La transizione da gruppi di comunità a gruppi comunitari
Il passaggio da gruppi comunitari a comunità missionali, seconda parte
Questo è il secondo post di una breve serie scritta da Todd Engstrom su come passare da una cultura di “gruppo comunitario” a una cultura di “comunità missionale” con lo stesso gruppo di persone. Leggi la terza parte qui.
Nel post precedente, abbiamo esaminato i gruppi di comunità. Il momento fondamentale nella transizione per diventare un “gruppo comunitario” si ha quando le conversazioni e le preghiere delle persone iniziano a concentrarsi verso l’esterno. I membri del gruppo iniziano a servire ogni settimana nei culti domenicali o mensilmente nella città; ad ogni modo iniziano a considerare la loro comunità come un canale della grazia di Dio per gli altri, e non principalmente per loro stessi.
Un gruppo comunitario deve adottare comportamenti e ritmi intenzionali che permettano di trovare tempo per fare discepoli.
Gruppo comunitario
Quando i cuori dei membri di un gruppo di comunità iniziano a cambiare, nasce un gruppo comunitario. Un gruppo comunitario è spesso il punto d’inizio per alcuni gruppi, ma di solito segue un periodo di gruppo di comunità. La fase del gruppo comunitario dura normalmente da pochi mesi a pochi anni, sempre a seconda degli appartenenti al gruppo e a qualche altro fattore.
Anziché aver bisogno di un cambiamento di cuore, i gruppi comunitari devono affrontare sfide di tipo pratico per essere le comunità missionali che desiderano essere. Questo periodo di vita nel gruppo dura solitamente dai tre ai nove mesi.
Una volta che finisce la luna di miele di un nuovo gruppo e che le persone si conoscono meglio, possono sorgere conflitti dovuti a differenze di personalità, di aspettative, e di maturità. In questa fase si possono verificare anche presenze agli incontri altalenanti e abbandoni.
Nelle comunità che agiscono come gruppi comunitari ci sono ancora relazioni in via di formazione, ma durante questo periodo esperienze condivise, come una formazione per diventare comunità missionale, una crisi nella vita di una persona, o un’esperienza divertente, aiutano il gruppo a compattarsi. In alcuni gruppi c’è qualche barriera naturale verso la comunità circostanza e il gruppo entra più facilmente in sintonia. Che ci sia conflitto o meno, lo scopo del gruppo si sposta verso la comunità e la missione.
Principale ostacolo alla missione
Mentre un gruppo di comunità ha un problema di “volontà”, un gruppo comunitario ha un problema di “come fare” riguardo alla missione nel contesto della comunità. In genere, questo gruppo desidera fare discepoli ma non ha mai visto come si fa e non è sicuro di cosa consista in realtà.
Spesso il più grande ostacolo in questa fase è aiutare le persone a capire che ai loro diversi incontri non deve per forza partecipare ogni persona nella comunità. Cercare di uniformare gli orari di tutti i membri è quasi impossibile. Un programma di studi e il coaching sono utili per attraversare questo periodo di transizione.
Punto principale per il Coaching
Un gruppo comunitario deve adottare comportamenti e ritmi che permettano di trovare tempo per fare discepoli. Nel concreto, si deve passare del tempo per pensare a come il “terzo luogo”, il pasto familiare, e i life transformation groups (vedi qui per una descrizione delle nostre pratiche a The Austin Stone) possono svolgersi ogni mese affinché i desideri diventino azione. Spesso insegniamo ai gruppi comunitari a trovare posti dove da due a quattro persone possono incontrarsi e a riunire ogni tanto tutta la comunità in orari più comodi per tutti.
Succede spesso che un gruppo provi diversi incontri per un paio di volte, per poi abbandonarli perché “non hanno funzionato”. E’ molto utile ricordare a te stesso come leader che queste pratiche raramente sono una soluzione miracolosa. Ci vuole del tempo per definire dei ritmi sani.
Parlando in termini pratici, suggeriamo di attuare i Life Transformation Groups (o Gruppi DNA) prima nel contesto dei normali incontri, per illustrarlo e permettere alle persone di provare il format con molta gente. Poi cerca di avviare un Life Transformation Group in un diverso incontro, e poi lavora intenzionalmente su questo incontro di gruppo per fare in modo di riunirvi al di fuori della casa in una sorta di “terzo luogo”. Quest’approccio in diverse fasi aiuta tutto il gruppo ad adattarsi lentamente nel tempo.
Principale punto di transizione in squadre di missionari
Il gruppo comunitario cambia quando le persone mettono in pratica quei ritmi che permettono loro di frequentare i loro amici lontani da Dio in tutta normalità. Quando un gruppo comunitario ha nomi di persone non credenti per i quali pregare e queste persone cominciano a presentarsi in posti dove c’è anche la comunità, significa che sta andando nella direzione giusta!
Nel prossimo post esamineremo le squadre di missionari.
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Il Dottor Todd Engstrom è Pastore esecutivo del Ministero alla The Austin Stone Community Church di Austin (Texas). Inoltre, dirige gli sforzi di The Austin Stone nella fondazione di chiese - formazione, gestione delle risorse e invio delle guide spirituali per glorificare Dio ovunque si trovino. Infine, parla, scrive e si consulta periodicamente con chiese sui temi delle comunità missionali e della leadership organizzativa. Nella vita familiare, è marito di Olivia, padre di cinque figli, e un missionario nel suo vicinato.
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