Fondare chiese tramite la preghiera
“Qualunque cosa si oppone alla preghiera si oppone a tutta l’opera del ministero” (John Piper)
Questa è stata la mia esperienza. Quando sono impegnato a fare “cose buone” posso dimenticare la “cosa migliore”, cioè la preghiera. Non ci vuole molto tempo prima che quelle “cose buone” si mettano di traverso nell’opera di Dio.
Quando il popolo di Dio entrò nella terra di Canaan, Dio disse loro di erigere altari e memoriali. In ogni ”attività” legata alla conquista essi dovevano fermarsi per riflettere sulla bontà di Dio. Avevano bisogno di “occasioni” per ricordare che dipendevano da lui. Anche noi abbiamo la tendenza all’autosufficienza. Anche noi quindi abbiamo bisogno di ricordarci che dipendiamo da Dio. Crediamo troppo facilmente che la nostra chiesa in via di fondazione dipenda da noi. Concentrarsi sui nostri sforzi toglie tempo per la preghiera e forse impedisce a Dio di operare.
Per questo motivo nella nostra chiesa abbiamo creato dei richiami che ci riportano alla preghiera. Negli ultimi quattro anni, per esempio, ho pregato per le sedie del nostro auditorium ogni settimana. Sono consapevole che le sedie sono oggetti inanimati e che non hanno bisogno di preghiere! Ma le persone che si siedono su di esse ogni settimana hanno bisogno di preghiera. Quelle sedie vuote servono a ricordarmi di pregare per la mia gente.
Una volta finito di pregare per le sedie vado all’ingresso, dove abbiamo esposto le foto dei nostri fratelli del network Acts 29 US Southeast. Le abbiamo messe lì per ricordarci di pregare. Chiediamo ai membri della nostra chiesa di portare davanti a Dio in preghiera questi uomini ogni volta che passano di là.
Come chiesa mettiamo in luce periodicamente un pastore di Acts 29 della nostra regione (Georgia del sud). Mettiamo a disposizione della gente cartoline con l’indirizzo già stampato in modo che possano scrivere loro qualche parola di incoraggiamento. Questo trimestre, per esempio, stiamo pregando per Matt Ford, pastore della Restoration City Church di Hampton (Georgia).
Daniel Henderson dice: “La mancanza di preghiera è la nostra dichiarazione di indipendenza da Dio”. Naturalmente non diciamo mai in modo consapevole che non abbiamo più bisogno di Dio. Ma, di fatto, una vita segnata dalla mancanza di preghiera dichiara: “Io sono sufficiente. Io sono tutto ciò che la mia chiesa in via di fondazione ha bisogno”.
Riconoscere che dipendiamo da Dio ci spinge a metterci in ginocchio per pregare, e la preghiera ci ricorda che dipendiamo da Dio. Scaviamo dunque in profondità e raggiungiamo un numero più vasto di persone chiedendo a Dio in preghiera che la sua potenza (che è sufficiente) sia manifestata nelle chiese di Acts 29 nel mondo.
Tim Bice è il pastore fondatore di Greenbriar Church (Albany, Georgia). Tim e sua moglie Jaye hanno quattro figli.
Il presente articolo è un’opera di elaborazione di traduzione di IMPATTO ITALIA. Il suo utilizzo totale o parziale proibito in ogni forma previa richiesta e autorizzazione di Impatto Italia (impattoitalia@gmail.com). Il contenuto del presente articolo non è alterabile o vendibile in alcun forma.
L’uso del presente articolo sono autorizzate dall’editore originale ©Acts29. La risorsa originale può essere consultata al seguente link: https://www.acts29.com/planting-through-prayer/
© IMPATTO ITALIA