Fondare Chiese è Estendere L'Eden

Non si può parlare di chiesa locale o di missione globale a prescindere dal libro degli Atti, proprio perché esso è stato scritto per informarci della missione globale e del movimento della chiesa. Stabilendo il tono fin dall’inizio, Gesù dice ai suoi discepoli: - “… mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra.”(Atti 1:8). Sono queste le parole che definiscono la missione degli apostoli nel libro degli Atti e continuano a dirigere la missione della chiesa oggi.

LA GRAMMATICA DELLA MISSIONE GLOBALE

Ma il linguaggio non soltanto descrive la realtà, la produce. E in questo caso dobbiamo fare attenzione al modo del verbo: mi sarete testimoni (sarete miei testimoni).

  • E’ il modo indicativo, che è il modo dell’affermazione.
  • Esso ritrae qualcosa di reale.

Ciò è significativo, perché Gesù non stava consigliando la “missione globale” come una scelta professionale. Né stava semplicemente indicando la possibilità che ciò accadesse. Egli stava dicendo che la missione sarebbe stata la diretta conseguenza della discesa dello Spirito Santo su di loro con potenza.

LO SPIRITO SANTO CREA MISSIONARI  

Non appena lo Spirito Santo chiama un uomo e lo rigenera nella vita di Gesù, un missionario è nato. La potenza dello Spirito Santo è evidente nei seguaci di Gesù siccome essi testimoniano di Lui fino alle estremità della terra. Creare missionari è ciò che Egli fa.

Vediamo la veridicità di tale fatto dimostrata attraverso tutto il resoconto di Luca. I seguaci di Gesù realmente portarono una testimonianza ardita, chiara e impavida in Gerusalemme, Giudea e Samaria e anche fino agli estremi confini della terra.

L’AMBIZIONE DEL VANGELO

Spesso parliamo di ambizione in relazione al Vangelo e alla missione globale. Questa è del tutto una buona cosa. Ma ciò che Luca fa è descrivere per noi l’ambizione del Vangelo. E ciò è del tutto una cosa migliore. Infatti la nostra ambizione è praticabile e significativa solo perché lo stesso Vangelo ha un’ambizione! Ed essa è insaziabile. Non sarà mai soddisfatta fino a che “… la conoscenza della gloria del SIGNORE riempirà la terra come le acque coprono il fondo del mare.”(Abacuc 2:14).

Ti sei mai domandato perchè la Bibbia comincia con la creazione del mondo? Essa comincia da lì per la semplice ragione che il piano di Dio è sempre stato globale. Egli ha fondato il mondo perché è sempre stato determinato a benedire il mondo. E la dichiarazione di Gesù ha dimostrato tutto ciò (Atti 1:8), così come il Grande Mandato (Matteo 28:18-20).

SIATE FECONDI

Nei propositi di Dio il comando “siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta..” in Genesi 1:28, sarebbe stato adempiuto dai seguaci di Gesù che vanno fino alle estremità della terra e fanno discepoli.

Sette volte nel Libro degli Atti leggiamo che “la Parola di Dio progrediva”. La parola ”progrediva”(cresceva, si diffondeva) nella sua semplice forma, è tradotta altrove come “produrre frutto”. Ciò dà l’idea della crescita organica e della moltiplicazione.

IL SEMINATORE

C’è una piacevole illustrazione di tutto ciò in Matteo 13 e la parabola del seminatore. Come Adamo, il seminatore ha da coltivare la terra. Egli sparge il seme, la Parola. Del seme cade in luoghi improduttivi. Ma la gran parte del suo seme cade nel buon terreno, che lui aveva preparato. Noi sappiamo questo perché lui ha un raccolto da primato. Il punto che Gesù considera importante è che il seminatore, il secondo Adamo, avrà il suo raccolto. Questo dovrebbe incoraggiarci, dal momento che Egli ci invita a diffondere la Parola con Lui!

Ma la Parola non è semplicemente da proclamare, è anche qualcosa che ha da essere mostrato. E noi La mostriamo come chiese che sono fondate e radicate nel Vangelo.

La chiesa è il frutto della morte di Cristo, l’oggetto del suo amore e il mezzo con il quale Egli garantirà il suo Regno.

