Le qualifiche bibliche e le responsabilità dei Diaconi

Chi dovrebbe essere un diacono? Che cosa dovrebbero fare i diaconi secondo la Bibbia?

I DUE UFFICI BIBLICI: ANZIANI E DIACONI

Fare un confronto tra l’ufficio del diacono e quello dell’anziano ci aiuterà a rispondere a queste domande. Le principali guide spirituali di una congregazione sono gli anziani, chiamati anche vescovi o pastori nel Nuovo Testamento. Gli anziani insegnano e predicano la Parola per nutrire le anime di quelli che sono stati affidati alle loro cure (Ef. 4:11; 1 Tim. 3:2; 5:17; Tito 1:9; Ebrei 13:17). Anche i diaconi hanno un ruolo fondamentale nella vita e nella salute della chiesa locale, diverso però da quello degli anziani. Il ruolo biblico dei diaconi è di occuparsi dei bisogni fisici e logistici della chiesa per permettere gli anziani di concentrarsi sulla loro chiamata principale.

Questa distinzione è basata sul modello che si trova in Atti 6:1–6. Gli apostoli si dedicavano “alla preghiera e al ministero della Parola” (v. 4). Poiché questa era la loro chiamata principale, furono scelti sette uomini per occuparsi delle questioni più pratiche, in modo da permettere agli apostoli di essere liberi di continuare la loro opera.

Questa divisione del lavoro è simile a quella che osserviamo negli uffici dell’anziano e del diacono. Come per gli apostoli, il compito principale degli anziani è di predicare la Parola di Dio. Come i sette, i diaconi servono la congregazione in qualunque necessità pratica possa sorgere.

LE QUALIFICHE DEI DIACONI

L’unico brano che menziona le qualifiche dei diaconi è 1 Timoteo 3:8–13. In questo brano, Paolo fornisce un elenco ufficiale ma non esaustivo dei requisiti dei diaconi.

Le somiglianze delle qualifiche dei diaconi e degli anziani/vescovi in 1 Timoteo 3 sono sorprendenti. Analogamente a quanto richiesto per gli anziani, un diacono non deve essere dedito al vino (v. 3), non avido di illeciti guadagni (v. 3), irreprensibile (v. 2; Tito 1:6), marito di una sola moglie (v. 2), e capace di governare bene i suoi figli e la sua famiglia (vv. 4–5). Inoltre, le qualifiche si concentrano sul carattere morale della persona che deve svolgere l’ufficio: un diacono deve essere maturo e irreprensibile. La differenza principale tra un anziano e un diacono è una differenza di doni e di chiamata, non di carattere.

Paolo individua nove qualifiche per i diaconi in 1 Timoteo 3:8-12:

  1. Dignitosi (v. 8): Questo termine normalmente si riferisce a qualcosa di onorabile, rispettabile, stimato, o degno, ed è strettamente collegato al termine “dignitoso”, che è una qualifica richiesta agli anziani (1 Tim. 3:2).

  2. Non doppi nel parlare (v. 8): Quelli che sono doppi nel parlare dicono una cosa a certe persone e un’altra ad altre, oppure dicono una cosa ma ne intendono un’altra. Hanno due facce e sono falsi. Non si può avere fiducia nelle loro parole, perciò mancano di credibilità.

  3. Non propensi a troppo vino (v. 8): Un uomo non è qualificato per l’ufficio di diacono se è dipendente dal vino o da altri alcolici. Tale persona manca di autocontrollo ed è indisciplinata.

  4. Non avidi di illeciti guadagni (v. 8): Se una persona ama il denaro, non è qualificato per essere un diacono, anche perché spesso i diaconi gestiscono le finanze della chiesa.

  5. Sani nella fede e nella vita (v. 9): Paolo dice anche che un diacono deve “custodire il mistero della fede in una coscienza pura”. La frase “il mistero della fede” è semplicemente un modo in cui Paolo si riferisce al vangelo (cf. 1 Tim. 3:16). Di conseguenza, questa frase suggerisce che un diacono deve essere attaccato al vero vangelo senza vacillare. Tuttavia questa qualifica non implica soltanto una fede personale, perché egli deve anche custodire questo mistero “in una coscienza pura”. Ossia, la condotta di un diacono deve essere coerente con la sua fede.

