Le chiese di nuova fondazione sane sono guidate da una squadra

Quando ho fondato una chiesa all’inizio del 2010, tutti conoscevamo le storie di uomini che si erano paracadutati in una comunità, avevano fondato una chiesa, e l’avevano vista crescere in modo esponenziale. Abbiamo ascoltato le testimonianze, letto i libri e ascoltato i sermoni di questi eroi alle conferenze.  

Tuttavia, c’è sfuggita una cosa importante in tutte queste storie, o perché non era presente o perché non volevamo ascoltarla. Un uomo non può fondare una chiesa da solo.

Le chiese che prosperano solo perché sono guidate da pastori con grandi doni e capacità non produrranno discepoli sani a lungo termine.

Un Dio straordinario

In Efesini 3:7-10, Paolo parla della grazia che Dio gli aveva concesso chiamandolo a essere un ministro del vangelo. Parlando di sé e del piano di Dio nella storia, egli ci dice una cosa importante sulla fondazione di chiese.

Sono diventato servitore [del vangelo] secondo il dono della grazia di Dio a me concesso in virtù della sua potenza. A me, dico, che sono il minimo fra tutti i santi, è stata data questa grazia di annunciare agli stranieri le insondabili ricchezze di Cristo e di manifestare a tutti quale sia il piano seguito da Dio riguardo al mistero che è stato fin dalle più remote età nascosto in Dio, il Creatore di tutte le cose; affinché i principati e le potenze nei luoghi celesti conoscano oggi, per mezzo della chiesa, la infinitamente varia sapienza di Dio.

Per molti, Paolo è il migliore esempio biblico di fondatore di chiese. Egli però non si considerava un “big” della fondazione di chiese. Paolo si considerava un debitore della grazia. Giunse perfino a definirsi il “minimo fra tutti i santi”, il cristiano meno qualificato per predicare il vangelo e fondare chiese. Avrebbe poi accentuato quest’affermazione in 1 Timoteo 1:15, definendosi il primo dei peccatori.

Annunciare la sapienza di Dio

Paolo annunciava le insondabili ricchezze di Cristo, ma non lo faceva nel vuoto. Lo faceva nella chiesa locale e attraverso chiesa locale, perché è la chiesa che annuncia la sapienza di Dio, non solo un uomo o gli apostoli.

Forse è per questo motivo che Paolo viaggiava spesso con dei compagni. Leggiamo di Barnaba, Luca, Timoteo, Sila e altri che collaboravano con Paolo nella predicazione del vangelo e nel fondare chiese in ogni città che visitava. Nelle lettere pastorali, Paolo mostra quanto egli contasse sui fratelli che lo accompagnavano.

Chi desidera fondare una chiesa non dovrebbe immaginarsi un uomo che sta su un palco, ma un corpo di persone riunite per raggiungere una città. Le metafore che nella Bibbia descrivono la chiesa si applicano fin dall’inizio della vita di una nuova chiesa.

Il capo fondatore è una pedina fondamentale nella fondazione di chiese, ma ha a disposizione solo 24 ore al giorno, conosce solo un certo numero di persone e ha doni limitati. Quando una persona si aggiunge alla squadra, la nuova chiesa ha a disposizione più doni, più relazioni e più ore da dedicare all’opera.

Persone comuni

Questo significa che in una chiesa di nuova fondazione c’è bisogno di credenti ordinari; persone che sentono che Dio le chiama a stabilirsi in una certa zona per amore del vangelo. La fondazione di chiese non è solo per il fondatore di chiese.

Le chiese di nuova fondazione hanno bisogno di persone con il dono dell’ospitalità, che amano e accolgono i loro vicini nel nome di Gesù. Hanno bisogno di persone che amano servire, pronte a provvedere qualunque cosa la chiesa abbia bisogno per crescere. Le nuove chiese non possono funzionare senza persone dedite al ministero della preghiera, che rivolgono suppliche al Padre giorno e notte affinché operi attraverso il ministero della chiesa. Se la chiesa è un corpo, allora è necessario un corpo per fondare una chiesa.

Chiedetelo a ogni fondatore che ha visto la propria chiesa crescere bene e consolidarsi. Non vi parleranno dei loro doni e di come hanno fatto le cose per bene (se lo fanno, c’è un problema). Vi parleranno invece delle persone che Dio ha messo nel loro cammino per fondare.

Ho avuto il privilegio di vedere quest’opera nella nostra chiesa. La nostra chiesa esiste perché una coppia appena sposata, entrambi insegnanti, ha venduto la loro casa al culmine della crisi economica alla fine del 2008 per potersi trasferire nella città dove stavamo fondando. Due studenti dell’ultimo anno delle superiori hanno dedicato il loro anno scolastico a servire la nostra chiesa e aiutarci a iniziare.

Dio portò nuovi credenti, che non erano mai stati membri di una chiesa, ma che avevano una passione per servire come meglio potevano. Senza tantissime storie come queste, nessuna chiesa sarebbe mai potuta essere fondata.

Se stai meditando sulla chiamata a fondare, non limitarti a chiederti in quale città andrai o quale sarà la tua strategia. Queste cose sono importanti, ma senza una squadra di uomini e donne ordinari e fedeli, non ha nessuna importanza quanto efficace sia la tua strategia. Chiedi a Dio di darti una squadra.

Inizia a cercare, anche prima di fondare, credenti che risiedono in zona e che stanno pregando per una nuova chiesa. Cerca giovani che hanno il tempo e le energie per servire nella chiesa e per entrare in contatto con altri giovani che hanno bisogno di ascoltare il vangelo. Prega che il Signore mandi santi maturi che portino esperienza e saggezza alla nuova chiesa.

Prega per avere modo di collaborare con nuove chiese nella tua zona. Non pensare di aver bisogno di una personalità magnetica o dei doni per stare davanti alla gente. Se ti piace servire dietro le quinte, se ti piace essere gentile con i tuoi vicini, e se ami la città nella quale vivi, sarai di grande utilità per una squadra di fondazione.

Le persone che amano vedere il loro nome in evidenza raramente fondano chiese sane. Ma tutto intorno a noi ci sono chiese che sono state fondate perché dei cristiani sono stati disposti a sacrificarsi nell’oscurità per la gloria del Re Gesù.


Scott Slayton è pastore della chiesa Chelsea Village Baptist Church di Chelsea, Alabama. Si è laureato all’Università di Mobile e al Southern Baptist Theological Seminary. E’ sposato con Beth dal 2003 e ha quattro figli. Ha un blog: One Degree to Another. Puoi seguirlo su Twitter.

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