Perché la tua chiesa dovrebbe investire subito nella fondazione di chiese
Anche se non ho mai avuto l’opportunità di fondare una chiesa, è una cosa che mi ha sempre appassionato. Fondare chiese non è niente di meno che l’attuazione pratica del Grande Mandato.
Dio mi ha affidato diversi ministeri grazie ai quali ho potuto mettere in contatto una chiesa esistente con un ministero di fondazione di chiese. Di tutte le chiese esistenti che ho visto coinvolte nella fondazione di chiese, nemmeno una si è mai pentita. Anzi, hanno sempre ricevuto un beneficio.
Ciò ha maturato in me una convinzione semplice ma seria: ogni chiesa—indipendentemente dalle dimensioni o dalla fase di sviluppo in cui si trova—dovrebbe in qualche modo essere coinvolta nella fondazione di chiese. Sarebbe da sprovveduti (e forse da insensati) dire che ogni chiesa deve fondare un’altra chiesa; ci sono troppe variabili in gioco per imporre una cosa del genere. Tuttavia, ogni chiesa dovrebbe essere collegata all’opera della moltiplicazione del vangelo con la fondazione di chiese.
Che si tratti di aderire ad un network per la fondazione di chiese, di avviare un residenziale, di collaborare con una chiesa in via di fondazione già esistente, o anche soltanto di impegnarsi a pregare per i fondatori di chiesa vicini o in giro per il mondo, le chiese esistenti trarrebbero beneficio dal farsi coinvolgere nella fondazione di chiese per almeno sette motivi.
1. Conforma al modello del Nuovo Testamento
Nel Nuovo Testamento, il Grande Mandato è adempiuto con la fondazione di chiese. La chiesa di Antiochia colse questa visione in Atti 13. Essa mise da parte Paolo e Barnaba e li incaricò di fondare chiese, e ciò ebbe profonde conseguenze sulla chiesa e sul mondo. Vediamo questo modello ripetersi in tutte le epistole di Paolo; egli ricordava continuamente alle chiese di altre opere in tutto il mondo antico, evidenziando bisogni e opportunità di collaborazione. Mi piace quello che ha scritto Ed Stetzer su questo tema. “Dovremmo riflettere su ciò che fecero gli apostoli e i discepoli in risposta al Grande Mandato. Non si limitarono ad evangelizzare, ma riunirono i neoconvertiti in congregazioni. Quando i discepoli appresero del Grande Mandato, fondarono chiese, e noi dovremmo fare altrettanto”.
Vuoi che la tua chiesa assomigli di più alla chiesa primitiva? Lasciati coinvolgere nella fondazione di chiese.
2. Rafforza la missione e affina lo zelo evangelistico
Le chiese in via di fondazione offrono la straordinaria opportunità di suscitare lo zelo evangelistico. E’ ampiamente documentato che le nuove opere del vangelo raggiungono meglio i perduti rispetto a chiese già fondate. Nuove chiese—o anche l’idea di potenziali nuove chiese—possono quindi servire alle congregazioni esistenti per pensare a come evangelizzare in modo più efficace nel loro contesto.
Ogni volta che ho aiutato qualcuno a fondare una nuova chiesa, o che ho avuto un ruolo qualsiasi nella preparazione, quest’ultima ha portato energia, entusiasmo, e sapienza missionale alla chiesa esistente. Le chiese in via di fondazione di successo studiano il loro contesto febbrilmente e si dedicano ai perduti con fervore. Le chiese esistenti potrebbero sfruttare molta più di quell’energia, indipendentemente dal loro contesto.
3. Richiama l’attenzione sulla generosità e su un budget contenuto
Un budget di chiesa può essere molto simile a un budget personale. Inizia con sogni di generosità e semplicità prima che arrivino proprietà, personale da assumere, impegni finanziari e distrazioni. Ad un certo punto, i soldi non vanno più verso la missione e il budget si limita alla mera sopravvivenza della chiesa.
