Dieci cose che dovresti sapere sul Pentateuco
1. Il Pentateuco è il primo atto della grande storia della Bibbia.
Proprio come perdere i primi quindici minuti di un film pregiudicherà la nostra capacità di apprezzare appieno la sua trama, così la mancanza di familiarità con il Pentateuco può compromettere la nostra capacità di apprezzare appieno la storia generale della Bibbia. Questo implica anche che man mano che si va più a fondo in Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio, una comprensione in bianco e nero del messaggio della Bibbia lascerà sempre più posto a una visione del Vangelo dai colori brillanti. Questi libri fondativi rappresentano la porta di ingresso nella storia biblica che continua nell’Antico e nel Nuovo Testamento e che si conclude gloriosamente nel libro dell’Apocalisse.
2. Il Pentateuco è “Il libro di Mosè”.
In Marco 14:26, Gesù parla del Pentateuco chiamandolo “il libro di Mosè”, e diversi brani dell’Antico Testamento fanno lo stesso—vedi Esdra 6:18; Neemia 13:1; 2 Cronache 25:4; 2 Cronache 35:12 (vedi anche il titolo “Mosè” per indicare questi libri in Luca 16:31 e 24:27). Da un lato, questo titolo individua in Mosè l’autore di questi libri. Quale profeta più grande dell’Antico Testamento (vedi Deuteronomio 34:10-12), Mosè conferiva uno solido fondamento di autorità al Pentateuco. Si noti anche che la parola “libro” in questi brani è al singolare. Benché il Pentateuco contenga cinque libri e ciascuno di essi sia completo in sé, ogni libro costituisce una parte del più ampio “libro di Mosè”. Ciò significa che essi vanno letti insieme, come un unico “libro”.
3. Il Pentateuco è “Il libro della Redenzione”.
La Bibbia—dalla Genesi all’Apocalisse—racconta la storia di un Dio che ha creato il mondo con l’umanità come culmine e coronamento della creazione, di persone che hanno scelto di ribellarsi al loro Creatore e di un Dio che ha risposto con la promessa di salvare la sua creazione. Dato che le storie della creazione e della caduta nel peccato sono raccontate nei primi tre capitoli di Genesi, possiamo affermare che il resto della Bibbia—da Genesi 3:15 fino alla fine dell’Apocalisse—racconta la storia di come Dio ha salvato dei peccatori ribelli. Il termine tecnico per indicare questa salvezza è redenzione. Se il significato comune di redenzione nel mondo antico era quello di soccorrere una persona da una condizione di impotenza, ha senso che anche gli autori biblici abbiano usato questo termine per descrivere il modo in cui Dio agisce a favore del suo popolo. Il Pentateuco è il primo atto del dramma biblico della redenzione.
4. Il Pentateuco descrive la creazione come il teatro della redenzione.
Perché il Pentateuco inizia con il racconto della creazione? Nel Pentateuco incontriamo un Dio che ha chiamato un popolo per sé, che ha fatto delle promesse e che ha suggellato queste promesse con dei patti. Nell’imbattersi nelle prime pagine della Genesi, i suoi primi lettori sarebbero stati colpiti: il loro Dio—il Dio delle grandi e magnifiche promesse del patto—era anche il Dio della creazione. Questo significava che niente nell’universo avrebbe potuto impedirgli di essere fedele alle sue promesse, perché niente nell’universo era al di fuori del suo controllo. Dal momento che il Dio dei patti è pure il Dio della creazione, tutto il creato è il teatro della redenzione, e pertanto le promesse di Dio sono certe.
5. Il Pentateuco descrive i primi patti che YHWH fece con il suo popolo.
Mentre la storia più ampia della Bibbia è certamente la storia della redenzione divina, i sei patti tra YHWH e il suo popolo rappresentano i punti culminanti della storia più ampia. (Nota: “YHWH” è il nome di Dio nell’Antico Testamento. Si pronuncia “Yahweh” e spesso viene scritto “YHWH”). Questi patti fanno proseguire la storia della redenzione perché essi formalizzano l’impegno di YHWH, ne precisano i termini e garantiscono un esito glorioso. Il Pentateuco riporta quattro di questi patti: il patto della creazione (Genesi 1:26:30; 2:15-25), il patto di YHWH con Noè (Genesi 6:9-9:17), il patto di YHWH con Abramo (Genesi 15:1-21) e il patto di YHWH con Mosè/Israele (Esodo 19-24)—gli altri riguardano il patto di YHWH con Davide (2 Samuele 7:4-17) e il nuovo patto (Geremia 31:31-34; Ezechiele 36:26-28). Senza il Pentateuco, non potremmo comprendere due terzi dei patti che YHWH ha fatto con il suo popolo.
