Come i Salmi ci insegnano a cantare

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Cantate al SIGNORE un cantico nuovo,

cantate al SIGNORE, abitanti di tutta la terra!

Cantate al SIGNORE, benedite il suo nome,

annunciate di giorno in giorno la sua salvezza!

Proclamate la sua gloria fra le nazioni

e i suoi prodigi fra tutti i popoli!

Perché il SIGNORE è grande e degno di sovrana lode;

egli è tremendo sopra tutti gli dèi.

Poiché tutti gli dèi delle nazioni sono idoli vani;

il SIGNORE, invece, ha fatto i cieli.

Splendore e maestà sono davanti a lui,

forza e bellezza stanno nel suo santuario.

Date al SIGNORE, o famiglie dei popoli,

date al SIGNORE gloria e forza.

Date al SIGNORE la gloria dovuta al suo nome,

portategli offerte e venite nei suoi cortili.

Prostratevi davanti al SIGNORE vestiti di sacri ornamenti,

tremate davanti a lui, abitanti di tutta la terra!

Dite fra i popoli: «Il SIGNORE regna»;

il mondo quindi è saldo e non potrà vacillare;

il SIGNORE giudicherà le nazioni con rettitudine.

Gioiscano i cieli ed esulti la terra;

risuoni il mare e quanto contiene;

esultino i campi e quanto è in essi;

tutti gli alberi delle foreste emettano gridi di gioia

in presenza del SIGNORE; poich'egli viene,

viene a giudicare la terra.

Egli giudicherà il mondo con giustizia,

e i popoli con verità.— Salmo 96

La Buona Notizia che proclamiamo

Il popolo di Dio è sempre stato un popolo che canta. Ci deve essere una manifestazione concreta della nostra testimonianza della sua grazia, qualcosa di visibile non solo dalle nostre vite ma di udibile dalle nostre voci. I Salmi ci insegnano perché cantare è importante, ci mostrano cosa cantare e che ogni canto è come un diamante che rivela le molte sfaccettature del carattere di Dio. L’adorazione è una risposta alla rivelazione di Dio, ed egli si è rivelato a noi in modi diversi. Nel Salmo 96, egli è il Creatore, il Re e il Giudice. Quest’ultima caratteristica è la cadenza centrale del Salmo dal momento che siamo chiamati a rallegrarci nel regno perfetto di Dio, il Giudice del cielo e della terra.

Il mondo sta avanzando verso un tempo di giudizio che porterà gioia o terrore, sollievo o tormento, a seconda della condizione dei nostri cuori. Il giudizio potrebbe non essere qualcosa che siamo pronti a celebrare nell’adorazione, ma è un attributo che il salmista Davide non esita a esaltare. Non possiamo comprendere l’amore e la grazia di Dio senza comprendere la sua giustizia. Una volta che siamo sicuri nella sua grazia, siamo liberi di gioire nella sua giustizia.

In Apocalisse, Giovanni piange quando sembra che nessuno sia degno di aprire il libro del giudizio. Uno degli anziani rispose: “Non piangere; ecco, il leone della tribù di Giuda . . . ha vinto per aprire il libro” (Apocalisse 5:5). La visione di Giovanni è un’illustrazione di come soltanto Cristo è degno, perché soltanto lui è in grado di portare la giustizia finale sulla terra; è il suo sacrificio a compiere la riconciliazione tra noi e Dio.

Tutti quelli che hanno creduto in Cristo sono stati rivestiti della sua giustizia. Essi non vanno più incontro alla condanna. Ogni lacrima dovuta all’ingiustizia e ogni ferita causata dall’afflizione trova guarigione e speranza in lui. Questa è un’incredibile rivelazione di grazia che spinge i nostri cuori all’adorazione. Questa è la buona notizia che dobbiamo cantare davanti alle nazioni in cui le persone sono legate da tante catene fisiche e spirituali. Il giudizio appartiene al Signore, ed egli metterà a posto le cose. Noi non riponiamo la nostra speranza in altre cose per “aggiustare” il mondo, né ci disperiamo per la condizione attuale del mondo, perché sappiamo che quando egli viene, “egli viene a giudicare la terra” (Salmo 96:13).

Stai cantando parole che portano la consolazione e la sfida della giustizia di Dio e della sua grazia al tuo cuore e a chi ti circonda? Stai scegliendo ogni giorno, per grazia, di vivere nella gioia e nella prontezza che il suo ritorno ispira, unendoti ai mari, ai campi e alle foreste nel desiderare l’armonia perfetta di Dio e la restaurazione della sua creazione?


Kristyn Getty è una cantautrice pluri-premiata. La sua voce è sinonimo di inni avendo fondato, insieme al marito Keith, la Getty Music Organization, che aiuta le persone a imparare la Bibbia attraverso inni da portare con sé per la vita. Kristyn si esibisce in concerti annuali al Carnegie Hall, al Kennedy Center e al Grand Ole Opry, dove conduce la conferenza Sing! —basata sul suo omonimo libro. Ha una passione particolare per aiutare bambini e famiglie a imparare la fede attraverso il canto. Kristyn e Keith sono originari dell’Irlanda del Nord e attualmente vivono a Nashville, Tennessee, con i loro quattro figli.

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