Dieci modi in cui la Pasqua cambia tutto
Conversazione con Matthew S. Harmon
Trascrizione di un file audio
Chiudiamo la settimana con due episodi sulle implicazioni della risurrezione di Cristo. Oggi diamo il benvenuto nel podcast a Matthew Harmon. Il Dottor Harmon è professore di studi sul Nuovo Testamento presso il Seminario Teologico Grace, ed è autore di un nuovo libro davvero interessante, scritto a quattro mani con Benjamin Gladd, intitolato: Making All Things New: Inaugurated Eschatology for the Life of the Church (Baker Academic). Con lui vorrei parlare di Pasqua.
Dottor Harmon, grazie per essere qui con noi oggi.
Grazie a te per avermi invitato, Tony.
Manca poco a Pasqua, e tu sostieni che la risurrezione di Gesù Cristo cambia tutto. Spiegaci questo. Perché un’affermazione così coraggiosa non è un’esagerazione?
All’inizio può sembrare che dire che la risurrezione cambia tutto sia un’iperbole, ma se si legge la Bibbia e si guarda a tutto ciò che deriva dalla risurrezione di Gesù, non è esagerato sostenere che essa cambi letteralmente tutto. Possiamo parlare per giorni interi delle implicazioni e delle conseguenze di quell’evento, ma nel poco tempo che ho a disposizione voglio concentrami su dieci cose che la risurrezione di Gesù ci dice su di lui — dieci cose che essa ha compiuto per noi e per la creazione.
1. La risurrezione di Gesù manifesta la nuova creazione e inaugura il regno eterno di Dio nel mondo presente.
La risurrezione di Gesù dai morti ha segnato l’inizio di una nuova era nella storia dell’uomo. Da quando Adamo ed Eva si ribellarono a Dio, il mondo è stato sottoposto alla maledizione. Ma nel Vecchio Testamento, Dio aveva promesso di redimere il suo popolo e trasformare la creazione stessa per mezzo di un discendente di Eva. In Ezechiele 37, Dio descrive la redenzione del suo popolo come un atto di risurrezione. Dio copre di carne e pelle delle ossa secche, fa uscire gli uomini dalle loro tombe, e mette il suo Spirito in loro. Poiché Gesù è risorto dai morti, il regno della nuova creazione di Dio ha fatto irruzione in questo mondo decaduto.
2. La risurrezione di Gesù annuncia che egli è il Re Davidico promesso che regna sulla creazione.
In Isaia 11:1-9, Dio aveva promesso di suscitare un Re dalla discendenza di Davide che sarebbe stato unto con lo Spirito di Dio e che avrebbe regnato con giustizia. Per effetto del suo regno, la creazione sarebbe ritornata alla condizione originaria. Nel suo sermone il giorno di Pentecoste (Atti 2:33-36), Pietro ci dice che la risurrezione di Gesù dai morti ha dimostrato che era lui questo discendente promesso dalla stirpe di Davide, il Re promesso che sarebbe venuto e che avrebbe regnato sulla creazione. Poiché dunque Gesù è risuscitato dai morti, egli ha dimostrato di essere il Re unto dallo Spirito della discendenza di Davide, che stabilisce il suo regno su tutta la creazione.
3. La risurrezione di Gesù indica che lui è il giudice che giudicherà il mondo alla fine dei tempi.
In quello stesso brano di Isaia 11 si dice che questo Re Davidico governerà sulla creazione con una giustizia perfetta. Egli non si sarebbe fatto influenzare dall’apparenza, dalla ricchezza o dalla condizione socio-economica delle persone, ma avrebbe pronunciato sentenze eque. Quando Paolo si presenta davanti agli ateniesi nell’Areòpago in Atti 17:30-31, egli dice che Dio ha fissato un giorno in cui egli giudicherà il mondo. E la prova che egli giudicherà il mondo è che egli ha risuscitato il giudice — Gesù Cristo — dai morti. Poiché Gesù è risorto dai morti, questo fa di lui il giudice di tutta la creazione alla fine dei tempi.
4. La risurrezione di Gesù annuncia che egli è l’ultimo Adamo.
In 1 Corinzi 15:21-22, Paolo scrive: “Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati”. Quando Adamo peccò, la morte entrò nel mondo. Quando Gesù Cristo, l’ultimo Adamo, risuscitò dai morti, la vita della nuova creazione iniziò a invadere questo mondo, proprio perché Gesù ubbidì laddove Adamo aveva fallito. La morte quindi non aveva alcun potere su Gesù, l’ultimo Adamo.
5. La risurrezione di Gesù compie la nostra nascita spirituale e la nostra risurrezione spirituale dai morti.
In 1 Corinzi 15:45, Paolo afferma che mediante la sua risurrezione Gesù è diventato uno spirito vivificante. Ora, questo è un versetto molto difficile da capire, in ogni caso Paolo vuol dire che il Gesù risorto è colui che dona la vita spirituale al suo popolo. In Efesini 2:4-6, Paolo fa un’osservazione simile quando dice che Dio ci ha vivificati con Cristo, ci ha risuscitati con lui, e ci ha fatti sedere con lui nei luoghi celesti. Poiché Gesù è risuscitato dai morti, egli ci risuscita dalla nostra morte spirituale alla vita spirituale.
