Cinque nuove statistiche su adolescenti e social media che dovresti conoscere

Con quale frequenza tuo figlio usa i social media? Quali sono le piattaforme di social media più popolari tra gli studenti della tua chiesa?

Probabilmente molto, e probabilmente YouTube e TikTok, stando al nuovo sondaggio condotto da Pew Research Center.

L’importanza di questo sondaggio è che ci fa capire quanto i nostri ragazzi siano discepolati dalla loro relazione con i social media.

Questo sondaggio è importante anche per tutti noi, perché il modo in cui gli adolescenti usano i social media spesso influenza il modo in cui tutti usano i social media. Nella giovane vita dei social, gli adolescenti hanno sempre avuto un ruolo guida. Se una nuova app prende piede, spesso dipende dal tasso di diffusione tra i giovani utenti dei social media. I tipi di contenuti che portano a fenomeni culturali off-line sono spesso creati e promossi da adolescenti che usano i social media.

Per amare meglio gli adolescenti e guidarli nella loro crescita—siano essi i nostri figli o altri giovani affidati alle nostre cure—è bene conoscere come usano i social media e le altre tecnologie. Esaminiamo alcune statistiche che ci forniscono un quadro più chiaro di come questi media stanno plasmando gli adolescenti.

1. Il 95 per cento degli adolescenti usa YouTube e il 19 per cento lo usa “quasi sempre”.

Anche se YouTube assomiglia molto di più a un sostituto della TV che a una piattaforma tradizionale dei social media (come Facebook o Instagram), è innegabilmente un social media.

Il centro studi Pew ha riscontrato che YouTube fa la parte del leone su tutti i fronti, indipendentemente dall’età, dal genere, dalla razza, dallo status socioeconomico o altro dell’utente. Quasti tutti gli adolescenti usano YouTube, quasi uno su cinque “quasi sempre”.

Non è esagerato affermare che YouTube sia il sito internet più influente a livello mondiale, e di conseguenza il più importante. È usato da praticamente ogni adolescente negli USA, e stando all’ultima ricerca condotta nel 2021 sugli adulti americani, è usato anche dall’81 per cento di tutti gli adulti. YouTube è il re del mondo dei social, ma non è solo questo. È anche il secondo motore di ricerca al mondo, superato solo da Google, l’azienda sorella del gruppo.

2. Il 67 per cento degli adolescenti usa TikTok, rispetto al 62 per cento che usa Instagram e al 59 per cento che usa Snapchat.

Questa è forse la statistica più scioccante di tutto lo studio, fatta eccezione per la statistica che indica che il 95 per cento degli adolescenti statunitensi possiede uno smartphone (rispetto al 73 per cento nel 2014–15). Non dovremmo essere sorpresi dalla popolarità di TikTok—che al momento influenza la cultura più di qualunque altro social media —ma la cosa che potrebbe sorprendere è quanto velocemente abbia sorpassato la percentuale di utenti di due dei social media considerati capisaldi tra gli adolescenti: Instagram e Snapchat. Quando Pew condusse il suo sondaggio sei anni fa, TikTok non era stato ancora creato.

Sebbene l’uso di Instagram e Snapchat tra gli adolescenti sia cresciuto considerevolmente dal 2014–15 (10 per cento e 18 per cento rispettivamente), è significativo che TikTok stia facendo il suo debutto davanti a queste due piattaforme.

Naturalmente ci sono numerose ragioni per essere preoccupati da TikTok, dal suo algoritmo che crea dipendenza al suo legame con il governo Cinese. Ma il suo fascino è innegabile. Per uno come me la cui app di social media preferita di tutti tempi è Vine, TikTok ha riempito il vuoto di brevi video che si era venuto a creare quando Twitter chiuse Vine nel gennaio 2017. Vale inoltre la pena notare che quando Pew condusse il suo ultimo sondaggio su adolescenti e social media nel 2014–15, Vine stava solo catturando l’interesse del 24 per cento degli adolescenti statunitensi, dato che impallidisce se messo a confronto con il 67 per cento di TikTok.

3. Il 46 per cento degli adolescenti dice di usare internet “quasi costantemente”.

Sembra che gli adolescenti siano sempre online. Certo, una parte di questo tempo può essere legata a qualche obbligo lavorativo o scolastico. Ad ogni modo, altri studi hanno indicato che gli adolescenti dedicano una media di oltre sette ore al giorno all’intrattenimento su schermo; il 60 per cento circa trascorre più di quattro ore al giorno sui social media da solo.

Dato che sono sempre online, gli adolescenti sono “sempre nell’ingresso”, Derek Thompson scrive nel suo libro Creare successi. I social sono la versione moderna dell’ingresso della scuola e della mensa scolastica—uno scenario immancabile e spietato nelle sue richieste di performance sotto i riflettori delle pressioni sociali.

Gli adolescenti sono quindi schiavi della performance. Non c’è da stupirsi se il numero di studenti con problemi di ansia e depressione è sempre più elevato.

4. Il 36 per cento degli adolescenti ammette di trascorrere “troppo” tempo sui social media.

Mentre il 46 per cento degli adolescenti afferma di essere “quasi costantemente” online e un altro 48 per cento ammette di essere su internet “diverse volte al giorno”, soltanto il 36 per cento degli adolescenti dice di trascorrere “troppo” tempo sui social media.

