Ami la chiesa?

Do-You-Love-the-Church_620.jpg

Nella sua lettera agli Efesini, Paolo dedica una grande attenzione all’ecclesiologia, la dottrina della chiesa. In effetti, potremmo dire che Efesini risponde a questa domanda: Che cos’è la chiesa? In Efesini 2:19-22, la metafora principale usata da Paolo è quella di un edificio—la casa di Dio. I cristiani fanno parte della casa nel senso che sono stati adottati nella famiglia di Dio, un’altra immagine che la Scrittura usa per descrivere la chiesa. Ma qui l’accento non è tanto sulla famiglia quanto sulla casa: “Siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio. Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti” (vv. 19–20a).

Paolo dice che il fondamento di questo edificio chiamato chiesa è costituito dai profeti e dagli apostoli, ossia, dai profeti del Vecchio Testamento e dagli apostoli del Nuovo Testamento. Come mai? Perché i profeti e gli apostoli sono gli agenti della rivelazione attraverso la quale Dio parla al Suo popolo. Essi hanno trasmesso la Parola di Dio. Un altro modo per dire questo è che il fondamento della chiesa è la Parola di Dio.

E’ per questo motivo che dobbiamo prestare molta attenzione alla nostra dottrina della Scrittura. Gli attacchi lanciati contro l’integrità, l’autorità, la sufficienza e l’affidabilità della Scrittura non sono attacchi contro una fiancata laterale di questo edificio. Essi non scalfiscono il tetto della chiesa. Sono attacchi diretti contro il fondamento stesso della chiesa. Avere una chiesa senza autorità apostolica, senza la Parola di Dio come suo fondamento, vuol dire edificare una chiesa sulla sabbia e non sulla roccia. Il fondamento dei profeti e degli apostoli è necessario affinché l’intero edificio della chiesa sia stabile.

Paolo continua la metafora dell’edificio in 2:20b: “Essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare”. Cristo è la pietra angolare, l’elemento che tiene insieme il fondamento. Togli la pietra angolare, e tutto crolla. “In [Cristo] l’edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo al Signore. In lui voi pure entrate a far parte dell’edificio che ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello Spirito” (vv. 21–22). La chiesa è il nuovo tempio eretto in Cristo, da Cristo e per Cristo. Ovviamente, Paolo non sta dicendo che la chiesa è un edificio fatto di malta e mattoni, ma che noi siamo le pietre, le pietre viventi, come ci dice 1 Pietro 2:5. Ciascun credente fa parte di questa chiesa come ciascuna pietra fa parte di un edificio. La chiesa, il nuovo tempio, è ancora in fase di costruzione. Ogni giorno, nuove pietre sono aggiunte. Questo nuovo tempio non sarà finito fino a quando Gesù ritornerà per inaugurare il Suo regno. Cristo sta ancora edificando la Sua chiesa, non aggiungendo cemento ma aggiungendo persone che sono le pietre tenute insieme da Lui.

Paolo prosegue in Efesini 3:14-19:

Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell'uomo interiore, e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell'amore, siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

L’apostolo Paolo spiega la dottrina della chiesa per farci capire ciò che Dio ha fatto e per farci conoscere chi siamo, e invitandoci a capire chi siamo e qual è la nostra chiamata, Paolo dice che siamo la chiesa. Siamo la chiesa che Dio ha stabilito sin dalla creazione del mondo. Siamo il Suo popolo; siamo la Sua casa, quindi lasciamo che la chiesa sia la chiesa.

Stiamo vivendo in un tempo di crisi. Molti cristiani denunciano la decadenza della loro cultura e si lamentano del governo e del suo sistema di valori. E’ una cosa che posso capire, ma se abbiamo a cuore la nostra nazione e la nostra cultura, la nostra priorità deve essere il rinnovamento della chiesa. Noi siamo la luce del mondo.

Il governo rispecchia semplicemente le consuetudini adottate dalla popolazione in una data generazione. In un senso reale, il nostro governo è esattamento come vogliamo che esso sia, o non sarebbe lì. Il cambiamento culturale non proviene sempre dall’alto verso basso. Spesso proviene dal basso verso l’alto. Il cambiamento per il quale dobbiamo lavorare è principalmente un rinnovamento all’interno della chiesa. Quando la chiesa diventa la comunità dei cittadini del cielo che manifesta che cosa significa essere la casa di Cristo, e quando la chiesa vive secondo la potenza dello Spirito Santo—allora il popolo di Dio risplenderà come la luce del mondo. Quando le  revisione persone vedranno questa luce, glorificheranno Dio (Matteo 5:16). Questo cambierà il mondo. Ma Paolo dice che prima di tutto la chiesa deve essere la chiesa. Dobbiamo ricordare chi siamo, chi è il fondamento, chi è la pietra angolare, chi è il capo del nostro edificio, chi è il Signore della chiesa.

Amiamo la chiesa? Dubito che nella storia ci siano stati molti periodi con la stessa rabbia, ostilità, disappunto e disillusione nei confronti della chiesa istituzionale che vediamo oggi. E’ difficile non essere critici nei confronti della chiesa, perché la chiesa ci ha delusi sotto molti aspetti. Ma se la chiesa ha fallito, significa che noi abbiamo fallito. Siamo chiamati a servire la chiesa nella potenza dello Spirito Santo.

Noi, la chiesa, siamo stati creati per questo compito grazie alla presenza e alla potenza dello Spirito di Dio che dimora in noi. Tuttavia, siamo chiamati non tanto ad alzarci quanto a piegarci. E se pieghiamo le ginocchia davanti al nostro Signore, come Paolo dice in Efesini 3:14, la chiesa sarà la chiesa, e la nostra luce illuminerà le tenebre.


Aaron L. Lumpkin (Dottorando, Southeastern Baptist Theological Seminary) è decano associato degli studenti e cappellano del campus alla Missouri Baptist University di St. Louis, Missouri. Fa pure parte della squadra pastorale di Church of the Redeemer, St. Louis. E’ co-autore di The Sum and Substance of the Gospel: The Christ-Centered Piety of Charles Haddon Spurgeon. Lui e sua moglie Sara hanno quattro figli.

Il presente articolo è un’opera di elaborazione di traduzione di IMPATTO ITALIA. Il suo utilizzo totale o parziale è proibito in ogni forma previa richiesta e autorizzazione di Impatto Italia (impattoitalia@gmail.com). Il contenuto del presente articolo non è alterabile o vendibile in alcun forma.

L’uso del presente articolo sono autorizzate dall’editore originale ©Ligonier. La risorsa originale può essere consultata al seguente link: https://www.ligonier.org/blog/do-you-love-church/

© IMPATTO ITALIA

TeologiaAaron Lumpkin