Disintossicarsi dal generare la crescita della chiesa

Che cosa bisogna fare per fondare una chiesa? E’ questo che vogliamo sapere. Vogliamo avere un piano che ci permetta di fabbricare una nuova chiesa nello stesso modo in cui un’auto nuova esce dalla linea di assemblaggio.

E quindi ci rivolgiamo al libro degli Atti per trovare risposte. Qui, però, l’enfasi è su altre cose. In realtà “Gli Atti degli Apostoli” dovrebbero essere chiamati piuttosto “Gli Atti dello Spirito Santo”. Senza dubbio gli uomini svolgono un ruolo attivo nella fondazione di chiese, ma essi non hanno alcuna potenza senza lo Spirito. Se Gesù non opera mediante il suo Spirito, non si avranno mai risultati che durano nel tempo.

Questa enfasi sullo Spirito può rendere i fondatori di chiese un po’ nervosi. Questo perché Gesù ha detto: “Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito” (Giovanni 3:8). Questo significa che non possiamo salvare le persone e edificare la chiesa più di quanto non possiamo far soffiare il vento in una calda giornata estiva.

Nel libro degli Atti vediamo che Dio sceglie di agire mediante persone fedeli che vivono nella potenza dello Spirito. Non leggiamo di incontri strategici o di target demografico. Non vediamo gente andare in crisi per reperire fondi o trovare edifici in cui riunirsi. Elaborare strategie e raccogliere fondi non sono cose negative in se stesse, ma non costituiscono l’enfasi sulla fondazione di chiese che troviamo in Atti. La “tesi” di Atti è illustrata all’inizio, dove troviamo le ultime parole di Gesù ai suoi discepoli: “Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni a Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra” (Atti 1:8). Non è solo opera dello Spirito né solo attività umana, ma tutte e due le cose. Ma l’ordine è importante: lo Spirito di Dio opera attraverso il popolo di Dio per edificare la chiesa di Dio.

Quali sono dunque le caratteristiche della fondazione di chiese guidata dallo Spirito? Ho individuato tre temi dal libro degli Atti. Non si tratta di tattiche per generare il “successo”, ma di mezzi che Dio si compiace di usare.

1. Preghiera ardente

  • “Tutti questi perseveravano concordi nella preghiera, con le donne, e con Maria, madre di Gesù e con i fratelli di lui” (Atti 1:14).

  • “Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere” (Atti 2:42).

  • “Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la parola di Dio con franchezza” (Atti 4:31).

  • “Quanto a noi, continueremo a dedicarci alla preghiera e al ministero della parola” (Atti 6:4).

Mostrami una persona che prega e ti mostrerò una persona che riconosce la sua dipendenza da Dio. Le persone che pregano sono quelle che si sentono assolutamente incapaci di produrre il discepolato senza l’opera dello Spirito. Le persone che pregano sono quelle che avvertono in modo intenso il bisogno di continuare la battaglia contro il peccato. Le persone che pregano sono quelle che si sentono assolutamente inadeguate a compiere il mandato a loro affidato. Ti riconosci in queste descrizioni?

La preghiera ci ricorda che abbiamo un bisogno disperato che Dio sia con noi. Per fortuna, Dio promette di dare grazia all’umile (1 Pietro 5:5). Niente è più simile all’umiltà di un uomo o di una donna che nella solitudine delle prime ore del mattino grida al Padre celeste. Niente sa di umiltà più di un piccolo gruppo che non ha nessun piano se non quello di chiedere al Padre di agire con potenza nella loro città. Niente sa di umiltà più di un peccatore contrito che chiede aiuto a Dio. Una delle cose più umili che puoi fare è pregare. La preghiera è una manifestazione esteriore di una convinzione interiore – la convinzione che non possiamo produrre nuove chiese, ma che Dio può. Per questo chiediamo, e continuiamo a chiedere.

Ho quattro figli a cui piace chiedere una cosa dopo l’altra. Quando vogliono qualcosa, diventano insistenti nelle loro richieste. “Possiamo andare a comprare il gelato?” “Possiamo guardare qualcosa in tv?” “Possiamo avere ancora un po’ di dolce?” A volte lo trovo piuttosto fastidioso– non le richieste in se stesse, ma il fatto di dover sentire le stesse parole ripetute in continuazione. Ma Dio non è un padre come me. Dio non è mai infastidito, ma ci invita a stancarlo con le nostre suppliche (Luca 18:1-7)!

Poiché Dio promette di rispondere quando lo invochiamo e poiché il compito di fondare chiese va oltre le nostre capacità, non dovremmo fare come i primi discepoli, e gridare a Dio in preghiera con ardore, senza stancarci e senza timore? Se non possiamo produrre risultati nella fondazione di chiese, ma conosciamo Colui che può produrli, non dovremmo supplicarlo ogni giorno? La preghiera ripiena di fede deve essere il fondamento su cui va costruito ogni movimento per la fondazione di chiese.

2. Preghiera fervente per la potenza dello Spirito

  • “Allora Pietro, ripieno di Spirito Santo …” (Atti 4:8)

  • “Ma Stefano, pieno di Spirito Santo …” (Atti 7:55)

  • “Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la parola (Atti 10:44)

  • “Allora Saulo, detto anche Paolo, pieno di Spirito Santo, guardandolo fisso gli disse …” (Atti 13:9)

Non possiamo produrre l’opera dello Spirito nelle nostre vite, ma possiamo chiedere a Dio di donarci il suo Spirito. E Gesù ha parole di conforto per chi fa questa richiesta:

E chi è quel Padre fra di voi che, se il figlio chiede un pesce, gli dia invece un serpente? Oppure se gli chiede un uovo, gli dia uno scorpione? Se voi, dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono! (Luca 11:11-13)

Nostro Padre non è avaro o restio. A lui piace fare doni. E il dono che più di tutti lo glorifica e dona gioia a noi è il dono di se stesso – Dio è il dono! La prima cosa che ti serve per fondare chiese è essere ripieno di Spirito Santo.

