E’ un peccato scommettere su eventi sportivi?
Colloquio con John Piper
Fondatore e insegnante, desiringGod.org
Trascrizione dall’audio
Le scommesse sportive sono un’industria che negli USA vale miliardi di dollari. Un giovane ascoltatore del podcast che vuole restare anonimo, ci ha scritto per fare una domanda specifica sulle scommesse sportive.
“Ciao Pastore John, grazie per il podcast! Sono un grande appassionato di sport, e per hobby mi diletto a giocare a Fantacalcio. Ho cominciato a giocare gratis per una stagione con una lega online, ma di recente ho iniziato a giocare ogni giorno su sport virtuali, una specie di scommesse che prevede il versamento di una quota d’iscrizione. Le mie puntate sono di modesta entità (dai 20 ai 50 dollari a settimana). Non ho trovato molte risorse cristiane su questo tema. Le scommesse sportive online di modesta entità sono un peccato?”
Peccare con i soldi
Sì, penso che le scommesse online in generale siano un peccato — sia con cifre modeste che considerevoli. Ci sono almeno sette motivi per cui ritengo lo siano, e incoraggio questo giovane a rifletterci sopra per riconsiderare il modo in cui passa il suo tempo e spende i suoi soldi come credente.
E’ l’effetto complessivo di queste sette osservazioni che mi porta a dire che ciò che sta facendo è peccaminoso. Ma ovviamente sarà lui a dover giudicare secondo le Scritture e la sua coscienza.
Non sono le mie parole a dire se qualcosa è peccaminoso. Le parole di Dio stabiliscono se qualcosa è peccaminoso. Queste sono le ragioni perché vorrei che lui riconsiderasse le sue abitudini e dedicasse la sua vita a qualcosa di molto più importante e usasse i suoi soldi in modo diverso.
Una vita sola da vivere
Vorrei ricordare al nostro giovane amico che ha solo una vita da vivere su questa terra per la gloria di Cristo. Poi c’è l’eternità. Non si può più tornare indietro.
Ogni giorno o è investito bene o è perso per sempre. Ogni nostro respiro, ogni minuto che viviamo, è un dono che Dio ci ha affidato, che Dio dice va vissuto per la sua gloria, per magnificare suo Figlio.
Giochi innocenti possono essere utili. Possono aiutare la mente a ritemprarsi. Possono servire ad addolcire le relazioni, specialmente con i bambini. Possono essere un modo per gustare il cielo e la comunione. Ma in se stessi — in un mondo decaduto, bisognoso, misero, triste, moribondo, ostinato come il nostro— hanno ben poco significato.
Il nostro amico si definisce un appassionato di sport. Dice di amare molto il Fantacalcio. Parla di diverse piattaforme di gioco. Dice di giocarci dei soldi. Ritengo che tutto questo tempo, tutte queste energie, tutti questi soldi mostrino una sproporzione nella sua vita. Mi sembra un terribile spreco della vita che Dio gli ha dato.
Attirato da un’illusione
Ritengo che nella misura in cui una persona è assorbita in un mondo illusorio, in quella misura deve rendere conto di come il suo vivere in un mondo irreale sta aumentando il suo impatto sul mondo reale per il bene delle persone e per la gloria di Dio.
Penso che il nostro amico dovrebbe riflettere sul fatto che la Bibbia faccia riferimento alla seduzione del peccato (Ebrei 3:13). Questa cosa dovrebbe far scattare un campanello d’allarme nella sua mente perché la seduzione sostanzialmente crea la percezione secondo cui quello che è illusorio appare più desiderabile di ciò che è reale.
Chiederei questo al nostro amico: “Sei alla ricerca di brividi investendo il tuo tempo, le tue emozioni, e i tuoi soldi in un mondo irreale anziché nella realtà? Non è forse questo di per sé un problema?”.
Cinquanta dollari a settimana
Mi sembra che ci siano abbastanza elementi per ritenere che il nostro giovane amico sia già avvolto da una nebbia molto fitta. Quando dice che depositare 50 dollari a settimana significa scommettere in modo moderato, ha perso ogni contatto con la realtà. Scommettere in questo modo non è per nulla scommettere in modo moderato.
Cinque centesimi potrebbe essere una cifra moderata. E’ una cosa seria. Quando parliamo di 50 dollari a settimana, fanno 200 dollari al mese e 2.400 dollari l’anno.
