Sorella, Dio ti vede

Una madre single seduta sotto il sole cocente, che vede il figlio deperire. Non aveva cibo né acqua né nessuno che la aiutasse. Era completamente da sola, incapace di provvedere per se stessa e per suo figlio. Potrebbe essere la storia di generazioni di donne di tutto il mondo. Forse riflette aspetti della vita di qualcuno che sta leggendo questo articolo oggi.

Ma questa è una storia antica, la storia di Agar, maltrattata da Abraamo e Sara in Genesi 16. Agar era una canna rotta sul punto di spezzarsi, un lucignolo fumante sul punto di spegnersi. Ma l’angelo di Dio la visitò sull’orlo del precipizio di un crollo totale. Egli la conosceva per nome. Egli conosceva la sua storia, e soddisfò i suoi bisogni.

La risposta di Agar fu di grande stupore. “Ho io, proprio qui, veduto andarsene colui che mi ha vista?” disse (Genesi 16:13). Agar chiamò il SIGNORE che le parlò lì a El-Roi, il Dio che mi vede.

Isolata ma non sola

Come Agar, molte di noi si trovano in situazioni di intensa sofferenza, abbandono, o abuso che ci costringono a doverci occuparci dei nostri bisogni essenziali da sole e senza risorse. Ho vissuto questa situazione quando ero una madre single di bambini piccoli. Mi ammalai gravemente ma non avevo nessuno che badasse ai miei figli così da poter chiamare un’ambulanza nel cuore della notte. Giacevo nel mio letto pensando che sarei morta, ma ero troppo malata per agire. Mi sentivo completamente sola nel mondo ad affrontare la morte.

Ho provato un senso di isolamento simile anche a livello emozionale. La sofferenza può creare emozioni impossibili da descrivere a parole. Quando non riusciamo a spiegare a chi ci sta più vicino come ci sentiamo, il senso di alienazione che proviamo aumenta. Possiamo trovarci in una stanza piena di persone e sentirci completamente soli.

Agar era isolata su diversi fronti. Era una serva ed era separata dalla famiglia. Fu maltrattata nella casa di Abraamo, dato che Sara si rivoltò contro di lei dopo averla data in moglie ad Abraamo per partorirgli un figlio. Agar era lontana da qualunque aiuto economico o materiale a cui potesse accedere da sola. Ma non era lontana da Dio.

Dio ci vede

Dio la vide, e si manifestò a lei nel suo bisogno. Anche se Dio è chiamato in altre parti della Scrittura il Dio che provvede e il Dio che guarisce, Agar lo chiamò semplicemente il Dio che vede. Prima ancora di provvedere per lei e suo figlio, Dio la vide. Egli la conosceva. Egli era con lei.

Dio non ha subito saziato la fame di Agar. Prima di ogni altra cosa, egli la incontrò nella sua solitudine.

Il nome specifico che Agar diede a Dio, El-Roi, non è ripetuto nell’Antico Testamento, ma l’idea che Dio ci vede nelle nostre afflizioni è diffusa nell’Antico e nel Nuovo Testamento. Il suo occhio è sul passero, perciò sappiamo che egli ha cura di noi. Il Salmo 10:14 ci dice che Dio vede il misero, e l'indifeso può confidare in lui. E nel grande discorso di Paolo sull’amore di Dio in Romani 8, ci viene ricordato che nemmeno l’afflizione, la fame e la spada possono separarci dall’amore di Dio.

Dio vede la madre single che partecipa al matrimonio di un’amica, sola e con il desiderio di sposarsi anche lei. Dio vede la moglie maltrattata dal marito e che ha paura di confidarsi con qualcuno. Dio vede la giovane abusata dalle autorità nella sua vita. Dio vede la madre single angustiata per i suoi bisogni e quelli dei suoi figli. Dio ci vede quando siamo esaurite, distrutte e spaventate.

Noi vediamo Dio

La notte in cui giacevo quasi morta nel mio letto, Dio mi ricordò di telefonare a un’amica che faceva orari strani. Era ancora sveglia, venne a casa mia, chiamò l’ambulanza e badò ai miei figli mentre mi ero ricoverata in terapia intensiva nei due giorni successivi. Ero troppo debole per comprendere appieno che Dio aveva visto la mia afflizione e si era preso cura di me e dei miei figli quando sentivo che stavo per spegnermi. Ma più tardi, mi sono meravigliata per il Dio che mi aveva veramente vista e che aveva veramente ascoltato le mie preghiere.

Come per Agar, anche se potremmo trovarci sull’orlo di quella che sembra una distruzione totale, Dio è reale e Dio è qui. A volte, come fece con Agar, Dio ci fa intravedere Colui che ha sempre i suoi occhi su di noi, rivelandosi a noi nella sua Parola, per mezzo del suo Spirito e del suo popolo. Ma anche quando ancora non vediamo Dio nel mezzo della nostra sofferenza, la Scrittura ci ricorda che Dio è qui. Il suo occhio è sul passero. Il suo occhio è anche sui suoi figli.

Gesù adempì la profezia di Isaia che parla di Colui che avrebbe soccorso la canna rotta e il lucignolo fumante evitando che fossero completamente distrutti. Gesù ebbe compassione per le persone ferite e afflitte che lo seguivano. Egli le guarì. Ed Egli ha lasciato ai suoi seguaci la promessa dello Spirito Santo—lo Spirito di Cristo, come lo chiama Paolo. Lo Spirito di Cristo è reale, e dimora in noi.

Dio vede noi e i nostri bisogni più urgenti, anche la nostra solitudine e alienazione. Non siamo stati lasciati come orfani a gestire le nostre perdite da soli. Possiamo avere fiducia che “egli non triterà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante, finché non abbia fatto trionfare la giustizia” (Matteo 12:20).


Wendy Alsup è un’insegnante di matematica, una blogger e autrice di Companions in Suffering: Comfort for Times of Loss and Loneliness (2020), Is the Bible Good for Women? (2017), The Gospel-Centered Woman (2013) e Practical Theology for Women (2008). Ha un blog Practical Theology for Women.

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