Che cos’è la grazia?

Trascrizione di un file audio

Che cos’è la grazia? Sembra una domanda semplice, ma la risposta può essere data da diverse angolazioni. Ce l’ha rivolta un’ascoltatrice del podcast di nome Heather. “Ciao, Pastore John. Ho esitato a farti questa domanda perché ho un certo imbarazzo nell’ammettere che faccio fatica a comprendere una delle parole più comunemente usate oggi nella chiesa. La parola è ‘grazia’. La sento spesso definita come ‘favore immeritato’ o ‘ricevere ciò che non si merita’. La intendo in questo modo nel contesto di Efesini 2:8: “Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio”.

“Ma non la capisco nel contesto di testi come 2 Corinzi 12:9: ‘La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza’. O 1 Corinzi 15:10: ‘Ma per la grazia di Dio io sono quello che sono; e la grazia sua verso di me non è stata vana; anzi, ho faticato più di tutti loro; non io però, ma la grazia di Dio che è con me’. Non capisco il significato di ‘grazia’ in questi versetti. Potresti spiegarmelo?”

Uno dei motivi per cui mi piace questa domanda … so di ripeterlo spesso perché mi piace quello che facciamo in questo podcast e amo tutte le domande poste dagli ascoltatori, anche se in realtà alcune di esse sono troppo difficili per essere amate. Ma questa domanda è una palla che prendo al balzo perché quei versetti che per lei sono problematici sono alcuni dei miei versetti preferiti.

Comunque, uno dei motivi per cui amo questa domanda è che mi dà l’opportunità di dire a Heather e agli altri ascoltatori che siamo tutti nella stessa barca qui, e che io non ho alcun vantaggio speciale su di voi nel rispondere a queste domande, se non forse per il fatto di avere un po’ più di pratica. In altre parole, quello che faccio quando sento una domanda come questa è qualcosa che Heather o chiunque altro potrebbe fare.

Mettere insieme i pezzi

Apro la mia Bibbia, prendo la mia concordanza e cerco tutte le volte in cui grazia compare nella Bibbia. Ci sono 131 usi di grazia nella ESV — 124 nel Nuovo Testamento, 86 dei quali da parte dell’apostolo Paolo, ossia due terzi di tutti gli usi della parola grazia nella Bibbia provengono da un solo autore: Paolo. Non c’è da stupirsi se è chiamato “l’apostolo della grazia”.

Dico questo per incoraggiare Heather (e non per dire che non avrebbe dovuto scriverci; sono lieto di ricevere questa domanda) e tutti gli altri ascoltatori perché non c’è niente di magico nell’avere un ministero nella chiesa, come essere pastore, e non c’è niente di magico nell’avere una laurea e nello svolgere studi accademici. Rispondiamo alle domande procedendo più o meno tutti allo stesso modo. Guardiamo a tutto quello che la Bibbia ha da dire, e poi facciamo del nostro meglio per capire come tutto è collegato insieme, con uno spirito di umiltà e con una mente sottomessa a quello che la Bibbia insegna.

Metti sempre insieme le tue presupposizioni e cerchi di farti un’idea usando tutti i pezzi della Bibbia. E’ come un puzzle, in cui cerchi di comporre l’immagine con tutti i pezzi. E poiché è la parola di Dio, sai che tutti questi pezzi devono incastrarsi. Se non si incastrano in questa vita, si incastreranno nella prossima. Ma ci lavoriamo su il più possibile.

La grazia come favore immeritato

Quindi, per rispondere alla domanda dell’ascoltatrice, limitiamoci a Paolo, che lei ha citato, e ai due usi di grazia che lei ha notato. Da un lato, la grazia è definita — e penso che sia una frase assolutamente stupenda — come favore immeritato.

  • Romani 3:24: “[Siamo] giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù”. La grazia è ciò che inclina Dio a dare doni gratuiti e immeritati dai peccatori.

  • Romani 5:15: “Perché se per la trasgressione di uno solo, molti sono morti, a maggior ragione la grazia di Dio e il dono della grazia proveniente da un solo uomo, Gesù Cristo, sono stati riversati abbondantemente su molti”. La grazia è quella qualità in Dio che produce doni gratuiti per i peccatori colpevoli nella salvezza. 

