‘Boy Erased – Vite cancellate’ lascia intendere che il desiderio sessuale non può cambiare: è la religione a doverlo fare
Una delle scene più tristi di Boy Erased - Vite cancellate (un film che di scene tristi ne ha molte) ha come protagonista Jared (Lucas Hedges) che parla col padre (Russell Crowe) del loro difficile rapporto. Jared ha dichiarato la sua omosessualità, e suo padre è un pastore battista.
“Io non cambio”, dice Jared a suo padre, che anni prima lo aveva iscritto a un traumatizzante programma di terapia riparativa. “Dovrai essere tu a cambiare”.
Per Jared, non ci può essere un serio rapporto padre-figlio finché suo padre pensa che lo stile di vita omosessuale sia peccaminoso. “Sono gay, e sono tuo figlio”, dice. “E queste due cose non cambieranno”.
La fedeltà del padre alla testimonianza delle Scritture sulla sessualità, tuttavia, è l’unica variabile che può essere cambiata, suggerisce Jared. Cambia la tua posizione, o perderai tuo figlio. Questo è l’ultimatum che la scena lascia intendere, un ultimatum rivolto al padre di Jared e a chiunque tra gli spettatori abbia tra i suoi cari persone LGBTQ. E’ bianco o nero. Rinunciate alle vostre idee religiose all’antica sulla sessualità, o rinunciate a noi. La scelta è vostra.
Questa è una delle molte contrapposizioni semplicistiche di Boy Erased – Vite cancellate, un film drammatico magistralmente interpretato e commovente che tuttavia trasmette lo slogan neo-fondamentalista “nessuna zona grigia” del progressismo contemporaneo.
Una critica legittima
Basato sul libro di Garrard Conley Boy Erased - Vite cancellate, il film ha tutta l’apparenza di essere una campagna di sensibilizzazione che presenta la terapia riparativa (o di conversione) – una terapia volta a cambiare l’orientamento sessuale di una persona mediante l’uso di strumenti psicologici e comportamentali - come un inutile, inefficace e pericoloso abuso che mette a repentaglio l’incolumità della gioventù LGBTQ. Criticata da quasi ogni agenzia per la salute mentale e psichiatrica, messa al bando in molte nazioni e in almeno quattordici stati americani, e sempre più criticata da istituzioni e organizzazioni evangeliche, la terapia di conversione dei gay sembra essere un fenomeno in declino. Film come Boy Erased – Vite cancellate (che negli USA è stato vietato ai minori a causa del linguaggio e una scena di stupro) cercano di assestare il proverbiale colpo di grazia.
Quando nel film Jared rivela la sua omosessualità al padre (Crowe) e alla madre (Nicole Kidman), essi gli chiedono: “Dentro di te, desideri cambiare?”. Jared, allora diciannovenne, risponde: “Sì”. E sembra davvero intenzionato a cambiare. Ma alla fine del film, dopo essere sopravvissuto agli orrori di un programma di conversione terapeutica a Memphis chiamato Love in Action (amore in azione) senza che la sua attrazione per gli altri uomini mutasse, Jared giunge alla conclusione che non può cambiare. Finisce con l’accettare quella che considera l’unica alternativa: accogliere pienamente l’identità di omosessuale.
Tragicamente, la natura del “cambiamento” che viene proposto a Jared da Love in Action non è quella che troviamo nel Nuovo Testamento, in cui la crescita come “nuova creatura” è la conseguenza della nostra unione con Cristo nel contesto di una comunità che pratica il discepolato. A Love in Action, una sedicente organizzazione “cristiana” di cui si parla anche in un documentario del 2011, il cambiamento auspicato non sembra essere tanto quello di diventare simili a Cristo quanto quello di diventare meno gay e più “veri uomini”. La terapia comportamentale che vediamo nel film si concentra infatti nell’addestrare i ragazzi adolescenti come Jared per farli diventare più “virili” attraverso cose come, ad esempio, il non incrociare le gambe, la postura (a quanto pare la posizione dell’uomo è quella a “triangolo”), fare flessioni, strette di mano, e colpire la palla con la mazza di baseball. Con un’enorme bandiera americana sullo sfondo, il programma a volte sembra più un campo di addestramento militare che di discepolato cristiano.
Anche se il direttore del programma, Victor Sykes (interpretato da Joel Edgerton, che ha pure diretto il film) sembra essere animato dalle migliori intenzioni, i suoi metodi sono brutali ed eccessivi. In una scena inquietante, un ragazzo di nome Cameron (Britton Sear) viene letteralmente percosso con delle Bibbie mentre è chinato sulla bara del suo finto funerale. Ci sono abusi fisici, verbali, spirituali e traumi che portano (almeno in un caso) al suicidio di un ragazzo. Boy Erased - Vite cancellate ha ragione nel criticare questi approcci alla terapia di conversione.
Cambiare è impossibile?
Il problema è che l’impostazione del film basata sulla contrapposizione non lascia spazio a nessun approccio al desiderio sessuale che comporti una qualsiasi forma di cambiamento. Il film rispecchia la visione curiosamente rigida della sessualità della nostra cultura secolare progressista come qualcosa di fisso e immutabile, anche quando questa stessa cultura insiste sulla totale fluidità di genere. Una persona può quindi cambiare il proprio genere ma non i propri desideri sessuali? Alla fine, la concezione di “cambiamento” del movimento LGBTQ è sia contraddittoria sul piano interno sia deprimente sul piano esperienziale.
Boy Erased - Vite cancellate rispecchia la visione curiosamente rigida della sessualità della nostra cultura secolare progressista come qualcosa di fisso e immutabile, anche quando questa stessa cultura insiste sulla totale fluidità di genere.
