Lo Spirito Santo, il Fondatore di Chiese
Non riesco a ricordare una chiesa fondata con successo che non sia iniziata con una visione, una missione e una strategia chiara. Stranamente, non ho nemmeno mai visto una chiesa fondata con successo che sia andata secondo il piano originale! Devi avere dei piani? SI’! Devi prestare attenzione alle deviazioni che lo Spirito Santo ti mette lungo il cammino? Certamente!
La testimonianza di Francis A. Schaeffer mi sprona a prestare attenzione allo Spirito:
“Il problema centrale della nostra epoca è la chiesa del Signore Gesù Cristo, a livello individuale o collettivo, la quale ha la tendenza di compiere l’opera del Signore nella potenza della carne anziché dello Spirito. Il problema centrale è sempre tra le fila del popolo di Dio, non nelle circostanze intorno a loro”.
La notizia triste è che Schaeffer ha ragione per quanto riguarda la nostra tendenza umana a confidare nella carne, anche nel fondare chiese. La buona notizia è che il nostro passato non è la fine della storia. La buona notizia è anche che lo Spirito Santo è pronto a guidarti come lo era con Paolo. La mia comprensione del Nuovo Testamento è che lo Spirito Santo è un fondatore di chiese esperto. Tuttavia, egli non ha ridotto la fondazione di chiese a un modello riproducibile. Lo ha ridotto invece a una relazione di dipendenza. Poiché egli fonda ogni chiesa in un modo del tutto unico, il miglior consiglio che posso dare a voi fondatori di chiese è che dovete sviluppare una relazione sempre più crescente e intima con lo Spirito Santo. Egli è piuttosto impressionante. In effetti, Egli è molto più impressionante di qualsiasi fondatore di chiese che io abbia mai conosciuto.
Per aiutarvi a crescere nella consapevolezza di come lo Spirito stia cercando di guidarvi in questo momento, voglio mostrarvi due cose. Per prima cosa, voglio mostrarvi l’impressionante curriculum dello Spirito nel fondare chiese in Europa, Asia e Africa. Come seconda cosa, condividerò con voi il miglior consiglio che io abbia mai ricevuto su come ascoltare la voce dello Spirito.
L’impressionante curriculum dello Spirito nel fondare chiese
Gerusalemme
Lo Spirito cominciò la sua opera a Gerusalemme, in conformità ai comandi di Gesù. La fondazione della chiesa di Gerusalemme da parte dello Spirito fu a dir poco davvero impressionante. Non fa meraviglia che Gesù abbia detto ai suoi discepoli di ATTENDERE la venuta dello Spirito prima di iniziare a fare discepoli nella città. Mentre essi pregarono sottomettendosi al Re Gesù, lo Spirito si manifesta concedendo la potenza per una testimonianza coraggiosa, ungendo la predicazione del vangelo, per poi compungere i cuori di 3.000 non credenti. WOW! Sono felice che questi discepoli ascoltarono Gesù e attesero la venuta dello Spirito. Scommetto che pure loro lo erano. Che bel modo di iniziare a fondare una chiesa! Tuttavia Egli non fondò mai un’altra chiesa allo stesso modo.
Samaria
E così, dopo questo inizio impressionante, che cosa farà dopo lo Spirito? Dobbiamo ricordare che in Atti 1:8 Gesù aveva spiegato che questa Buona Novella doveva prima essere predicata a Gerusalemme, poi in Giudea e in Samaria, e infine fino alle estremità della terra. I discepoli quindi sapevano “dove” ma non “come” sarebbe avanzato il vangelo. Dubito fortemente che i discepoli avessero previsto che lo Spirito avrebbe utilizzato la persecuzione come strategia per fondare chiese. Eppure, lo Spirito scelse di servirsi della persecuzione e di un diacono di nome Filippo per portare questo movimento per la fondazione di chiese verso l’esterno. Per fortuna Filippo era uno dei diaconi di Atti 6 che avevano fama d’essere “pieni di Spirito e di sapienza”. Sembra che lo Spirito aiutò Filippo a non perdere di vista lo scopo anziché farsi prendere dal panico una volta che la persecuzione lo disperse fino in Samaria. Lo Spirito diede potenza alla sua predicazione di Gesù in Samaria finché ci fu “grande gioia in quella città”. (Atti 8:8)
Africa
Poi, per fondare chiese in Africa, lo Spirito organizzò sovranamente un incontro divino tra un evangelista e una persona aperta al vangelo. Ecco come lo fece. Un giorno l’angelo del Signore disse a Filippo: “Va’ verso mezzogiorno…” Filippo fece la sua parte: “egli si alzò e partì”. Scommetto che fu molto contento di avere obbedito perché, sebbene fosse una strada deserta, si imbatté in un eunuco etiope che stava leggendo Isaia e lo Spirito gli disse: “Avvìcinati e raggiungi quel carro”. Filippo e l’etiope parlarono di Gesù, poi egli credette in Gesù per il perdono dei peccati, fu battezzato e proseguì il suo viaggio verso l’Africa. Notate in che modo lo Spirito orchestrò la diffusione del vangelo nel continente africano. Egli agì sia in Filippo sia nell’eunuco. Vi prego di fare attenzione al ruolo di Filippo. Egli ascoltò la voce di Dio e obbedì alla voce di Dio. E i risultati furono sorprendenti. Che avventura!
