Confessione quotidiana
Liturgie del Vangelo: Terza parte
Benché una liturgia possa essere svolta in molti modi, se non include una qualche forma di confessione, probabilmente non è una liturgia basata sul vangelo. La confessione ci offre l’opportunità di normalizzare il nostro bisogno di ricevere grazia e di risvegliare la nostra gente alla realtà che abbiamo un Dio misericordioso.
Che cos’è la confessione
In senso lato, confessare significa dichiarare ciò che è vero. Nelle liturgie moderne, ciò può includere una dichiarazione di fede o un credo storico. Confessare può significare anche riconoscere di avere vissuto in modo contrario ai comandamenti di Dio. Oggi ripassiamo questi aspetti della confessione, in modo da verbalizzare la nostra imperfezione e la perfezione di Dio quando siamo riuniti tra il popolo di Dio.
Confusione sulla Confessione
Si potrebbe pensare che la confessione sia un elemento scontato e normale nelle radunanze cristiane, ma le cose non stanno esattamente così. Sono molti i motivi che portano a evitare la confessione.
Alcuni di noi hanno imparato nelle loro famiglie, biologiche e spirituali, che la confessione fornisce munizioni a chi vorrebbe farci del male. Confessare significa per sua stessa natura mostrare la nostra debolezza, e ciò potrebbe potenzialmente farci perdere ammirazione, rispetto, amore, accettazione o controllo.
Altri hanno frainteso la confessione, definendola una cosa dannosa. Questa settimana ho sentito dire da un artista che ha una certa influenza sulla chiesa che il ravvedimento è una forma d’imbarazzo, e quindi non va bene. Forse abbiamo una teologia piuttosto confusa sulla confessione. Se niente di quello che facciamo può mai farci perdere l’amore di Dio o escluderci dalla Sua famiglia, perché la confessione è comunque necessaria?
E’ possibile che ci aspettiamo che la confessione faccia qualcosa che non è chiamata a fare. Sappiamo che la confessione può ristabilire relazioni, ma a volte ci aspettiamo, sbagliando, che essa rimuova le conseguenze delle nostre azioni (Non è questo il senso della confessione ed è molto improbabile che ciò avvenga).
Se siamo confusi in uno qualunque di questi aspetti, non saremo in grado di ricevere i benefici della confessione pubblica e privata.
Che cosa fa la Confessione
Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità (1 Giovanni 1:8–9).
La confessione non cambia la nostra cittadinanza o la nostra posizione davanti a Dio, ma sicuramente influenza le nostre relazioni, sia con Dio sia con l’uomo. La confessione ci unisce, e non ci fa sentire soli nelle nostre battaglie. La confessione ci mette sullo stesso livello perché tutti abbiamo bisogno di grazia. Per noi, che viviamo nella zona est di Seattle, questo significa che il dirigente che lavora in Amazon e la donna senza fissa dimora stanno entrambi aggrappandosi allo stesso perdono. La nostra fiducia nella misericordia del Dio fedele rende la confessione non solo possibile, ma anche opportuna.
La confessione non ci porta alla vergogna, anzi ci allontana da essa. Tim Keller ha osservato che “il ravvedimento basato sul timore ci fa odiare noi stessi. Il ravvedimento basato sulla gioia ci fa odiare il peccato”. Non dovremmo mai associare il ravvedimento alla vergogna …che tragico fraintendimento del ravvedimento!
Confessione in pubblico
Allora perché non riservare quest’aspetto della vita cristiana alla nostra vita spirituale privata? Beh, sicuramente riguarda anche la nostra vita spirituale privata. Eppure, parte del nostro scopo (spesso trascurato) nel riunirci ogni settimana è preparare e perfezionare i santi per l’adorazione quotidiana. Tenendo questo in mente, sembra sensato inserire la confessione nelle nostre riunioni. Aggiungo che, a quanto sembra, gli autori del Nuovo Testamento considerassero opportuna la confessione nelle riunioni pubbliche (vedi Luca 18:13-14).
Per quanto la confessione sia essenziale, l’approccio alla confessione nelle vostre riunioni determinerà quale direzione essa prenderà. Ho potuto constatare che la confessione agisce in modo più efficace quando è inserita in un “contenitore del vangelo”. Pensa alla vostra confessione comunitaria così:
Perché dovremmo confessare | Che cosa stiamo confessando | Perché siamo perdonati
Ogni domenica iniziamo il nostro tempo di confessione con una breve spiegazione del motivo per cui lo facciamo e di che cosa stiamo confessando (preferibilmente qualcosa legato al tema di quella mattina), seguito sempre da quello che molti chiamano certezza del perdono. A volte la certezza del perdono consiste in una sola frase, in un versetto, in una preghiera, ecc., ma ci sforziamo di includere la buona notizia che Cristo è sufficiente e misericordioso subito dopo aver ricordato i nostri fallimenti. La nostra confessione riceve sempre una risposta da Dio, e la Sua misericordia è abbondante.
Come per la maggior parte degli elementi del vangelo, anche la confessione può essere attuata in diversi modi. Alcuni inni e canti di adorazione moderni contengono belle confessioni. I Salmi 6, 32, 38, 51, 102, 130 e 143 sono tutti Salmi “penitenziali” molto utili nella confessione pubblica.
Assicurati di essere chiaro sul fatto che anche le guide della chiesa fanno parte del corpo confessante. Non stiamo facendo da mediatori tra l’uomo e Dio in questo momento, ma stiamo portando i nostri fallimenti a Dio insieme agli altri, e stiamo confessando il nostro bisogno della Sua grazia come tutti gli altri. Siamo dei “guaritori feriti” che rivolgono la loro attenzione al peccato esistente e già perdonato.
Confessione quotidiana
Dato che questa serie si concentra su come le nostre liturgie domenicali influiscono sull’adorazione quotidiana, vorrei ora riflettere su cosa insegna la confessione comunitaria alla congregazione. In che modo confessare insieme forma la nostra gente?
La confessione è normativa. E’ vero che la confessione è per quanti l’hanno combinata grossa, e ciò include me e te! Vivere con un cuore per il Signore e una carne che combatte contro di noi significa che la tensione tra le due cose produce il bisogno di riconoscere dove abbiamo fallito. La confessione non è solo una parte normale della nostra relazione verticale con Dio, ma anche della relazione gli uni con gli altri.
La confessione ci aiuta a combattere il peccato. La confessione regolare indebolirà il nostro orgoglio e il potere del peccato nelle nostre vite. Smaschera le bugie dell’isolamento e la paura di essere i soli ad affrontare queste lotte. La confessione è un modo per dire che desideriamo che lo Spirito ci dia la forza di vivere in un modo diverso.
La confessione ci porta a ricevere la grazia. Ammettere la nostra miseria è un modo per essere partecipi della grazia nella vita quotidiana. Questo era quello che Martin Lutero intendeva quando disse: “Il riconoscimento del peccato è l’inizio della salvezza”. Per andare verso Cristo e allontanarci dal nostro peccato, è necessario riconoscere il nostro peccato per quello che è.
Quando pensiamo al nostro fallimento, o guardiamo in alto alla misericordia di Dio o in basso alla nostra vergogna. La buona notizia della vittoria di Cristo sulla morte e sul peccato è che abbiamo trovato misericordia dall’Unico che ha il diritto di giudicare le nostre vite, e che la nostra vergogna è cancellata. Confessa il tuo peccato con umiltà e gioia questa domenica.
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