Combatti il peccato, e trova riposo

Concludiamo la settimana con una domanda di un ascoltatore che si chiama Bob. “Pastore John, ho difficoltà a capire quello che la Bibbia insegna sulla grazia e su come dovrei vivere alla luce di questo dono meraviglioso. Mi è stato insegnato di mettere a morte il peccato, o il peccato ucciderà me. Ma mi è stato anche insegnato a riposarmi, perché la grazia di Dio, per mezzo dello Spirito Santo si prende pienamente cura di noi. Sono un po’ confuso da questa cosa, e mi sembra un po’ pericolosa perché potrei vivere comodamente nel mio peccato! So che non dobbiamo peccare affinché la grazia abbondi, ma come dovremmo vivere allora? Qual è la visione biblica della grazia nella nostra santificazione?”

Ci sono alcune cose nella Bibbia che fanno girare un po’ la testa, e una delle chiamate di chi la insegna nonché una delle speranze che ho per questo podcast è di fare in modo che a chi ci ascolta non giri più la testa.

La prima cosa che penso di dover fare è chiarire quella che potrebbe essere una piccola distorsione del significato della grazia di Dio nel modo in cui la domanda è stata posta. Bob contrappone l’opera di mettere a morte il peccato a una specie di rilassamento. Contrappone l’opera di mettere a morte il peccato con una specie di rilassamento che sembra voglia dire che la grazia è quello che stai godendo quando ti riposi, ma qualcos’altro è in azione quando stai operando o lottando. Egli dice: Ma mi è stato anche insegnato a riposarmi. La grazia di Dio per mezzo dello Spirito Santo si prende cura di noi. Beh, sì, e molte persone la pensano così.

Il problema è che, nel Nuovo Testamento, la grazia non è solo il dono del riposo, ma è anche la potenza di Dio che ci permette di lottare per la santità e impegnarci a cercare la santificazione. Per esempio, 1 Corinzi 15:10: “Per la grazia di Dio io sono quello che sono; e la grazia sua verso di me non è stata vana; anzi, ho faticato più di tutti loro; non io però, ma la grazia di Dio che è con me”. La prima cosa che voglio dire a Bob è: Non formulare la domanda in quel modo. Non dire che la Bibbia qualche volta ci insegna a lottare e qualche volta ci insegna a rilassarci nella grazia. Chiedi piuttosto: Pastore John, in che modo mettiamo insieme le esortazioni bibliche a lottare, agire e combattere per grazia con le esortazioni bibliche di riposare e di essere soddisfatti nella grazia? Questa è la cosa che fa veramente girare la testa a chiunque legga attentamente la Bibbia.

Il Nuovo Testamento dice cose come questa (e lui lo sa, le sta citando) in Ebrei 12:14: “Impegnatevi a cercare . . . la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore”. Romani 8:13: “Mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo”. E Luca 13:24: “Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché vi dico che molti cercheranno di entrare e non potranno”. Qui in Luca 13:24, in queste parole di Gesù, c’è un indizio. Perlomeno, indicano un indizio di come persone giustificate per sola fede, che credono di essere al sicuro in Cristo e che andranno in cielo per grazia di Dio, entrano per la porta stretta. In che modo si sforzano?

Il motivo per cui dico che è un indizio è perché in Matteo 7:13–14 c’è un brano parallelo, che dice così: “Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano”. Verrebbe da pensare che la vita cristiana sia solo difficoltà, angustie, fatica, lotte. Sì.

Tuttavia, quattro capitoli dopo in Matteo (e Matteo ci aiuta molto qui) troviamo lo stesso Gesù che sta parlando nello stesso linguaggio. Matteo 11:28–30: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo, e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre”. Puoi già sentire il gioco alleggerirsi, vero? Versetto 30: “Poiché il mio giogo è dolce, e il mio carico è leggero”. In Matteo 7:14 “angusta [è] la via che conduce alla vita” e in Matteo 11:30 il giogo di Gesù è “dolce” e “leggero”. Capisco quindi perché al nostro ascoltatore giri la testa. Gira anche a me.

Una delle domande più importanti nella vita è capire come queste due cose stanno insieme. E potrebbe volerti tutta la vita per viverlo, per non dire imparalo. Ecco come suggerisco di mettere queste due cose insieme. Puoi rifletterci a fondo per conto tuo. Il combattimento, le lotte, la via angusta, la porta stretta, gli sforzi, la guerra non è lottare per avere Cristo o ottenere la salvezza. E’ una lotta precisamente per riposare. So che sembra una contraddizione, ma pensala così: Quando Gesù ci chiama ad andare a lui e a riposare, intende riposare in lui, trovare il riposo della tua anima in lui. Dobbiamo trovare il nostro riposo in Gesù. O, per usare parole diverse (ed è importante usare queste parole) trovare in Gesù il nostro appagamento. Trova in Gesù la tua pace. Trova in Gesù la tua soddisfazione. Questo è ciò che Gesù è per noi, e ci sta invitando ad andare a lui e a trovare in lui tutte queste cose. E quando Gesù diventa tutte queste cose per noi in grande misura, questa è la nostra vittoria sui piaceri rivali del peccato.

Perciò, è una guerra. Mettiamo a morte il peccato, e lottiamo con successo in questo, facendo di tutto per essere più felici in Gesù, per avere più riposo in Gesù, per essere più appagati e soddisfatti in Gesù che nel peccato. Dunque, tutta la lotta, tutto l’impegno, tutto il combattimento è una lotta, un impegno e un combattimento per riposare, essere contenti, soddisfatti e felici in Gesù. Questa è l’unica via del vangelo per la santificazione. Se non fai morire le tentazioni del peccato per mezzo di una soddisfazione superiore in Gesù, ma solo con la tua forza di volontà, allora sarai tu a ricevere la gloria, non Gesù. E questa non è la santificazione biblica.

1Pietro 4:11 dice che chi compie un servizio lo deve fare “mediante la forza che Dio fornisce” affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù. In che modo dunque lottiamo, ci sforziamo e combattiamo per servire Dio? Risposta: ricevendo potenza e grazia da Dio affinché Gesù sia glorificato. Questa potenza proviene dalla fede: fede nelle promesse di Dio. E l’essenza della fede nelle promesse è di essere soddisfatti nelle promesse, avere fiducia nelle promesse, riposare nelle promesse, essere contenti nelle promesse. Questa soddisfazione è il riposo di cui parla Matteo 11.

Gesù dice che è ciò difficile perché amiamo il peccato. Non ci piace riposare. Ci piace trovare la nostra soddisfazione in questo mondo e nel peccato. E Gesù dice: Fintanto che preferisci questo mondo e il peccato a me, l’unico modo che hai di immaginare la vita cristiana è quello di mettere a morte il peccato. Devi farlo morire. Ma lo scopo di mettere a morte il peccato è il riposo. E se già riposi in Gesù e se egli è per te una soddisfazione superiore a ogni peccato, non dovrai combattere: ci sei già arrivato. Ma nessuno ci è già arrivato. Perciò, in questo modo, combattiamo, e ogni giorno Dio ci dà porzioni di riposo e noi sconfiggiamo il peccato.


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John Piper (@JohnPiper) è il fondatore e insegnante di desiringGod.org e rettore del Bethlehem College & Seminary. E’ stato per 33 anni il pastore della Bethlehem Baptist Church di Minneapolis, Minnesota. Ha scritto più di 50 libri, incluso A Peculiar Glory.

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