Un'interessante statistica collegata mostra che gli adolescenti più grandi (15-17 anni), sono più disposti a dichiarare di passare troppo tempo sui social media degli adolescenti più giovani (13-14 anni). Il 42 per cento dei ragazzi più grandi pensa di trascorrere troppo tempo sui social media, mentre solo il 28 per cento dei ragazzi più giovani pensa la stessa cosa. È difficile comprenderne il motivo. Può darsi che i ragazzi più giovani trascorrano meno tempo sui social media o che i ragazzi più grandi siano più in consapevoli di quando il tempo passato sui social media è “troppo”.

5. Soltanto il 32 per cento degli adolescenti usa Facebook, rispetto al 71 per cento nel 2014–15.

Questa è la statistica che mi ha sorpreso di meno, ma è comunque significativa. Il gigante della Silicon Valley, il cui mantra “muoviti rapidamenti e rompi molte cose” lo ha portato ad assomigliare ad un elefante in una cristalleria, sta subendo una forte emorragia di giovani utenti. Naturalmente, Facebook è al corrente di questo più di chiunque altro. È per questo motivo che ha acquistato Instagram al prezzo di saldo di un miliardo di dollari nel 2012 (aveva un valore stimato in 100 miliardi di dollari nel 2018) e che ha cercato di acquisire Snapchat per 3 miliardi di dollari nel 2013 (Snapchat rifiutò l’offerta e ora vale circa 17 miliardi di dollari).

Meta, la holding che possiede Facebook, Instagram e WhatsApp, sa che i giovani utenti stanno abbandonando Facebook, la sua principale piattaforma. E corre lo stesso rischio con Instagram, apportando continue modifiche all’app per competere con TikTok, a costo di frustrare i suoi utenti.

Una forza di discepolato

I social media sono probabilmente la più grande forza di discepolato tra gli adolescenti nelle nostre case e nelle nostre chiese. Genitori e leader di chiesa si sentono comprensibilmente sopraffatti quando considerano la prospettiva di discepolare dovendo competere con l’onnipresente internet e il suo carnevale di fantasie. Che cosa puoi fare allora come genitore o leader di chiesa?

Primo, devi essere disposto a cambiare le tue abitudini. L’utente medio trascorre circa due ore e mezza al giorno sui social media—non solo gli adolescenti, tutti. Se vogliamo aiutare gli adolescenti ad avere una relazione più sana con i social media, dobbiamo essere disposti a valutare la nostra. La ricerca mostra chiaramente che i social media è una questione adolescenziale, ma non è una questione che riguarda esclusivamente il ministero per gli adolescenti e gli studenti. Dovremmo guardare alle nostre vite prima di istruire gli adolescenti.

Secondo, non si sbaglia mai a sottolineare l’importanza di vivere la vita off-line. Una  percentuale significativa di adolescenti riconosce di avere un rapporto malsano con i social media, o quantomeno vedono come internet sta influenzando i loro coetanei. Il modo in cui facciamo questo è importante— esaltare la ricchezza della vita off-line avrà un maggiore effetto sugli adolescenti che biasimarli perché trascorrono troppo tempo online. Discepolare adolescenti che sono sempre online non significa costringerli ad essere off-line, piuttosto dobbiamo mostrare loro che il meglio della vita si trova lontano dai loro feed e al di fuori dei loro schermi.

Infine, dobbiamo offrire un modello di ciò che significa essere una chiesa incarnata. Gli adolescenti nella tua casa o nella tua chiesa potrebbero non essere ancora credenti. Se vogliamo mostrare loro la via migliore per trovare comunità e significato, dobbiamo offrire un modello di ciò che significa trovare queste cose nella chiesa incarnata e nel Dio che adoriamo. A livello pratico, questo vuol dire coinvolgere gli adolescenti in tutti gli aspetti della vita della chiesa, dalla lettura personale della Bibbia alla riunione domenicale ai piccoli gruppi nelle case e altro.

Cercare di discepolare un adolescente nell’era di internet è come cercare di estinguere un furioso incendio domestico con una pistola ad acqua. Ma per la grazia di Dio, possiamo contare sull’acqua viva e sulle sorgenti di grazia che non si esauriscono mai.


Chris Martin è il direttore dei contenuti di marketing per la casa editrice Moody Publishers e consulente per i social media, il marketing e la comunicazione. Scrive regolarmente una newsletter, Terms of Service, ed è l’autore di Terms of Service: The Real Cost of Social Media (B&H, 2022). Chris vive vicino a Nashville con sua moglie Susie, la loro figlia Magnolia e il loro cane, Rizzo.

DISCLAIMER: Gli articoli postati da Impatto Italia esprimono le posizioni e la sensibilità dell’autore.

Il presente articolo è un’opera di elaborazione di traduzione di IMPATTO ITALIA. Il suo utilizzo totale o parziale è proibito in ogni forma previa richiesta e autorizzazione di Impatto Italia (impattoitalia@gmail.com). Il contenuto del presente articolo non è alterabile o vendibile in alcun forma.

L’uso del presente articolo è autorizzato dall’editore originale ©TGC. La risorsa originale può essere consultata al seguente link: https://www.thegospelcoalition.org/article/stats-teens-social/?fs=e&s=cl

© IMPATTO ITALIA

Chris Martin