Quanto tempo dovrebbe richiedere la preparazione di un sermone?

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Noi predicatori abbiamo lo stesso compito, cioè quello di perfezionare la chiesa predicando la Parola in modo che i membri della nostra congregazione si amino e si servano gli uni gli altri (e amino e servano il prossimo) durante la settimana (Efesini 4:11-16). Per svolgere questo compito fedelmente, dobbiamo rivolgere tutta una serie di domande ad ogni brano che predichiamo.

La domanda più importante di tutte allora forse non è: “Quanto tempo dovrei dedicare alla preparazione del mio sermone?” La domanda più importante invece è: “Quanto tempo mi ci vorrà per rispondere a tutte le domande che ho su questo brano?”

Vi voglio spiegare passo per passo le sei domande principali che io rivolgo ad ogni brano su cui mi sto preparando per predicare. 

1. Come ha organizzato il brano l’autore?

Ogni brano ha una struttura che evidenzia l’enfasi dell’autore. Vogliamo predicare l’enfasi dell’autore, non la nostra. Per fare questo fedelmente, dobbiamo discernere il modo in cui l’autore ha organizzato il testo, e permettere a quella struttura di determinare l’enfasi e la struttura del nostro sermone.

Durante la settimana, leggo il testo nelle mie devozioni mattutine e prego per la guida dello Spirito. Ma la mia preparazione del sermone inizia ufficialmente quando mi siedo per individuare la struttura del brano. Dato che ogni genere testuale ha le sue strategie per coglierne la struttura, prima di tutto dovrai individuare il tipo di testo su cui stai lavorando. Quando si lavora sulle lettere del Nuovo Testamento, per esempio, grammatica, analisi del discorso, parole chiave, parole ripetute, parole di transizione (così, e, ma, perciò, pertanto), verbi, chiasmi ed altro rivelano la struttura del testo.               Quando si predica su un testo narrativo, strumenti grammaticali e analisi del discorso possono essere utili, ma in genere si tengono in considerazione trama (ambientazione, conflitto, apice, risoluzione), personaggi, cambiamenti di scena, voce (prima persona, seconda persona), tempo (presente, passato, futuro). Quando si predica sui libri poetici, per esempio sui Salmi, o su gran parte della letteratura profetica, naturalmente si tiene in considerazione la grammatica, ma occorre anche tenere conto dei cambi di scena, del tempo e della voce verbale oltre ai parallelismi, alle strofe, ai paragoni e ai contrasti.

Si tratta indubbiamente di un lavoro difficile, talvolta lungo e tedioso. Tuttavia, questo è il lavoro più importante nella preparazione del sermone, dato che la struttura del testo rivelerà l’enfasi dell’autore. E se vogliamo predicare l’enfasi del brano, dobbiamo fare bene questa parte. Andando avanti nel processo di preparazione, altre domande potrebbero sicuramente fare luce sulla struttura del testo. Non va considerato un processo lineare; è una spirale ermeneutica. Ogni domanda permette di fare luce su risposte alle altre domande.

2. Quale luce i diversi contesti gettano su questo brano?

Dopo aver individuato la struttura, voglio anche capire quale luce i diversi contesti gettano sul mio brano. Il contesto letterario immediato (il brano precedente e successivo) mi aiuta a collocare il mio specifico brano all’interno dello sviluppo della narrativa del libro. Voglio capire dove mi trovo nell’argomentazione dell’autore. Naturalmente, possiamo uscire dal nostro brano immediato per comprendere il suo ruolo nell’intero libro. Più cose sappiamo del libro che stiamo esponendo, meglio predicheremo su un dato brano.

Il contesto storico spesso farà luce anche sul nostro testo. Quando non riusciamo a individuare il contesto storico dalla Scrittura, possiamo aiutarci facendo ricorso a dizionari biblici, atlanti, enciclopedie e commentari.