6. La risurrezione di Gesù compie la nostra giustificazione.
Al centro della fede salvifica in Gesù c’è il credere che Dio lo ha risuscitato dai morti. Quando Dio ha risuscitato Gesù dai morti, egli stava facendo giustizia a Gesù. Egli stava dimostrando al mondo che egli era innocente dalle cose di cui era accusato e che la morte non poteva più trattenerlo. Romani 4:25 ci dice che Gesù è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. Poiché Gesù è risuscitato dai morti, noi che siamo uniti a lui per mezzo della fede siamo giustificati. Siamo dichiarati non colpevoli nel tribunale di Dio.
7. La risurrezione di Gesù gli permette di spargere lo Spirito Santo sul suo popolo.
Giovanni 7:39 dice che lo Spirito non poteva essere dato fino a quando Gesù non fosse stato glorificato. Con il termine “glorificato” Giovanni intende la morte di Gesù e la sua risurrezione. Poi nel giorno di Pentecoste nel suo sermone alla folla, Pietro dice in Atti 2:32-33 che poiché Dio ha risuscitato Gesù dai morti e lo ha esaltato alla destra del Padre, egli può spargere lo Spirito Santo sul suo popolo. Poiché Gesù è risuscitato dai morti, egli può mandare il suo Spirito Santo per venire a vivere dentro di noi.
8. La morte di Gesù ci libera dalla nostra schiavitù nei confronti del peccato, della morte e del diavolo.
E’ qui che vediamo alcune delle applicazioni più pratiche della risurrezione di Gesù. Romani 6:1-11 dichiara che chiunque è unito a Gesù Cristo mediante la fede è morto, è stato sepolto, ed è risuscitato con Cristo. E poiché questo è vero, noi non siamo più servi del peccato; siamo invece servi della giustizia, e abbiamo ricevuto la potenza dello Spirito di Dio per ubbidire a lui e per essere i suoi strumenti di giustizia. E poi Romani 8:10-17 continua spiegando che lo Spirito di colui che ha risuscitato Cristo dai morti dimora in noi per permetterci di fare morire il peccato. Ed Ebrei 2:14-15 dice che Gesù ci ha liberati dal diavolo e dalla paura della morte. Poiché Gesù è risuscitato dai morti, abbiamo questa straordinaria promessa che lo Spirito di Dio vive in noi e ci dà il potere di essere liberi dalla nostra schiavitù nei confronti del peccato, della morte e del diavolo. Questa è una cosa davvero incredibile se pensiamo alla sua applicazione pratica.
9. La risurrezione di Gesù garantisce che anche noi avremo un giorno corpi di risurrezione.
Come saranno questi corpi di risurrezione è un po’ un mistero. 1 Corinzi 15:35-49 ci dice che ci sarà qualche continuità e qualche discontinuità tra i nostri corpi attuali e i corpi di risurrezione. Filippesi 3:20-21 ci dice che quando Gesù ritornerà, egli trasformerà i nostri corpi rendendoli conformi al corpo della sua gloria. Vivendo in un mondo decaduto in cui i nostri corpi si decompongono e sono soggetti alla malattia e all’invecchiamento, l’arrivo di un giorno in cui, grazie alla risurrezione di Gesù, i nostri corpi saranno trasformati per essere conformi al suo corpo perfetto e glorioso è una promessa straordinaria.
10. La risurrezione di Gesù garantisce che un giorno Dio trasformerà tutta la creazione.
1 Corinzi 15:20–28 ci presenta la risurrezione di Gesù come l’inizio della trasformazione dell’intero universo da parte di Dio. Sperimentiamo questa nuova creazione nel momento in cui nasciamo di nuovo mediante lo Spirito di Dio. E Romani 8:18-25 ci dice che la creazione sta gemendo sotto il peso della maledizione, aspettando il giorno in cui Dio trasformerà completamente tutta la creazione in modo che l’intero universo sarà pieno della conoscenza della gloria del Signore, come le acque coprono il fondo del mare (Abacuc 2:14). E quando quel giorno verrà, Apocalisse 21:3-4 ci dice che vedremo Dio faccia a faccia. Ogni conseguenza della caduta e della maledizione sparirà dalla creazione, ogni lacrima sarà asciugata, non ci sarà più né morte, né dolore né cordoglio. Tutto questo sarà eliminato grazie al fatto che Gesù Cristo è risuscitato dai morti.
Queste erano solo alcune delle ragioni che spiegano perché la risurrezione di Gesù è così importante. Essa ha cambiato letteralmente tutto, e questo non è solo il motivo per cui celebriamo la Pasqua, ma questo è il motivo per cui ci riuniamo ogni domenica mattina, perché ogni domenica mattina è la domenica della risurrezione. Quanto è meraviglioso pensare che possiamo sperimentare la potenza della risurrezione di Cristo nelle nostre vite quotidiane grazie allo Spirito di Dio che dimora in noi! E che speranza ci dà questo! Qualunque avversità affrontiamo in questo mondo decaduto, possiamo sopportarla perché il risorto, Gesù Cristo, vive dentro di noi per metterci nella condizione di restare fedeli a lui fino alla fine. E con questo non abbiamo che scalfito la superficie di tutto quello che la risurrezione di Gesù ha fatto per la creazione e per noi.
Amen! Questa era un’analisi concisa ma un vero e proprio banchetto per l’anima. Dott. Harmon, grazie per averci aiutato a comprendere la portata della risurrezione.
Il piacere è stato mio. Grazie per avermi invitato.
Matthew S. Harmon (@DocHarmon) è professore di studi sul Nuovo Testamento al Grace College & Seminary a Winona Lake, Indiana, e fa parte del gruppo dei predicatori della Christ’s Covenant Church. E’ l’autore del nuovo libro Asking the Right Questions: A Practical Guide to Understanding and Applying the Bible.
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