Quando Paolo scriveva alla chiesa in Colosse, si riferì al vangelo che portava frutto in tutto il mondo (Colossesi 1:5-7). Qual era questo frutto? Nuove chiese crescevano, proprio come la chiesa di Colosse fondata da Epafra. Comunità di luce che invadono le tenebre. Disperdendo l’oppressiva oscurità del caos e del disordine. Ecco come ciò accade.

ESTENDENDO L’EDEN

Tuttavia fondare chiese non è meramente dare inizio a una nuova congregazione o cominciare nuovi incontri. Tanto meno è aprire un nuovo locale. E’ la vera opera del riempire e sottomettere! E’ l’opera del respingere le spine e i cardi della tirannia del peccato, dell’annullare tutti gli atti malvagi di Satana. E’ l’opera che estende l’Eden per cui eravamo stati creati, che il primo Adamo perse e che l’Ultimo Adamo ha garantito. Ciò è come è sempre stato nel Regno di Dio.

Vediamo questo nel fatto che prima della sua morte e resurrezione, Gesù assicurò i suoi discepoli della sua determinazione a costruire la sua chiesa (Matteo 16:18). E’ chiaro fin dall’inizio che lo strumento del compimento del Grande Mandato era la presentazione della Buona Notizia di Gesù, tramite un’ampia varietà di mezzi. Quindi, la storia della chiesa è inevitabilmente la storia della semina, della germinazione e della crescita di gruppi di Cristiani che adorano, imparano e testimoniano insieme.

GINEVRA

Se studiamo la storia della chiesa abbastanza a lungo, potremmo imbatterci in un inglese di nome John Bale[1495-1563] che trovò la sua soluzione a Ginevra come rifugiato, a causa del subbuglio spirituale che si stava verificando in Europa durante la metà del XVI secolo. Questo è ciò che egli trovò [nella Ginevra di Calvino]: - Ginevra mi sembra il meraviglioso miracolo del mondo intero. Perché così tanti giungono qui, per così dire, come a un rifugio sicuro. Non è splendido che Spagnoli, Italiani, Scozzesi, Inglesi, Francesi, Tedeschi, discordanti negli atteggiamenti, nel linguaggio, nei costumi vivano così amorevolmente e fraternamente, dimorando insieme come … una congregazione cristiana?

Questa è una comunità cristiana che impatta! Tanto è vero che nel 1555 c’erano appena cinque comunità clandestine in Francia. Entro il 1559 il numero balzò a più di cento chiese. Entro il 1562 si stimò vi fossero più di 2000 chiese con approssimativamente tre milioni di praticanti.

ETERNITA’ CHE “VIENE”

E’ difficile cercare di misurare la profondità dello straordinario successo di tali missionari sostenuti da Ginevra, ma poiché lo scopo di Dio è sempre stato quello di avere un popolo per Se Stesso – che Lui rivela alla sua gloria e mostra attraverso la sua gloria – allora la moltiplicazione di chiese è l’inevitabile, necessario esito e la diretta conseguenza di tale scopo. E quando avanziamo veloci agli ultimi due capitoli di Apocalisse, ciò che osserviamo non è che la chiesa è qualcosa di irrilevante o di accidentale. In effetti, nei propositi di Dio e nell’economia del Regno, la chiesa è la sposa meravigliosamente abbellita di Cristo, essa è il “fine della storia”.

Così fondare chiese locali con una missione globale è la nobile impresa a cui noi tutti siamo invitati a prender parte. Possiamo immaginarlo? Ogni uomo, ogni donna e ogni chiesa, armati con la promessa di Gesù di edificare la sua chiesa, estendere il suo Regno e garantire che “la conoscenza della gloria del Signore” realmente “riempie la terra come le acque coprono il mare”.


Steve Timmis è co-fondatore di “The Crowded House” (La Casa Affollata), un gruppo internazionale di reti che fondano chiese. E’ inoltre Direttore Esecutivo di Acts 29 e co-autore del testo “Total Church”(disponibile in italiano: Tim Chester e Steve Timmis “Chiesa totale: intorno al vangelo e alla comunità”- Chieti, GBU-2014).

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