Munizioni per il combattimento contro la pornografia

La pornografia è un’industria multimiliardaria, la più grande online. Alcune statistiche dicono che quasi il settanta percento di tutti gli uomini tra i 18 e i 24 anni guarda pornografia almeno una volta la settimana, per non parlare dei problemi con la pornografia tra gli appartenenti alla generazione X e, sempre più, tra le donne. Non è una questione di poco conto. La pornografia è un peccato che offende Dio e le creature fatte a sua immagine, incluso il tuo corpo. Ma non siamo privi di una guida. Nella parola di Dio, in particolare in 1 Corinzi 5–7, Paolo ci mostra come affrontare la pornografia e altri peccati sessuali.

La chiesa di Corinto era contaminata da diverse perversioni sessuali. Un uomo andava a letto con la moglie di suo padre, un atto che è severamente condannato nel Vecchio Testamento (Levitico 18:8; Deuteronomio 22:30; 27:20). Sorprendentemente, la chiesa di Corinto si vantava di tali pratiche. Non avevano nemmeno scomunicato la persona che stava commettendo questo atto odioso. Paolo, preoccupato da tale vanto, dice: “Non avete invece fatto cordoglio?” (1 Corinzi 5:2).

Paolo affronta questo problema dando alla chiesa verità teologiche che, se ricevute per fede, spodesteranno ogni forma di immoralità sessuale dai nostri cuori. In 1 Corinzi 5-7, Paolo fa la domanda “Non sapete?” sette volte (1 Corinzi 5:6; 6:2-3, 9, 15-16, 19). Paolo evidentemente presume che dovremmo già avere la conoscenza che sta per darci. Egli crede inoltre che questa conoscenza orienterà e regolerà la nostra sessualità a causa della potenza contenuta in queste verità. La buona teologia trionfa sulla biologia.

Le munizioni necessarie

Il duplice imperativo che Paolo rivolge alla chiesa di Corinto è di fuggire l’immoralità sessuale e di glorificare Dio con il vostro corpo (1 Corinzi 6:18-20). Paolo ci dà sette munizioni teologiche che ci permettono di ubbidire a questi comandi e di uccidere la pornografia.

  1. Come chiesa di Dio, sappiamo che tollerare l’immoralità sessuale tra di noi fa lievitare la chiesa (1 Corinzi 5:6-8);

  2. Come credente in Cristo, sai che sei stato lavato, santificato e giustificato (1 Corinzi 6:11) nel nome di Gesù Cristo e mediante lo Spirito di Dio (perché l’intera divinità — Padre, Figlio e Spirito — era impegnata nella tua salvezza);

  3. Sai che il tuo corpo è per il Signore, non per la pornografia, né per la masturbazione, né per l’adulterio (1 Corinzi 6:12-14);

  4. Sai che sei un membro del corpo di Cristo (1 Corinzi 6:15);

  5. Sai che sei sposato a Cristo (1 Corinzi 6:16-17);

  6. Sai che i fornicatori, le pornostar e chi guarda la pornografia che non si ravvedono non erediteranno il regno di Dio (1 Corinzi 6:9-10);

  7. Sai che il tuo corpo è il tempio dello Spirito Santo (1 Corinzi 6:19-20).  Perciò, fuggi la fornicazione e glorifica Dio nel tuo corpo.

Queste sono le tue munizioni — verità compiute da Dio, conoscenza che hai ricevuto mediante la sua grazia.

Munizioni all’opera

Paolo ti ha dato le munizioni da usare per combattere e sconfiggere il peccato. Ora, segui i comandi che questa conoscenza ti rende libero di ubbidire.

Primo, abituati a fuggire l’immoralità sessuale. Non limitarti a evitarla; fuggi da essa. Nel Vecchio Testamento, le persone “fuggivano” dai nemici mortali (cf. Genesi 14:10), dai serpenti velenosi (Esodo 4:3), dai vendicatori del sangue (Numeri 35:6), e da altri terribili pericoli. L’immoralità sessuale è tuttavia un nemico più temibile di tutti questi. L’immoralità sessuale è nemica della tua anima; essa vuole dannarti per sempre.

Non solo questo, ma l’immoralità sessuale colpisce il cuore del nostro essere. “Ogni altro peccato che l’uomo commetta, è fuori del corpo; ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo” (1 Corinzi 6:18). La pornografia costituisce una minaccia alla tua nuova condizione e alla tua natura in Cristo perché, invece di rimanere unito a Cristo come membro del suo corpo, diventi unito a una prostituta. La storia di Giuseppe in Genesi viene subito in mente. Giuseppe, contrariamente al fratello maggiore Giuda (Genesi 38), è il tipico esempio di come fuggire. Mosè riferisce quattro volte in Genesi 39 che Giuseppe, in cui pure era lo Spirito (Genesi 41:38), “fuggì” dall’adulterio (Genesi 39:12- 13, 15, 18) perché considerava l’immoralità sessuale “un gran male e un peccato contro Dio” (Genesi 39:9). Egli fu spinto a fuggire perché era determinato a ubbidire e a glorificare Dio con tutto il suo cuore.

Secondo, glorifica Dio con il tuo corpo. Nel Vecchio Testamento, il tempio esisteva per dare gloria a Dio e santificare il suo nome (1 Re 8:10-11). Ora che i credenti in Cristo hanno sostituito il tempio, essi devono glorificare Dio e santificare il suo nome con i loro corpi. Poiché sei stato comprato con il prezioso sangue di Cristo, come uno schiavo, tu appartieni a Cristo, e devi glorificare colui che ha pagato un gran prezzo per te.

In Osea 3, Osea dice a Gomer, che un tempo era amata da un altro uomo, di non prostituirsi a causa della sua relazione coniugale con lei. Poiché Osea aveva comprato Gomer con un prezzo, egli le chiede di essere casta. “Non ti prostituire e non darti a nessun uomo; io farò lo stesso per te” (Osea 3:3). Poiché Dio ha pagato un prezzo di riscatto per i credenti con il prezioso sangue del suo Figlio, noi siamo legati a lui. Non siamo prostitute. Glorifica Dio con il tuo corpo.


Dieudonné Tamfu (Ph.D., Southern Baptist Theological Seminary) è anziano della Jubilee Community Church e professore aggiunto del Bethlehem College & Seminary. Lui e la moglie, Dominique, si stanno preparando per andare in Camerun per fondare chiese e insegnare teologia.

Il presente articolo è un’opera di elaborazione di traduzione di IMPATTO ITALIA. Il suo utilizzo totale o parziale proibito in ogni forma previa richiesta e autorizzazione di Impatto Italia (impattoitalia@gmail.com). Il contenuto del presente articolo non è alterabile o vendibile in alcun forma.

© Desiring God, © IMPATTO ITALIA