  6. Irreprensibili (v. 10): Paolo scrive che i diaconi devono essere “prima provati; poi svolgano il loro servizio se sono irreprensibili” (v. 10). “Irreprensibile” è un termine generale che si riferisce al carattere di una persona nel suo complesso. Sebbene Paolo non specifichi quale tipo di prova occorra eseguire, come minimo andrebbero esaminate la storia personale, la reputazione, e le convinzioni teologiche del candidato. Inoltre, la congregazione non dovrebbe esaminare solo la maturità morale, spirituale e dottrinale di un potenziale diacono, ma dovrebbe anche tenere conto del servizio precedentemente svolto nella chiesa da quella persona.

  7. Moglie devota (v. 11): Ci si domanda se il versetto 11 si riferisca alla moglie di un diacono o a una diaconessa. Per rimanere nel tema di questa discussione, supponiamo che il versetto parli delle qualifiche della moglie di un diacono. Secondo Paolo, le mogli dei diaconi devono essere “dignitose, non maldicenti, sobrie, fedeli in ogni cosa” (v. 11). Come il marito, la moglie dev’essere dignitosa o rispettabile. In secondo luogo, non deve essere maldicente o una persona che va in giro a spettegolare. La moglie di un diacono deve essere anche sobria o temperata. Ossia, deve avere la capacità di fare un giusto giudizio e non dev’essere coinvolta in cose che potrebbero ostacolare tale giudizio. Infine, dev’essere “fedele in ogni cosa” (cf. 1 Tim. 5:10). Questo è un requisito generale simile a quello degli anziani e dei diaconi di essere “irreprensibili” (1 Tim. 3:2; Tito 1:6; 1 Tim. 3:10).

  8. Mariti di una sola moglie (v. 12): L’interpretazione migliore di questa frase difficile è intenderla come un riferimento alla fedeltà di un marito nei confronti della moglie. Egli deve essere “uomo di una sola donna”. Non deve esserci cioè nessun’altra donna nella sua vita con la quale si relazioni in modo intimo, emotivamente o fisicamente.

  9. Governino bene i figli e la casa (v. 12): Un diacono deve essere la guida spirituale di sua moglie e dei suoi figli.

In generale, se una qualifica morale è elencata per gli anziani ma non per i diaconi, quella qualifica si applica comunque ai diaconi. Lo stesso vale per le qualifiche elencate per i diaconi ma non per gli anziani. Per esempio, un diacono non dovrebbe essere doppio nel parlare (v. 8). Paolo non dice esplicitamente questo riguardo agli anziani, ma senza dubbio si applica anche agli anziani, perché Paolo ha detto che gli anziani devono essere “irreprensibili”, il che include questa proibizione.

Le differenze nelle qualifiche dovrebbero essere comunque esaminate, poiché esse indicano o una caratteristica particolarmente adatta a chi ricopre l’ufficio per compiere i suoi doveri, o qualcosa che costituiva un problema nella città alla quale Paolo scrive (in questo caso, Efeso). La cosa dovrebbe risultare più chiara passando a considerare le responsabilità di un diacono.

LE RESPONSABILITA’ DEI DIACONI

Mentre l’ufficio dell’anziano spesso è ignorato nella chiesa d’oggi, quello del diacono spesso è incompreso. Secondo il Nuovo Testamento, il ruolo del diacono consiste principalmente nell’essere un servitore. La chiesa ha bisogno di diaconi per fornire sostegno logistico e materiale affinché gli anziani possano dedicarsi alla Parola di Dio e alla preghiera.

Il Nuovo Testamento non offre molte informazioni sul ruolo dei diaconi. I requisiti di 1 Timoteo 3:8-12 si concentrano sul carattere del diacono e sulla sua vita famigliare. Ci sono tuttavia alcuni indizi sulla funzione dei diaconi mettendo a confronto i loro requisiti con quelli degli anziani. Benché molte delle qualifiche siano le stesse o molto simili, vi sono alcune differenze considerevoli.

La distinzione forse più rilevante tra anziani e diaconi è che i diaconi non devono essere “capaci di insegnare” (1 Tim. 3:2). I diaconi sono chiamati a “custodire” la fede in una coscienza pura, ma non sono chiamati a “insegnare” quella fede (1 Tim. 3:9). Questo suggerisce che i diaconi non hanno un ruolo ufficiale d’insegnamento nella chiesa.

