Come Neemia aiuta chi è scoraggiato

Qualche anno fa, il mio defunto marito perse il suo lavoro, poi io mi ammalai. Dovetti sostenere finanziariamente la nostra famiglia per qualche tempo. Mentre ero scoraggiata, ripensai alle parole di Pietro: “Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna” (Giovanni 6:68). Così rimasi nella Parola, e il Signore fu fedele a insegnarmi nel mezzo del dubbio e dello scoraggiamento, anche in modi inaspettati.

Il libro storico di Neemia potrebbe non sembrare il posto a cui rivolgersi per essere incoraggiati. Esso descrive gli sforzi compiuti da Neemia per ricostruire le mura di Gerusalemme che erano state distrutte, e il capitolo 6 contiene la descrizione dei molteplici sforzi compiuti dai nemici di Neemia per scoraggiarlo. Tuttavia, egli guida gli israeliti ritornati dall’esilio a portare a termine il progetto di ricostruzione delle mura nonostante questa pesante opposizione.

Cosa possiamo imparare dalla risposta di Neemia allo scoraggiamento causato dai suoi nemici?

Conoscere la verità

I nemici di Neemia tentarono di fiaccare la sua determinazione a ricostruire le mura con ogni tipo di espediente. Essi cercarono di indurlo a lasciare il lavoro e, più tardi, a peccare. Essi lo tormentarono e mentirono sul suo conto. Essi minacciarono la sua vita e la sua reputazione.

Allo stesso modo, Satana vuole fermare la nostra crescita spirituale. Egli usa le circostanze difficili (Luca 13:16), la diffamazione (Apocalisse 12:9-10), le bugie (Giovanni 8:44) e le tentazioni (2 Corinzi 11:3) per interrompere il nostro percorso spirituale, per indurci a concentrarci su noi stessi.

I nemici di Neemia non riuscirono nei loro intenti malvagi, in parte perché egli conosceva la verità. Egli riconobbe i loro stratagemmi. Essi chiesero quattro volte di incontrarlo. Quando si dice ostinazione malvagia! Ma Neemia sapeva che intendevano fargli del male e volevano impedirgli di guidare la ricostruzione delle mura. Essi ingaggiarono persino un falso profeta che consigliò a Neemia di entrare nel tempio per evitare di essere assassinato, facendolo così peccare.

Anche noi dobbiamo ricordare la verità su Satana, essere “sobri” e “vegliare” sulle sue macchinazioni, resistendo ai suoi tentativi di “divorarci” e ostacolare il nostro progresso nella fede (1 Pietro 5:8-9).

Dire la verità 

Neemia non solo conosceva la verità sulle iniziative dei suoi nemici ma rispose alla bugia di Samballat, il quale insinuò che Neemia volesse proclamarsi Re di Giuda. Neemia considerò questo come l’ennesimo tentativo di impaurire i riparatori della mura, perciò rispose alla bugia dicendo: “Le cose non stanno come tu dici, ma sei tu che le inventi” (Neemia 6:8).

Neemia disse la verità ai suoi nemici. Anch’io ho bisogno di dire la verità quando Satana cerca di scoraggiarmi riguardo le mie mancanze come moglie, madre e lavoratrice. Dichiaro a me stessa la verità: Gesù è in controllo dei miei progressi spirituali, un giorno egli porterà a compimento la sua opera, ed egli mi ama profondamente, nonostante i miei fallimenti. Gesù è morto per perdonare il mio peccato e vive per liberarmi da esso.

Quando nella nostra vita spirituale siamo scoraggiati, dobbiamo capire la verità sul nostro Nemico e dire la verità sul nostro Amico.

Fare affidamento su Dio

Quando Neemia andò dal Re Artaserse per chiedergli il permesso di ricostruire le mura, “fu colto da grande paura” (2:2). Prima di chiedere al re questo favore, Neemia pregò “il Dio del cielo” (2:4). Dio rispose alla preghiera di Neemia, ed egli fu incoraggiato.

Da quel momento in poi, Neemia si affidò a Dio attraverso la preghiera. Le sue preghiere sono registrate più volte nel libro, tra cui quella nel capitolo 6: “Ma ora, o Dio, fortificami!” (v. 9). È facile scoraggiarsi quando ci affidiamo alle nostre forze e falliamo. Ma come Neemia scoprì, quando preghiamo per chiedere a Dio la guida, la forza e la conoscenza, egli ci dà l’aiuto necessario per perseverare nell’opera che egli ci ha affidato.

Mettersi all’opera

Gli israeliti ritornati dall’esilio continuarono a ricostruire le mura nonostante l'opposizione e lo scoraggiamento, e quando arriviamo al capitolo 6 vediamo che rimanevano da mettere i battenti alle porte della città. L’opposizione riprese, ma Neemia e la gente che egli dirigeva finirono lo stesso le mura. Si misero all’opera.

Quando sono scoraggiata, l’ultima cosa che voglio fare è investire nelle discipline spirituali come la comunione fraterna e l’adorazione. Preferisco sedermi su una sedia e piangermi addosso. Ma il modo per uscire dallo scoraggiamento è prendere il telefono e chiamare un fratello o una sorella in Cristo di cui ti fidi e che sa incoraggiarti o partecipare a un culto di adorazione in cui ci viene ricordata la verità della croce e veniamo rassicurati dell’amore di Dio. Dobbiamo andare avanti e metterci all’opera come fece Neemia, che ne abbiamo voglia o no.

Neemia avrebbe potuto cedere allo scoraggiamento, e anche noi potremmo farlo, ma non ce n’è bisogno. Come Neemia, possiamo conoscere la verità sul nostro Nemico e sul nostro Dio, fare affidamento sulla potenza di Dio attraverso la preghiera e continuare a portare avanti il buon piano che Dio ci ha affidato.

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Lorraine Potter Zechmann (MBA, The Wharton School, University of Pennsylvania) ha trascorso gran parte della sua carriera lavorativa nel marketing con esperienze come professoressa, consulente, e, più recentemente, presidente e CEO di Stonecroft Ministries (un'iniziativa evangelistica per le donne). È l’autrice di Rest (uno studio biblico per chi è alla ricerca di Dio) e di tanto in tanto scrive sul suo blog holidaylonging.wordpress.com. Lorraine e suo marito, Bill, hanno sei figli, sei nipoti e due cani. Vivono in Kansas e Nebraska e fanno parte della New Song Church a Gretna, Nebraska.

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