla vergogna finì quando Adamo ed Eva peccarono, e la loro prima esperienza dopo quel peccato fu la colpa, l’accusa e la vergogna. Quindi, in Genesi 3:7 è scritto: “Allora si aprirono gli occhi ad entrambi e s’accorsero che erano nudi; unirono delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture”. Poi Dio ebbe misericordia di loro. Genesi 3:21 dice: “Dio il Signore fece ad Adamo e a sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì”.

Il piano di Dio per rimuovere la vergogna è il sacro vincolo del matrimonio, come lo è per rovesciare numerosi elementi della maledizione. La libertà che dobbiamo scoprire non è sopra un palco: spogliamoci nei film e su un palco. Non è in un locale di striptease. Non è di fronte al tuo ragazzo o alla tua ragazza. Non è di fronte al nostro cellulare. Essa si trova invece nel profondo rispetto, nell’amore e nella protezione di un patto chiamato matrimonio. E’ lì dove persone dei più normali aspetti fisici più possono essere libere dalla vergogna. Questo è ciò che fa l’amore.

Al di fuori di questa relazione, Dio tratta la nudità come una delle più chiare forme di giudizio divino. Isaia 47:3 dice: “Si scopra la tua nudità, si veda la tua vergogna; io farò vendetta e non risparmierò anima viva”. Oppure Lamentazioni 1:8: “Gerusalemme ha gravemente peccato; perciò è diventata come una cosa impura; tutti quelli che la onoravano la disprezzano, perché hanno visto la sua nudità; lei stessa sospira, e volta la faccia”. Ezechiele 16:37: “Ecco, io radunerò tutti i tuoi amanti e tutti quelli ai quali ti sei resa gradita, tutti quelli che hai amati e tutti quelli che hai odiati; li radunerò da tutte le parti contro di te, scoprirò davanti a loro la tua nudità ed essi vedranno tutta la tua nudità”. In altre parole, la nudità nel letto del patto coniugale è una cosa bella ed emozionante per i figli di Dio. La nudità al di fuori di quella relazione, invece, è una manifestazione del giudizio divino, anche se alla nostra nazione è stato insegnato dai media, dall’industria cinematografica e da alcune famose celebrità che la nudità è da considerarsi come una forma di potere, di distinzione e di fama. “La loro gloria è in ciò che torna a loro vergogna”, dice la Bibbia (Filippesi 3:19).   Questo è il primo motivo.

2. Da questa comprensione della nudità e del vestirsi derivano queste parole dell’apostolo Paolo: “Le donne si vestano in modo decoroso, con pudore e modestia . . . come si addice a donne che fanno professione di pietà” (1 Timoteo 2:9–10). Tutte e tre queste parole — kosmio, decoroso; aidous, pudore; sōphrosunēs, modestia — tutte e tre queste parole, cosa interessante, hanno la connotazione di un uso meditato e serio della ragione da parte di una donna su come vestire in modo che il suo abbigliamento parli della sua professione di pietà. Ogni donna dovrebbe farsi questa domanda: In che modo ciò che indosso o non indosso parla della mia professione di pietà? Come ci vestiamo non è una questione indifferente nell’economia di Dio. Parla della visione che una donna (e un uomo) ha di Dio e del suo impegno verso Dio, della sua gioia in Dio e della sua libertà dalle manovre manipolatrici degli uomini per ottenere ciò che vogliono. Questo è il secondo motivo.

3. Paolo presume in 1 Corinzi 12:23–24 che adoperiamo una cura particolare nel coprire le parti più intime del nostro corpo. Egli dice: “E quelle parti del corpo che stimiamo essere le meno onorevoli, le circondiamo di maggior onore; le nostre parti indecorose sono trattate con maggior decoro, mentre le parti nostre decorose non ne hanno bisogno”. Questo fa parte del modo in cui Dio ci ha aiutato a vivere con le conseguenze della caduta in questo mondo peccaminoso.

4. Paolo dice a Timoteo e, per implicazione, ad altri giovani uomini: “Non riprendere con asprezza l’uomo anziano, ma esortalo come si esorta un padre; i giovani, come fratelli” — tratta i giovani come fratelli — “le donne anziane, come madri” — e qui arriviamo a quella più importante: tratta “le giovani, come sorelle, in tutta purezza” (1 Timoteo 5:1–2). Bene, che cosa significa Tratta le giovani come sorelle in tutta purezza? Significa che, finché un uomo non è sposato, dovrebbe lasciare che il modo corretto in cui tratta sua sorella (la sua vera sorella) detti la purezza del suo comportamento con la sua ragazza. Un altro modo per dire questo è: Considera la tentazione di chiedere foto di nudo alla stregua della tentazione all’incesto.

5. Se un uomo chiede a una donna non sposata di mostrargli il suo corpo, per definizione non è degno di lei: è indegno della sua fiducia, del suo affetto e del suo patto. La richiesta che sta facendo, in se stessa, dovrebbe essere sufficiente alla donna per lasciarlo. Lo dico sul serio. Lo dico proprio sul serio. Suvvia, donne! Se qualche donna pensa che questo sia un comportamento cristiano normale, non lo è per niente. E’ perverso. Significa che quell’uomo non ha nessuna idea di cosa sia la devozione a Dio. Significa che quando lui si stancherà di te prima o dopo il matrimonio, si crederà libero di chiedere a qualcun’altra di spogliarsi. E se non potrà ottenerlo di persona, lo otterrà da internet. E tu gli avrai detto che è una cosa che va bene, perché hai collaborato in questo prima del matrimonio, non solo nel matrimonio. Quindi, risolvi questa cosa. Se lo chiede, non è degno. Punto. E’ finita.

6. Il Cantico dei Cantici, che gioisce della nudità tra un uomo e una donna sposati, dice più di una volta: “Figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro per le gazzelle, per le cerve dei campi, non svegliate, non svegliate l’amore mio, finché lei non lo desideri!” (Cantico dei Cantici 2:7; vedi anche 3:5; 8:4). Questo è esattamente quello che le immagini erotiche fanno, e che noi non dovremmo fare. Queste immagini suscitano desideri che non possono essere legittimamente soddisfatti, il che significa che porteranno alla masturbazione o alla fornicazione.

Non so cosa passi per testa di una donna. Posso solo immaginare che si tratti di una percezione deformata della sessualità se una donna ricava piacere dall’aiutare un uomo a comportarsi come un tredicenne con la sua masturbazione. E’ davvero questo il tipo di uomo che desidera?

7. Infine, numero sette, il motivo meno importante. E’ il motivo meno importante e potrebbe essere il più convincente. Se scatti foto di questo tipo, è praticamente sicuro che prima o poi saranno rese pubbliche, e allora scoprirai che cosa Dio intendeva con il portare giudizio su te stesso.

Credo perciò di poter dire con l’autorità di Dio agli uomini e alle donne: Non chiedete e non date quelle immagini.


Cerca altri episodi recenti e popolari di  Ask Pastor John.

John Piper (@JohnPiper) è il fondatore e insegnante di desiringGod.org e rettore del Bethlehem College & Seminary. E’ stato per 33 anni il pastore della Bethlehem Baptist Church di Minneapolis, Minnesota. Ha scritto più di 50 libri, incluso “A Peculiar Glory”.

Il presente articolo è un’opera di elaborazione di traduzione di IMPATTO ITALIA. Il suo utilizzo totale o parziale proibito in ogni forma previa richiesta e autorizzazione di Impatto Italia (impattoitalia@gmail.com). Il contenuto del presente articolo non è alterabile o vendibile in alcun forma.

© Desiring God, © IMPATTO ITALIA