Come possiamo sapere se siamo ripieni di Spirito? “Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; contro queste cose non c’è legge. Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri” (Galati 5:22-24). Queste qualità del carattere sono i segni della presenza dello Spirito.

Come sei messo in quanto ad amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, mansuetudine, fedeltà e autocontrollo? Senza dubbio, tutti abbiamo ancora margini di crescita, ma queste qualità sono presenti in misura crescente nella tua vita? Riesci a vedere più evidenza del frutto dello Spirito nella tua vita di oggi rispetto a cinque anni fa?

Se la risposta è no, allora forse stai vivendo nella carne. Se questo è il caso, sii incoraggiato perché oggi può essere il giorno del ravvedimento! Oggi può essere il giorno per mettere fine ai tuoi tentativi insensati di produrre la crescita da te stesso e rivolgerti nuovamente all’Acqua Vivente che perdona, soddisfa e dà riposo. Ricorda, Gesù ha detto che il Padre ama dare lo Spirito a coloro che glielo chiedono. Essere riempito di Spirito è l’unica speranza per fondare chiese nel lungo termine.

 

3. Una preghiera ardente per evangelizzare con franchezza

  • “‘Adesso, Signore, considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servi di annunziare la tua Parola in tutta franchezza’ … Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunziavano la Parola di Dio con franchezza” (Atti 4:29, 31).

  • “Allora Barnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come durante il viaggio aveva visto il Signore che gli aveva parlato, e come a Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù” (Atti 9:27).

  • “Tuttavia rimasero là per molto tempo, predicando con franchezza e confidando nel Signore che rendeva testimonianza alla Parola della sua grazia e concedeva che per mano loro avvenissero segni e prodigi” (Atti 14:3).

  • “Poi entrò nella sinagoga, e qui parlò con molta franchezza per tre mesi, esponendo con discorsi persuasivi le cose relative al regno di Dio” (Atti 19:8).

Quando preghi e sei ripieno di Spirito, la conseguenza inevitabile è una comunità caratterizzata da franchezza nell’evangelizzazione. Ma anche in questo caso, l’evangelizzazione non è un mezzo per produrre conversioni poiché soltanto Dio può dare vita a chi è spiritualmente morto. Parliamo alle tombe e sperimentiamo l’incredibile gioia di vedere alcuni uscire dalla loro prigione e scrollarsi la polvere di dosso mediante l’opera dello Spirito Santo. Ma sia chiaro, parlare a una tomba richiede un certo coraggio. I fondatori di chiese sono persone che non solo hanno l’ardire di fare questo, ma che chiedono anche ad altri di unirsi a loro.

Di nuovo, la franchezza non è una cosa che puoi generare tu. Essa è prodotta in te dopo aver passato tempo con Gesù nella sua parola e in preghiera, e dopo essere stato riempito di Spirito. Non essere quindi preoccupato per la tua mancanza di franchezza. Continua a trascorrere tempo con Gesù ed egli la produrrà in te.

La franchezza è simile a fare i genitori. Io parlo con franchezza dei miei figli, che si tratti di difenderli, correggerli o elogiarli. Perché? Perché li amo tantissimo! Parliamo con franchezza di tutto quello che amiamo molto. La stessa cosa sarà vera nel tuo cuore e nei cuori della tua gente. Suscita un grande amore per Gesù stando con Gesù e la franchezza arriverà.

I primi discepoli non sono stati sempre franchi (come rivela l’episodio che ha Pietro come protagonista in Galati 2:11-13). Questo ci ricorda di essere pazienti con noi e con gli altri. Ma ho notato che più prego per le persone e più chiedo a Dio di darmi opportunità, più le opportunità vengono, assieme al coraggio di coglierle.

Uno dei motivi principali per cui i fondatori di chiese evitano purtroppo di mettere in risalto questi mezzi semplici e normali per fondare chiese è che essi sfuggono al nostro controllo. E i fondatori di chiese, più di altri, amano avere tutto sotto controllo. I nostri ego insicuri vogliono disperatamente produrre successo. E’ il lato oscuro delle nostre personalità di pionieri. Se però pensi che siano stati i tuoi sforzi o le tue strategie ad aver determinato il tuo successo, alla fine ti ritroverai ad aver costruito sulla sabbia invece che sulla Roccia. Certamente c’è posto anche per la riflessione rigorosa su strategie e strutture, ma la maggior parte dei nuovi fondatori di chiese cade nella trappola di entusiasmarsi di più per i diagrammi di flusso o l’esegesi della cultura che per le riunioni di preghiera, per un carattere ripieno di Spirito e per la semplice evangelizzazione. Dio non ci ha dato la capacità di generare la crescita della chiesa affinché soltanto lui riceva la gloria.

 


Zach è pastore per l’insegnamento e anziano che sovrintende lo sviluppo della leadership e la predicazione della chiesa The Vine Church, Madison (Wisconsin, USA). Zach e la sua straordinaria moglie Kim hanno quattro figli: Taylor, Autumn, Emery e Mya. Zach si è laureato all’Università del Northern Iowa e al Covenant Theological Seminary.

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