Coltivare collaborazioni internazionali per la fondazione di chiese | Parte 2

Come

Se siamo convinti che le collaborazioni internazionali per la fondazione di chiese siano una conseguenza naturale del vangelo e che arrechino molti benefici alle nostre chiese locali e reti di chiese, saremo allora pronti a compiere dei semplici passi per sviluppare questo tipo di collaborazioni nel nostro contesto.

1. Imposta una visione del vangelo

Questo passo è fondamentale. Dobbiamo essere sostenitori convinti e convincenti di una visione globale del vangelo che scaturisce da versetti come Abacuc 2:14: “Poiché la conoscenza della gloria del Signore riempirà la terra come le acque coprono il fondo del mare”. In tutti i nostri sermoni, studi e conversazioni informali, nella nostra esegesi, esposizione e applicazione del testo biblico, dovrebbe essere presente la portata del vangelo, l’estensione e la profondità del suo messaggio, la Signoria cosmica di Gesù. La nostra gente imparerà presto ad amare questo panorama suggestivo.

2. Coltiva una relazione significativa con la guida di una chiesa in un contesto di collaborazione internazionale

Ci sono due tipi di chiese: chiese che si ricordano di essere state una chiesa in via di fondazione e chiese che se lo dimenticano. Quelle che se lo ricordano si prefiggono intenzionalmente di fondare altre chiese. Le chiese che se lo dimenticano no. La stessa cosa è vera dei discepoli che fanno discepoli, e delle guide che fanno guide. Siamo intenzionali in tutte le cose che hanno contribuito e che sono state determinanti per la nostra crescita. Dovremmo tutti essere intenzionali nel coltivare significative collaborazioni internazionali per la fondazione di chiese perché anche noi a un certo punto siamo stati il risultato di una di queste collaborazioni. Com’è giunto il vangelo nella mia nazione? Com’è giunto il vangelo da Gerusalemme alla Samaria fino alle estremità della terra? Alcune chiese hanno unito le loro forze e hanno collaborato condividendo risorse e uomini in modo intenzionale, strategico e meravigliosamente provvidenziale (si vedano il libro degli Atti e le epistole di Paolo!). La nostra famiglia di Acts 29 è un’opportunità unica che Dio ci ha donato per perseguire in modo intenzionale relazioni significative con guide di chiese nei contesti di queste collaborazioni internazionali. I nostri network organizzano conferenze, le nostre chiese sono elencate nel sito web: mettere da parte tempo e denaro per visitare chiese e guide di chiese in contesti di collaborazione internazionale per la fondazione di chiese è il secondo passo di questo processo.

3. Fai domande

Relazioni sane cominciano da un attento ascolto. Quando vai a far visita a una guida di chiesa, prepara buone domande e temi di discussione. Cerca di sapere quante più cose possibili sul contesto in cui vive, sulle dimensioni numeriche medie delle chiese, sugli ostacoli, le opportunità, la velocità di crescita delle chiese, quante chiese ci sono ogni 10.000 abitanti (in Francia i sociologi hanno calcolato che una penetrazione ideale è 1/10.000, negli USA è 1/1.000 e in Francia è 1/33.000), quali sono le denominazioni presenti e se hanno buoni rapporti tra di loro, se la nazione ha una tradizione cattolica o protestante, quanto è secolare, se il governo è di destra o di sinistra… E’ un’esperienza molto interessante, che apre gli occhi, e che permette al visitatore di cogliere la distanza culturale esistente, in modo che lui e la sua chiesa siano pienamente consapevoli della loro identità. Niente ci insegna di più sulla nostra nazione come trovarsi all’estero; niente ci insegna tanto sulla nostra identità come essere uno straniero.

4. Riferisci e genera interesse

Se le nostre chiese hanno una visione del vangelo, se abbiamo comunicato la nostra intenzione di perseguire collaborazioni internazionali e se vi abbiamo dato seguito facendo una visita; la prossima cosa da fare è riferire ciò che abbiamo visto e generare interesse. E’ impossibile viaggiare in modo attento e consapevole e non avere storie da raccontare.

5. Impegnati in forme concrete di collaborazione

Se ascoltiamo attentamente, spesso riusciremo a individuare aree di collaborazione evidenti, sostenibili, misurabili e concrete. Individuale, assegna loro un ordine di priorità e impegnati in obiettivi specifici, misurabili, raggiungibili, pertinenti e con scadenze precise.

6. Ritorna in visita e porta altri con te

Rendi la relazione con la guida spirituale e la chiesa in via di fondazione centrale, d’impatto e piacevole. Le relazioni non sono solo un mezzo; il vangelo ci insegna che esse sono una parte integrante di ciò che significa essere una famiglia globale. Passeggiare in una strada all’estero con un gruppo di persone di una chiesa locale, formare relazioni e vedere altri modi in cui Dio opera nel suo mondo è un privilegio stupendo. Estendere questo privilegio ad altri nel tuo gruppo di leader o nella tua chiesa è il prossimo passo da compiere.

7. Invia squadre a breve termine

Con il consolidarsi dei rapporti, diventerà naturale l’invio di squadre in entrambe le direzioni. Queste squadre velocizzeranno e intensificheranno il ministero dell’opera locale, e saranno un’opportunità per la formazione, la crescita e l’acquisizione di competenze di tutti i partecipanti.

8. Misurane l’impatto e fanne una relazione

Una volta che la relazione cresce, prendi del tempo per misurarne l’impatto da ambo le due parti che collaborano e fanne un resoconto ai soggetti coinvolti nelle chiese. Celebrate le vittorie e le relazioni che il Signore ha concesso per mezzo della ricerca intenzionale di collaborazioni internazionali per la fondazione di chiese. Prega poi che Gesù guidi te e la tua chiesa in altre di queste collaborazioni.


Philip Moore è sposato con Rachel. Hanno cinque figli. Nel 2006 Philip si è trasferito in Francia per essere il pastore di una chiesa nell’area di Parigi. Da allora, per grazia di Dio, la chiesa ha fondato tre chiese sorelle e ha formato una coppia per fondare una chiesa nel centro di Parigi. Attualmente è il Direttore di Acts 29 Europa.