Inoltre, vogliamo capire quale luce altri testi biblici gettano sul nostro brano. Il nostro brano viene citato da qualche altra parte? L’autore affronta lo stesso tema altrove? Come viene sviluppato nella Scrittura il tema che l’autore tratta qui?

E, naturalmente, in che modo gli autori biblici lo applicano al loro pubblico originale? Il contesto ci impedisce di sganciare i testi dal loro contesto originale e ci permette di applicare meglio la Bibbia al pubblico di oggi.

3. Qual è il punto principale dell’autore?

Lo scopo di leggere il brano durante le devozioni quotidiane, di discernere la struttura dell’autore e di collocare il brano nel suo contesto originale è quello di comprendere il punto principale dell’autore, che diventa il focus principale del nostro sermone.

Voglio individuare in una sola frase il punto principale che l’autore originale sta facendo. E voglio enunciarlo nel modo più chiaro e specifico possibile nel contesto degli ascoltatori originali. Dopo aver individuato il punto originale del testo, rifletto su quale luce Cristo getta sul mio brano.

4. Quali collegamenti con il vangelo nel mio brano indicano Cristo?

Come predicatori cristiani, dobbiamo predicare sermoni cristiani. Questo potrebbe sembrare ovvio, ma è possibile predicare un sermone dalla Bibbia non esclusivamente cristiano. Per predicare un sermone cristiano, dobbiamo a buon diritto collegare il nostro brano al vangelo. Per fare questo, dobbiamo prendere nota di ogni riferimento incrociato al Testamento opposto a quello da cui stiamo predicando. Vogliamo sviluppare una buona comprensione della teologia biblica. Altre strategie utili sono considerare l’adempimento delle promesse, i temi teologici, le tipologie e la teologia sistematica. Di nuovo, ci stiamo chiedendo quale luce Cristo (la sua vita, morte, risurrezione, esaltazione, ritorno) getta sul mio brano, e qual è il collegamento migliore con Gesù dal quale posso predicare il vangelo in modo naturale.

5. Qual è la principale argomentazione del mio sermone da questo brano?

Non sono ancora pronto per scrivere il mio sermone. Arrivato a questo punto, voglio enunciare la principale argomentazione che farò dal testo in esame. Voglio predicare la tesi principale dell’autore, ma desidero comunicarla in linguaggio adatto alle persone di oggi. Cercherò quindi di riformulare il punto principale dell’autore, alla luce di Cristo, usando un linguaggio di applicazione al mio pubblico—tutto in una breve frase. Ora sono pronto per scrivere il sermone.

6. Qual è la struttura del mio sermone da questo brano?

Voglio che lo schema del mio sermone rifletta la struttura dell’autore originale ma che venga espressa nel linguaggio del mio pubblico. I punti del mio sermone saranno al servizio della mia unica argomentazione principale. Tale brevità aiuterà a fornire chiarezza.                                                                   Coloro che prestano molta attenzione alla corretta comprensione del testo spesso non dedicano molto tempo per comunicarlo chiaramente. Voglio essere sicuro di avere abbastanza tempo per riflettere attentamente sull’applicazione, collegandola nel modo più fedele possibile alla mia tesi principale e ai punti del sermone. Il brano dovrebbe anche determinare la mia applicazione.

Tutto il tempo necessario

Spero che tu abbia capito come mai sostengo che la domanda più importante non è: “Quanto tempo dovrei dedicare alla preparazione del sermone?” La domanda migliore da farsi è: “Quanto tempo mi ci vorrà per rispondere a tutte le domande che ho su questo testo in modo da predicarlo fedelmente?”

Ancora una volta, la risposta è: tutto il tempo necessario.


Juan Sánchez (MDiv, ThM, PhD, Southern Baptist Theological Seminary) è il pastore della Chiesa Battista High Pointe di Austin, Texas, e consigliere di The Gospel Coalition e Coalicion por el Evangelio. E’ l’autore di Seven Dangers Facing Your Church. Lui e la moglie Jeanine hanno cinque figli.

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