  • Romani 11:5-6: “Così anche al presente, c'è un residuo eletto per grazia. Ma se è per grazia, non è più per opere; altrimenti, la grazia non è più grazia”. Non puoi fare opere per meritare la grazia. E’ gratuita e immeritata.

Questo è quello che la maggioranza di noi ha in mente quando diciamo che Dio è un Dio di grazia. E questo è vero. E’ meraviglioso. Le nostre vite eterne dipendono da questo. Nessuno di noi sarebbe salvato se la grazia non fosse un favore immeritato, e se non fosse una qualità nella mente, nel cuore e nella natura di Dio.

La grazia come potenza per vivere

Poi però Heather giustamente nota un altro gruppo di brani, anche nelle lettere di Paolo, in cui egli parla della grazia in modo un po’ differente.

  • 2 Corinzi 9:8: “Dio è potente da far abbondare su di voi ogni grazia, affinché, avendo sempre in ogni cosa tutto quel che vi è necessario, abbondiate per ogni opera buona”. Questo versetto sembra raffigurare la grazia come una potenza o un'influenza in vista dell’obbedienza.

  • 2 Corinzi 12:9: Gesù disse a Paolo: “La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza”. 

  • 1 Corinzi 15:10: “Ma per la grazia di Dio io sono quello che sono; e la grazia sua verso di me non è stata vana; anzi, ho faticato [questo era l’effetto della grazia] più di tutti loro; non io però, ma la grazia di Dio che è con me”.

In tutti e tre questi testi — e non sono gli unici — la grazia non è soltanto una disposizione, una qualità o un’inclinazione nella natura di Dio, ma è un'influenza, una forza, una potenza o un atto di Dio che agisce in noi per renderci in grado di faticare, soffrire e obbedire.

Aggiustare le nostre categorie

La cosa che faccio quando vedo cose come queste nella Bibbia è aggiustare le mie categorie mentali. Non dico: “Oh beh, non può essere così perché ho già questa categoria nella mia mente”. No, no, no. Correggo le mie categorie mentali.

Se un tempo pensavo alla grazia solo come un tratto caratteriale, una disposizione o un’inclinazione nella natura di Dio, che lo porta a trattare i peccatori meglio di quanto essi meritano — se questo una volta era il mio unico concetto di grazia — ora, avendo esaminato tutti i testi, allargo la mia comprensione di grazia secondo l’uso biblico del termine. Ora dico: “Bene, a quanto pare la parola grazia nell’uso di Paolo non si riferisce soltanto al tratto caratteriale, o disposizione o inclinazione in Dio per trattarci meglio di quanto meritiamo, ma la parola grazia si riferisce anche all’azione, o potenza, o influenza o forza di questa disposizione, che produce dei risultati concreti nella vita delle persone, come ad esempio abbondare per ogni opera buona o sopportare la spina nella carne o affaticarsi più degli altri, cose di cui Paolo parla riferendosi alla sua opera di apostolo”.

Questo non significa dover rinunciare alla semplice definizione di favore immeritato. E’ una definizione corretta. E’ un'ottima definizione. Significa solo che la parola include anche la verità incoraggiante — almeno per me che amo questa verità; ecco perché questi versetti sono così preziosi per me — che questo favore trabocca in un potente soccorso pratico da parte di Dio nella tua vita quotidiana quando più ne hai bisogno. Anche questo soccorso si chiama grazia perché è gratuito e immeritato.

Accostiamoci con fiducia

Vorrei perciò concludere con un versetto prezioso che tutti noi conosciamo e amiamo a cui forse non abbiamo mai pensato in termini di grazia. Ebrei 4:16: “Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia”. Questo è un trono che possiede la qualità, il carattere e l’inclinazione di trattare le persone meglio di quanto esse meritano. E’ questo il trono a cui ci stiamo accostando. Ma poi dice: “per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno”. 

E’ fonte di grande incoraggiamento sapere che la grazia di Dio è sia l’inclinazione del cuore di Dio di trattarci meglio di quanto meritiamo sia l’estensione di questa inclinazione nel soccorso pratico.


John Piper (@JohnPiper) è insegnante di desiringGod.org di cui è anche il fondatore. E’ rettore del Bethlehem College & Seminary. Per trentatré anni è stato pastore della Bethlehem Baptist Church di Minneapolis, Minnesota. Ha scritto più di 50 libri, incluso “Desiderare Dio. Meditazioni di un edonista cristiano” e il recente Coronavirus and Christ.

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