Cesarea
Poi lo Spirito orchestrò un incontro divino di diverso tipo che ebbe come risultato la diffusione del vangelo tra i Gentili cominciando da Cesarea. Sia Pietro sia Cornelio ebbero delle visioni che li fecero incontrare per l’avanzamento del vangelo. Mentre Pietro predicava Gesù a Cesarea, “lo spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la parola”. I credenti che avevano accompagnato Pietro “si meravigliarono” che Gesù avesse dato questo dono “anche agli stranieri” (Atti 10). Lo Spirito Santo si stava facendo proprio un bel curriculum di fondatore di chiese: Gerusalemme, Samaria, Africa, e ora Cesarea.
Antiochia di Pisidia, Iconio, Listra, e Derba
Dopo, vediamo che “la mano del Signore” era nel contempo anche con i credenti che furono dispersi dalla persecuzione ad Antiochia, circa 480 chilometri a nord di Gerusalemme (Atti 11:21). Durante uno degli incontri degli anziani “mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse …”. Non manchiamo di cogliere questo particolare. Il testo precisa che “lo Spirito Santo disse”. Egli parla! Il nostro fratello di Atti 29 Sam Storms in un suo scritto ha approfondito il modo in cui lo Spirito comunica con il suo popolo:
“Voglio suggerire che Dio mette parole, espressioni, frasi, e immagini e cose simili nelle nostre menti impresse con il sigillo indelebile della sua voce. Benché innegabilmente soggettive e ogni tanto incerte, esse sono dei validi mezzi di comunicazione nei nostri cuori”. Storms, Convergence p. 194
Per assicurarsi di non essere frainteso, Storms chiarisce:
“La maggior parte delle direttive dello Spirito sono di tipo pratico, suggerimenti su cosa fare, dove andare e con chi parlare? Esse non sono principi etici. Le norme e le direttive che vincolano la nostra coscienza e che hanno assoluta autorità morale universale per il cristiano sono stabilite solo nella Scrittura”.
Il punto qui è che dobbiamo “tenerci al passo dello Spirito”.
Anche se Atti 14 non approfondisce esattamente “come” Egli comunicò con questi leader, ciò che il testo dice chiaramente è che questi cinque leader udirono in modo inequivocabile i desideri dello Spirito e li compirono. Il risultato fu che tre leader restarono ad Antiochia e due di essi, Paolo e Barnaba, furono inviati dallo Spirito Santo in questa pazzesca avventura di fondare chiese ad Antiochia di Pisidia, Iconio, Listra, e Derba. Dopo la loro seconda visita in ciascuna di queste città, Paolo e Barnaba costituirono anziani in ogni città, dando così il via a chiese in ognuna di queste città (Atti 13-14). La spiegazione che diedero quando essi fecero ritorno alla loro chiesa-madre di Antiochia fu che “Dio aveva aperto la porta della fede agli stranieri”. Non dimenticare che fu lo Spirito che li mandò in missione e fu lo Spirito che aprì i cuori dei non credenti per ricevere Gesù come Signore e Salvatore. Di nuovo, lo Spirito è l’”Impressionante” in questo primo viaggio missionario.
Lo Spirito a volte dice “VAI” e qualche volta dice “NO” ai nostri piani. Leggiamo in Atti 16 che Paolo ebbe il nobile desiderio ritornare in viaggio per rafforzare le chiese che erano state fondate. Tuttavia, nel bel mezzo di quella nobile opera, lo Spirito Santo “vietò loro di annunciare la parola in Asia”(Atti 16:6). Dopo, lo Spirito del Signore non permise loro di recarsi in Bitinia (Atti 16:8). Questa è un’enorme lezione per i fondatori di chiese. Pete Scazzero lo chiama “il dono dei limiti”. C’è solo un “te”. Non puoi riuscire a mettere in pratica ogni desiderio che sorge nel tuo cuore o che spunta nella tua mente. Devi permettere allo Spirito di portarti via dalle molte, tante buone idee, affinché tu possa cogliere quell’unica idea importante, quella di Dio.
Filippi
Quando lo Spirito dice “No”, faresti bene a credere che sta per fare qualcosa di buono. In questo caso, lo Spirito diede a Paolo una visione e lo mandò in Macedonia. So off Paolo si recò a Filippi, la città più importante della Macedonia per seminarvi il vangelo. Una volta giunto, scoprì che non c’era nessuna sinagoga, presumibilmente perché non c’erano abbastanza uomini pii in quella città. Paolo non si fece prendere dal panico. Sapeva che lo Spirito lo aveva mandato lì. So, Paolo incontrò delle donne che temevano Dio al fiume. E indovina un po’? Il Signore aprì il cuore di Lidia e della sua famiglia. I prossimi membri che si aggiunsero alla chiesa di Filippi furono una serva con uno spirito di divinazione e il carceriere di Filippi. Di nuovo, lo Spirito fonda in modo impressionante una chiesa a Filippi con un improbabile cast di personaggi e attraverso una serie di avvenimenti imprevedibili. Leggere l’epistola ai Filippesi con Atti 16 come sfondo è avvincente e incoraggiante. Potremmo continuare ad ampliare il curriculum dello Spirito Santo con quello che Egli fece a Tessalonica, Berea, Atene, Corinto, Roma, ma spero che vi prenderete il tempo per fare questo studio da soli.