Un ottimo modo per scuotere un pò le finanze e superare la dipendenza dal bilancio è iniziare a destinare alcuni di quei preziosi fondi non più a noi stessi ma ad altri che si trovano in altre parti della città, della nazione, o del mondo. Se vogliamo insegnare alle persone ad essere generose con le loro finanze, allora abbiamo una grande opportunità di offrire loro un modello con le finanze delle nostre chiese.
4. Allarga gli orizzonti della tua gente e alza il loro capo per portare fede
A volte le nostre ambizioni per la chiesa sono troppo piccole. Alcuni di noi devono meditare le ben note parole di William Carey: “Attendi grandi cose da Dio; tenta grandi cose per Dio”. Nelle chiese in cui sono stato pastore, poche cose hanno creato fede nel popolo di Dio come sentire parlare dell’avanzamento del vangelo in diversi contesti nel mondo.
Ciò stimolerà la testimonianza del vangelo anche nel tuo contesto. Chiedere alle persone che servo di pregare per chiese in via di fondazione in Turchia, Malawi, o Thailandia, o in qualunque altro posto è una cosa che ravviva realmente la loro fede.
5. Crea contesti di unità, diversità, e di famiglia tra più chiese
Con l’esistenza di così tante denominazioni nel mondo, può essere difficile per i credenti avere il senso di essere una famiglia composta da più chiese a cui si sente veramente di appartenere. I network per la fondazione di chiese offrono una straordinaria opportunità a chiese con contesti, stili, dinamiche congregazionali, e persino filosofie di ministero diverse di abbracciare una causa comune.
Un po’ di tempo fa, portai alcuni leader della chiesa di cui ero pastore a Johannesburg al Global Gathering di Acts 29 a Nashville. L’impatto fu enorme perché i nostri leader videro una famiglia globale e diversificata di chiese. La sensazione di fare parte di una famiglia diversificata è confortante, ed è altresì incoraggiante vedere fratelli nel vangelo impegnati nella stessa opera in posti diversi.
6. Dona l’opportunità per pregare con franchezza e dipendere dallo Spirito
Piccoli bisogni producono piccole preghiere. Ma quando i bisogni appaiono enormi, o persino impossibili da soddisfare, la preghiera diventa un imperativo. La chiesa di Antiochia aveva un profondo senso dell’opera dello Spirito al suo interno quando inviò Paolo e Barnaba a fondare chiese. Se vuoi sperimentare la potenza dello Spirito tra un gruppo di persone, coinvolgile in un’opera che non sono assolutamente in grado di compiere da sole.
7. Risveglia doni inutilizzati e leader servitori
Molte chiese hanno, tra le loro fila, abbondanza di doni dormienti. In parte ciò si deve alla riluttanza a servire da parte delle persone, ma molto ha a che fare con il modo in cui le nostre chiese sono strutturate. Quando offriamo soltanto opportunità di servire nel parcheggio, al bancone del caffè, o nel nido, rendiamo un pessimo servizio alle persone. Sono tutti ruoli preziosi, che però non ci spingono a formare leader e portare alla luce doni potenzialmente dormienti.
Presentare i bisogni di una squadra di fondazione di chiese potrebbe sorprenderti; potrebbe risvegliare il desiderio di servire in alcune delle persone più improbabili. La domanda quasi sempre supera l’offerta nella fondazione di chiese, pertanto i leader vanno formati e i doni riconosciuti e sfruttati.
Quindi, coraggio chiesa esistente. Trova un modo per essere coinvolta. Quella che appare una distrazione dalla tua missione potrebbe in realtà aiutarti a metterla a fuoco. Quello che sembra essere un grande costo potrebbe in realtà suscitare una straordinaria generosità. Quello che si profila come un ulteriore peso per la tua gente può in realtà essere proprio la cosa che fa alzare il loro capo e piegare le loro ginocchia.
Ross Lester è pastore di un campus universitario e anziano della Austin Stone Community Church di Austin, Texas. In precedenza è stato il pastore principale della Bryanston Bible Church e direttore del network Acts 29 Africa Meridionale. E’ uno dei leader del network Acts 29 Regioni Emergenti. Ross è sposato con Sue, e ha due figli. Di tanto in tanto scrive sul suo blog rosslester.com. Puoi seguirlo su Twitter.
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