Metà della popolazione mondiale vive con due dollari e mezzo al giorno, che sono 17,50 dollari a settimana, che è meno di quello che sta scommettendo. Il nostro amico sta gettando al vento fino a 50 dollari a settimana, e lo chiama scommettere con moderazione. Sembra quindi evidente che ha perso il contatto con la realtà, e mi sento di supplicarlo: “Svegliati, amico. Svegliati”.
Cadere in trappola
E’ molto difficile credere che scommettere da 20 a 50 dollari a settimana sia una cosa che si fa solo per aggiungere un po’ di brivido al passatempo. Sarebbe una cosa già piuttosto grave, ma a dire il vero, sono pressoché certo che tra i suoi motivi c’è il desiderio di poter vincere guadagnando così altri soldi.
Il desiderio di avere più soldi mettendo a rischio i soldi di altre persone e senza svolgere alcun lavoro necessario e salutare è di certo un segno che c’è almeno un desiderio iniziale di diventare ricco, che secondo la Bibbia è un desiderio suicida.
Leggiamo 1 Timoteo 6:9-10: “Quelli che vogliono arricchire cadono vittime di tentazioni” — proprio quello che sta succedendo — “di inganni e di molti desideri insensati e funesti, che affondano gli uomini nella rovina e nella perdizione. Infatti l’amore del denaro è radice di ogni specie di mali; e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si sono procurati molti dolori”.
Appropriazione indebita
Il nostro giovane amico dovrebbe fermarsi un attimo e ricordare che nemmeno uno dei suoi dollari appartiene a lui. Sono tutti di Dio. 1 Cronache 29:14 dice: “Tutto viene da te; e noi ti abbiamo dato quello che dalla tua mano abbiamo ricevuto”.
Direi senza mezzi termini, in modo diretto e con sicurezza che non hai nessun diritto di rischiare i soldi di Dio in questo modo. Gli amministratori non scommettono con i soldi del loro padrone. Punto.
Gli amministratori fedeli non possono giocarsi i fondi a loro affidati. Nella parabola dei talenti, Gesù dice che egli ci chiederà conto di come abbiamo utilizzato le risorse che appartengono a lui (Matteo 25:14-30). Scommettere con i soldi di Dio su sciocchezze in questo modo è una specie di appropriazione indebita.
Malattia sociale
Le scommesse sono un grande malessere sociale nella nostra cultura. Portano milioni e milioni di persone alla rovina, soprattutto i poveri. Succhiano soldi ai poveri più di ogni altra cosa. Le persone che meno possono permettersi di scommettere sono quelle che subiscono i danni maggiori.
Non credo che i cristiani dovrebbero partecipare a nessun tipo di lotterie, casinò, o scommesse online. E’ tutto un sistema che crea devastazione a milioni di persone e che non ha nessuna giustificazione biblica.
Investimenti migliori
Infine, e questo si ricollega con la terza cosa che ha detto, c’è un modo di gran lunga migliore in cui il nostro amico può trovare gioia in come usa i suoi 50 dollari settimanali. L’argomentazione più terra-terra sarebbe questa: se all’età di 25 anni metti 50 dollari a settimana in un fondo azionario solido, senza quasi nessun rischio, avrai in banca 237.000 dollari a 50 anni, il valore cioè di una casa di proprietà con la cifra che stai rischiando ogni settimana col gioco.
Ma c’è un’argomentazione migliore. I figli di questo mondo sono più avveduti dei figli della luce (Luca 16:8). Ma dato che il nostro amico sembra poter disporre di così tanti soldi, un’argomentazione probabilmente ancora migliore di questa sarebbe quella di trovare buone opere da fare per le persone, opere che rendono felice chi le fa e aiutano il prossimo. Cerca un modo creativo per usare bene tutti quei soldi. Immagina di investire 50 dollari a settimana (200 al mese) per la causa della giustizia, per la diffusione del vangelo e per alleviare la sofferenza.
Mamma mia, quanto più divertente sarebbe. Amico, credimi, c’è più gioia nel dare che nel ricevere (o nel rischiare). C’è più gioia nell’investire in modo creativo nella gioia eterna di altre persone che nel giocare con i soldi di Dio nel mondo immaginario del Fantacalcio.
John Piper (@JohnPiper) è il fondatore e insegnante di desiringGod.org e rettore del Bethlehem College & Seminary. Per 33 anni è stato pastore della Bethlehem Baptist Church di Minneapolis, Minnesota. Ha scritto più di 50 libri, incluso “Desiderare Dio. Meditazioni di un edonista cristiano”, e il recente Expository Exultation: Christian Preaching as Worship.
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