Avere fiducia nello Spirito Santo
Spero che tu stia iniziando a capire come funziona la fondazione di chiese nel mondo reale. Ogni città è speciale. Ogni sfida è unica. Ogni nucleo iniziale imprevedibile. La guida dello Spirito Santo e il messaggio di Gesù devono essere le due costanti in ogni chiesa fondata con successo. Ti prego di credere che lo Spirito Santo è pronto a guidare ogni tuo passo. Egli è impressionate, così tu non devi esserlo. Devi avere fiducia in Lui. Gesù sta edificando la Sua chiesa. Gesù ha dato alla Chiesa lo Spirito di Cristo per svolgere tutto il lavoro pesante del fondare la tua chiesa.
A questo punto forse ti stai chiedendo: “Come ascolto lo Spirito Santo? In che modo funziona?” Sono felice che tu me lo abbia chiesto.
Seguire lo Spirito Santo riguarda il carattere, non le competenze.
Il miglior consiglio che abbia mai ricevuto sul “camminare per lo Spirito” è che ha a che fare di più con il carattere che con la competenza. Riguarda una relazione da sviluppare con la persona dello Spirito, più che una tecnica da padroneggiare. Dallas Willard è molto profondo nel dire:
“Forse non ascoltiamo la voce di Dio perché non ci aspettiamo di ascoltarla. Ma forse non la ascoltiamo perché sappiamo che vogliamo dirigere le nostre vite a modo nostro e non prendiamo mai in seria considerazione nient’altro. La voce di Dio sarebbe vista come un’intromissione non gradita nei nostri piani. Al contrario, ci aspettiamo che gli eroi della Fede ascoltino quella voce proprio perché vediamo che le loro vite sono totalmente arrese per fare ciò che Dio vuole”.
Mi sembra che Willard abbia ragione. Riguarda il carattere, non le competenze. Dagli apostoli nella sala di sopra, a Filippo dopo la persecuzione, ai cinque anziani che celebravano il culto del Signore e digiunavano ad Antiochia, tutti costoro erano “totalmente dediti a fare ciò che Dio vuole”. Non stavano cercando di condurre le proprie vite a modo loro.
Sei pronto ad affidare nuovamente la tua missione a Gesù? Sei pronto a offrire di nuovo la tua vita in sacrificio a Dio, a prescindere delle attuali circostanze in cui si trova la tua chiesa in via di fondazione? Sei determinato a fare nulla di più e nulla di meno di ciò che Dio vuole? Suggerisco che assisteremo a un’enorme crescita nella missione, sotto la direzione dello Spirito, una volta che arrendiamo tutto a Lui.
Per fondare una chiesa che abbia successo, devi essere disgustato del tuo voler essere capo di te stesso.
Per concludere, dobbiamo tutti alla fine scegliere tra la leadership dello Spirito e la nostra. Permettetemi di ripeterlo ancora: Lo Spirito è impressionante, così tu non devi esserlo. Rilassati! Fai posto nella tua tabella di marcia per più tempo da trascorrere da solo con Dio. Lascia che sia lui a guidare la Sua chiesa. E infine, ascolta queste parole del nostro fratello di Atti 29 Ray Ortlund Jr.:
“Se i nostri obiettivi non vanno ben oltre a quello che siamo in grado di ottenere tramite il nostro organizzare e pensare, allora dovremmo cambiare le nostre chiese in centri sociali. Ma se siamo stanchi di noi stessi e della nostra ingegnosità, se siamo mortificati dai nostri fallimenti, allora siamo pronti per il dono della potenza dall’alto”. Ortlund, The Gospel, p104-105
Biografia dell’autore:
Sono un disastro, ma sono un disastro nelle mani di Gesù. Gesù mi ha inseguito e mi ha afferrato nel novembre del 1990 quando ero un avvocato di 29 anni. Quel giorno guadagnai un nuovo e perfetto Padre e da allora egli mi sta cambiando un passo alla volta. Vedo il mio peccato sempre più grande e per fortuna, la sua grazia sempre più grande. Sono sposato con Lindy, la persona sulla terra che più di ogni altra mi dimostra l’amore incondizionato di Dio. Abbiamo due figli, Charlie (19), Billy (17), e una figlia, Kate (14). Sono stato pastore per più di 19 anni. Sono uno dei pastori che hanno fondato Fellowship Jonesboro e servo ancora come anziano. Al momento aiuto nel fornire leadership con Acts 29 nella nostra regione (sono Capo Area per l’Arkansas). Le mie passioni sono uscire con mia moglie, giocare a golf e viaggiare. La mia chiamata è fare da padre e da insegnante a fondatori di chiese in modo non sia possibile ignorare Gesù negli Stati Uniti del Sud Est.