6. Il Pentateuco documenta il più grande atto di redenzione dell’Antico Testamento.
Quando YHWH fece uscire Israele dall’Egitto (evento noto come “esodo” nella Bibbia) egli compì il più grande atto di redenzione di tutto l’Antico Testamento. Ha senso, quindi, che secoli dopo, quando il popolo di Dio si trovò di nuovo in circostanze disperate, i profeti prefigurarono la sua liberazione futura come un secondo esodo. Più tardi ancora, gli autori del Nuovo Testamento e Gesù stesso descrissero la sua opera di redenzione come il compimento finale del secondo esodo che i profeti avevano promesso. Alla luce di queste cose, possiamo concludere che per comprendere il messaggio della Bibbia, dobbiamo comprendere l’esodo di Israele dalla schiavitù d’Egitto.
7. Il Pentateuco insegnava ad Israele come vivere da popolo redento da YHWH.
Quando i cristiani pensano alle leggi (o istruzioni) del Pentateuco (ad es. Esodo 20), quello che spesso viene in mente è un codice legalistico che si pone in contrasto con la grazia offerta ai credenti in Gesù nel nuovo patto. Tuttavia, se guardiamo a queste leggi nel loro contesto, scopriamo che le cose non stanno così. Per coloro che vissero al tempo dell’Antico Testamento, le richieste della legge giunsero in un contesto di grazia. Per esempio, si noti il modo in cui iniziano i Dieci Comandamenti: “Allora Dio pronunciò tutte queste parole: «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù’” (Esodo 20:1-2). Il modello è chiaro: le parole che seguono non riguardavano come ottenere il favore di YHWH; esse furono date al popolo che YHWH aveva appena redento dalla schiavitù in Egitto per insegnavare loro come vivere. Il loro messaggio può essere riassunto in questo modo: “ora che siete il popolo redento di YHWH, dovete vivere in questo modo”.
8. Il Pentateuco contiene molti ordinamenti di grazia per i redenti.
Il racconto della costruzione del tabernacolo e le istruzioni sul sacerdozio contenute nella seconda metà di Esodo, insieme all’attuazione del sacerdozio e del sistema sacrificale nel libro del Levitico, erano stati tutti dati come ordinamenti preziosi per coloro che YHWH aveva redento dalla schiavitù in Egitto. Benché questi simboli non siano in uso oggi—perché Gesù li ha adempiuti—se vogliamo comprendere meglio la persona e l’opera di Gesù dobbiamo innanzitutto capire l’insegnamento del Pentateuco su di essi.
9. Il Pentateuco è la lente principale attraverso la quale comprendere il resto dell’Antico Testamento.
Proprio come chi indossa le lenti correttive vede il mondo con maggiore chiarezza, così chi legge l’Antico Testamento lo deve leggere attraverso le lenti di Deuteronomio 28 e 30:1–10. Guardando in avanti nella parola di Dio, le benedizioni per l’osservanza del patto in Deuteronomio 28:1-14 spiegano il futuro possesso della terra promessa con il tempio quale luogo centrale di adorazione per il popolo di Dio. Le maledizioni in caso di inosservanza del patto contenute in Deuteronomio 28:15-68 spiegano la successiva divisione del popolo di Dio nei regni di Giuda e Israele, le guerre che avrebbero affrontato, la sconfitta e la cacciata dalla terra promessa che ciascuna di queste due nazioni avrebbero subito. Infine, l’insegnamento sul ristabilimento a seguito del ravvedimento in Deuteronomio 30:1-10 spiega perché il popolo di Israele, benché in esilio sotto la maledizione di YHWH, potesse ancora avvicinarsi a YHWH per chiedere di essere liberato; questo spiega anche il successivo ritorno alla terra promessa e la costruzione del secondo tempio.
10. Il Pentateuco ci addita Cristo e l’evangelo.
Poiché il Pentateuco racconta il primo atto della grande storia della Bibbia, esso è incompleto da solo. Il Pentateuco contiene temi che trovano il loro compimento finale in Cristo: Gesù è il profeta più grande di Mosè, egli è la Parola mediante la quale il mondo è stato creato, egli è la progenie della donna che ha schiacciato il capo del serpente (cf. Genesi 3:15), e la sua morte e risurrezione hanno compiuto l’esodo finale (cf. Luca 9:30). Gesù è anche il compimento del tabernacolo, egli è il grande sommo sacerdote, e sulla croce egli ha offerto il sacrificio supremo che ha acquistato la salvezza per tutti coloro che avrebbero creduto—dai tempi dell’Antico Testamento, ai tempi del Nuovo Testamento, fino ad oggi. Il Pentateuco è il primo atto della storia più grande mai raccontata, ma non si può leggere il Pentateuco senza essere indirizzati al resto di questa storia gloriosa, specialmente nel suo punto culminante, il Signore Gesù.
Ian J. Vaillancourt (PhD, University of St. Michael’s College) è professore associato di Antico Testamento ed Ebreo presso l’Heritage Theological Seminary. È l’autore di The Multifaceted Saviour del Salmo 110 e 118: A Canonical Exegesis (2020 RBY Scott Award winner). Lui e sua moglie, Natalie, hanno due figli e sono membri della West Highland Baptist Church a Hamilton, Ontario.
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