Come gli anziani, i diaconi devono governare bene le loro case e i loro figli (1 Tim. 3:4, 12). Ma riferendosi ai diaconi, Paolo omette la parte in cui paragona il governare la propria famiglia all’aver cura della chiesa di Dio (1 Tim. 3:5). Molto probabilmente questa omissione è dovuta al fatto che i diaconi non hanno una posizione di governo o di guida nella chiesa. Quella funzione spetta agli anziani.

Anche se Paolo dice che una persona deve essere provata prima di svolgere il servizio di diacono (1 Tim. 3:10), non include il requisito che non può essere convertito di recente. Paolo fa notare che se un anziano è un credente convertito di recente può diventare “presuntuoso” (1 Tim. 3:6). Un’implicazione riguardante questa distinzione potrebbe essere che coloro che hanno l’ufficio di anziano sono più soggetti all’orgoglio perché hanno autorità sulla chiesa. Al contrario, è meno probabile per un diacono, che ha più un ruolo di servizio, cadere in questo peccato. Infine, il titolo “vescovo” (1 Tim. 3:2) suggerisce una vigilanza generale sul benessere spirituale della congregazione, mentre il titolo “diacono” suggerisce una persona che ha un ministero orientato al servizio.

Oltre a quello che possiamo scoprire da queste differenze nelle qualifiche, la Bibbia non indica in modo chiaro i compiti dei diaconi. Tuttavia, in base al modello stabilito in Atti 6 con gli apostoli e i Sette, credo sia meglio considerare i diaconi come servitori che fanno tutto il necessario per consentire agli anziani di svolgere la chiamata che Dio ha rivolto a loro, cioè di pascere e di insegnare alla chiesa. Così come gli apostoli delegarono le responsabilità amministrative ai Sette, allo stesso modo gli anziani devono delegare alcune responsabilità ai diaconi in modo da poter concentrare i loro sforzi altrove. Di conseguenza, ogni chiesa locale è libera di indicare i compiti dei diaconi in base ai suoi bisogni specifici.

Quali sono alcuni dei compiti dei quali i diaconi potrebbero essere responsabili oggi? I diaconi potrebbero essere responsabili di qualunque cosa non sia collegata all’insegnamento e alla cura spirituale della chiesa. Tali compiti potrebbero comprendere:

  • Strutture: I diaconi possono essere responsabili della gestione dei beni immobili della chiesa. Ciò include la preparazione del luogo di culto per l’adorazione, le pulizie, o la gestione dell’impianto audio.

  • Generosità: Analogamente a quanto avvenne in Atti 6:1–6 con la distribuzione quotidiana dei viveri alle vedove, i diaconi possono occuparsi dell’amministrazione dei fondi o di aiutare in altri modi i bisognosi.

  • Finanze: Mentre agli anziani spetta il compito di gestire le finanze della chiesa (Atti 11:30), è più opportuno lasciare che siano i diaconi a occuparsi dell’ordinaria amministrazione. Ciò include raccogliere e contare le offerte, tenere la contabilità, e così via.

  • Uscieri: I diaconi possono essere incaricati alla distribuzione dei bollettini, a mettere a sedere la congregazione, o a preparare gli elementi per la Cena del Signore.

  • Logistica: I diaconi dovrebbero rendersi disponibili per aiutare in diversi modi, affinché gli anziani possano concentrarsi sull’insegnamento e sulla cura della chiesa.

CONCLUSIONE

Mentre la Bibbia affida agli anziani il compito di insegnare e guidare la chiesa, il ruolo dei diaconi è più orientato al servizio. Ossia, devono prendersi cura delle necessità fisiche o terrene della chiesa. Gestendo queste cose, i diaconi permettono agli anziani di essere liberi di concentrarsi alla cura dei bisogni spirituali della congregazione.

Anche se i diaconi non sono le guide spirituali della chiesa, il loro carattere è di notevole importanza, ed è per questo motivo che i diaconi devono essere esaminati e possedere le qualifiche bibliche stabilite in 1 Timoteo 3.


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