Diplomati, pensate al vostro scopo, non al vostro piano
Quando mi sono diplomata dalla scuola superiore cinque anni fa, non avevo un piano per la mia vita.
Ricordo che combattevo con l‘incertezza, cercando di capire che cosa avrei fatto mentre cercavo di rispondere alla domanda che mi bombardava: “E adesso?”. Avvertivo la pressione soffocante di dover pianificare la mia vita entro il giorno del diploma. Sono sicura che molti diplomati del 2021 possono identificarsi nella mia esperienza.
Nei cinque anni successivi al diploma, ho vissuto numerosi cambiamenti che mi hanno insegnato che c’è qualcosa di molto più importante del piano per la mia vita: lo scopo della mia vita.
Ci stiamo perdendo lo scopo?
Ti chiedi mai se ci sta sfuggendo il punto? Nel bel mezzo di fare i nostri piani, candidarci a potenziali università e intraprendere il percorso lavorativo desiderato, stiamo senza volerlo ignorando lo scopo delle nostre vite?
La nostra cultura intende lo scopo usando principalmente le lenti del successo esteriore. Il tuo scopo consiste nel frequentare l’università, laurearti, fare carriera e avere un bel conto in banca, e arrivi al tuo scopo scegliendo la strada che ti porterà a raggiungere il massimo del successo.
Ma se guardi allo scopo della tua vita attraverso le lenti della visione biblica del mondo, la prospettiva cambia diametralmente. La Scrittura ci offre uno scopo di vita che va ben oltre le cose passeggere di questo mondo: godere Dio ed esaltarlo in tutta la sua gloria e diffondere la sua gloria tra tutti i popoli e le nazioni. Non è uno scopo che noi scegliamo per noi stessi, ma è uno scopo che accettiamo o rifiutiamo dalla mano di Dio.
Cercare il successo eterno
Invece che enfatizzare il successo terreno, Cristo ci chiama a concentrarci sul regno di Dio (Matteo 6:20). Invece di guidarci a un maggiore agio e comodità, Gesù ci sfida a portare la nostra croce e seguirlo (Luca 9:58). Invece di promuovere il nostro nome, Gesù ci dà il mandato di andare e proclamare il suo (Marco 16:15). Per il seguace di Cristo lo scopo della vita ha poco a che fare con il successo esteriore; glorificare, esaltare e obbedire Colui che seguiamo diventa invece lo scopo della nostra vita e la vera misura del successo eterno.
Ma i neodiplomati spesso non sono incoraggiati a pensare allo scopo della loro vita. Scegliamo la nostra carriera o l'università in base alle preferenze e al guadagno finanziario, non in base a come possiamo compiere più efficacemente il nostro mandato. Siamo spinti a realizzare i nostri sogni ma non veniamo sfidati a realizzare lo scopo del cuore di Dio. Spesso le nostre decisioni assumono la sfumatura di una visione del mondo secolare dato che ci concentriamo sui piani e successi esteriori anziché sul nostro ruolo più grande nella storia universale di Dio.
Facendo così, perdiamo una finestra di opportunità fondamentale: l’opportunità di costruire le nostre vite attorno al tema centrale della gloria di Dio fin dall’inizio della nostra età adulta. Dovremmo incamminarci verso il futuro con una prospettiva centrata su Dio, rivolta al cielo e motivata dal grande mandato.
Mentre sono alle prese con l’incertezza del futuro, i diplomati non hanno semplicemente bisogno di ricevere incoraggiamento o guida nella scelta dell’università o della carriera. Hanno bisogno di essere sfidati a usare le loro vite per la gloria di Dio e del suo Vangelo.
Usare la tua vita per la gloria di Dio
Ogni diplomato si trova in un punto dove diverse strade convergono: talenti, passioni e risorse a disposizione. Giunti a questo bivio, c’è una decisione da fare: Prendere la strada che promette il più alto ritorno terreno? O fare le nostre scelte dando la priorità al regno di Dio?
Eve
Se i diplomati scelgono di investire nel regno di Dio, ciò significa che devono automaticamente abbandonare i piani iniziali per andare nel ministero a tempo pieno o fare i bagagli per trasferirsi all’estero? Per alcuni potrebbe essere così, ma non per tutti.
Uno dei maggiori ostacoli alla diffusione del Vangelo è la convinzione che solo i missionari o i pastori sono chiamati a glorificare Dio e condividere il Vangelo in tutte le nazioni. Se crediamo a questo, ci auto-escludiamo dallo scopo ultimo di Dio e dal mandato che Egli ha comandato. Rinunciamo alla benedizione di diffondere il Vangelo se disobbediamo al nostro mandato e lo ignoriamo.
Che il ministero vocazionale o all’estero faccia parte o meno del nostro futuro, la chiamata a usare le nostre vite per la gloria di Dio rimane. La domanda che tutti i diplomati dovrebbero farsi non è necessariamente devo andare all’estero? o devo entrare nel ministero a tempo pieno? ma Come posso spendere questa unica vita che Dio mi ha dato per servire ed esaltare il suo nome ed essere obbediente al mandato che mi è stato affidato?
I diplomati determinati cambieranno il mondo
Riesci a immaginare le conseguenze globali e locali se i diplomati del 2021 decidessero i loro prossimi passi e i piani per la loro vita rispondendo a questa domanda? Guarda all’università che frequenterai e al tuo percorso di carriera non semplicemente come ad opportunità per ottenere promozioni o riconoscimenti ma come un campo di missione pronto per la mietitura. Lavora sodo nel ministero e nel volontariato per soddisfare i bisogni fisici e spirituali della tua comunità, del tuo vicinato e del tuo luogo di lavoro. Pensa alle tue risorse finanziarie non in termini di guadagno o sicurezza personale, ma come risorse che Dio ti affida per soddisfare bisogni nel mondo.
In un mondo pieno di bisogni spirituali e fisici urgenti, dobbiamo chiedere a Dio di ridefinire le priorità e le passioni dei nostri cuori in modo che siano allineate agli scopi del suo cuore. Come Gesù disse:
Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio, la troverà. Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l'anima sua? O che darà l'uomo in cambio dell'anima sua? (Matteo 16:24-26)
Caro diplomato, c’è un mondo sconfinato davanti a te. Che il tuo scopo possa non essere quello di guadagnare questo mondo terreno e transitorio (e perdere la tua anima nel fare questo), ma di vincere il mondo per la gloria eterna di Dio ed arrendere la tua vita per amore del Vangelo.
Sara Barratt ha 21 anni ed è editorialista e caporedattrice per theRebelution. E’ l’autrice di Love Riot: A Teenage Call to Live with Relentless Abandon for Christ (Baker, 2020). Entra in contatto con lei su SaraBarratt.com e su Facebook, Twitter e Instagram.
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