Immagina di sentirti dire che il tuo desiderio che tanto detesti di bere o scommettere o di invidiare “fa parte di chi sei veramente” e che è impossibile cambiarlo. Suggerire una presunzione di immutabilità alla matrice dei desideri che costituiscono una “identità” teoricamente invariabile è davvero un’antropologia inedita e non biblica. E’ una nozione profondamente in contrasto con una fede definita dalla risurrezione e dal rinnovamento, nella quale essere in Cristo significa essere una “nuova creatura” (2 Corinzi 5:17).
Prendendo di mira il modello di terapia di conversione adottato da Love in Action (“prega che il gay in te se ne vada”), Boy Erased - Vite cancellate trova un facile bersaglio per giustificare la sua posizione che cercare di cambiare il desiderio sessuale fa più male che bene. Il film però sbaglia nel suggerire che la terapia di conversione sia il principale o l’unico modo in cui i cristiani si avvicinano al discepolato di persone LGBTQ. Migliaia di chiese nel mondo stanno camminando a fianco di uomini e donne attratti dallo stesso sesso, cercando di affrontare le complessità del loro percorso di discepolato e santificazione, senza pretendere o aspettarsi che i loro desideri disordinati scompaiano all’improvviso. La preoccupazione principale nel discepolare i cristiani che avvertono una tensione tra i loro impulsi sessuali e la loro fede (tensione che in realtà riguarda tutti i cristiani) non è l’orientamento sessuale bensì quello spirituale. Quest’ultimo è la radice del problema, e influisce su tutti i nostri desideri e il nostro comportamento, sessuale o di altro tipo. In realtà, la “conversione” più importante nella vita cristiana è quella che comporta un diverso atteggiamento del cuore nei confronti di Dio.
Vite veramente cancellate
La storia di Garrard Conley è la sua storia, e Boy Erased - Vite cancellate le rende giustizia. E’ una storia che i cristiani dovrebbero ascoltare, prendere in considerazione e da cui dovrebbero imparare. Ma c’è anche la storia di Rosaria Butterfield, come pure quella di Jackie Hill Perry, di Christopher Yuan, e di Sam Allberry, e quelle di tantissimi altri che hanno scelto la fedeltà alla Scrittura e all’identità in Cristo al di sopra della fedeltà all’identità sessuale. Dove sono i film che raccontano queste storie? I progressisti sarebbero disposti a prendere in considerazione queste storie, ascoltarle e imparare da esse?
Boy Erased – Vite cancellate da' l’impressione di voler essere una ricetta valida per tutte le persone alle prese con l’attrazione per lo stesso sesso. Il messaggio è: Non combattetela. Non pensate che sia in qualche modo sbagliata. Non desiderate cambiare. Accettate chi siete e vivete la vostra condizione con orgoglio.
Ma per molti seguaci di Cristo, la cosa non è così semplice. Guarda le vignette sui cattolici alle prese con la sessualità e la fedeltà a Cristo in questo documentario. Guarda la testimonianza di Beckett Cook, uno scenografo di Hollywood che si è lasciato alle spalle uno stile di vita gay dopo aver iniziato a seguire Gesù. Guarda il compositore di musica cristiana contemporanea Dennis Jernigan che racconta la sua toccante storia di libertà dalla condotta omosessuale. Queste storie circolano in rete, anche se purtroppo è difficile trovarle. Alle case di produzione di Hollywood e ai custodi dei media non piace che storie di questo tipo esistano. Non vedrete mai Nicole Kidman recitare in un film sulla vita di Rosaria Butterfield.
Se c’è qualcuno a essere “cancellato” oggi, sono le persone che ricercano la fedeltà a Cristo nonostante l’attrazione per lo stesso sesso; sono le persone che hanno scelto la via difficile del celibato o della complessa ricerca del matrimonio eterosessuale; coloro che hanno accettato il costo del discepolato preferendo Gesù al proprio appagamento sessuale. Abbiamo bisogno di più storie come queste, che mostrano come i seguaci di Gesù possono ricercare la fedeltà cristiana pur dovendo fare i conti con le sfide e le complessità dei desideri sessuali (che sono ugualmente presenti sia nelle persone attratte dallo stesso sesso sia negli eterosessuali).
Ogni cristiano, prima o poi, avvertirà una tensione tra la fede e il desiderio sessuale, e film come Boy Erased – Vite cancellate lasciano intendere che tale tensione non sia gestibile in alcun modo a meno che la fede personale non venga aggiustata in modo da adeguarsi al proprio desiderio sessuale. Questa non è solo una soluzione semplicistica per tentare di “risolvere” la tensione, ma presuppone altresì che nella vita non ci sia nessun posto per la tensione irrisolta o che essa non abbia alcun valore. Così come la terapia di conversione offre una soluzione troppo semplice per le sfide complesse di chi è attratto dallo stesso sesso, così fa anche Boy Erased – Vite cancellate, solo all’estremo opposto.
Ogni cristiano, prima o poi, avvertirà una tensione tra la fede e il desiderio sessuale, e film come Boy Erased – Vite cancellate lasciano intendere che tale tensione non sia gestibile in alcun modo a meno che la fede personale non venga aggiustata in modo da adeguarsi al proprio desiderio sessuale.
Più complicato
Vista la dicotomia presente in Boy Erased – Vite cancellate (“Tuo figlio non vuole cambiare, perciò è la tua fede a dover cambiare”), non sorprende che la madre di Jared (Kidman) cambi la sua fede. Alla fine del film lei non va più in chiesa regolarmente, e riassume così la sua fede: “Io amo Dio, Dio ama me, ed io amo mio figlio. E’ così facile. Per tuo padre è un po’ più complicato”.
E’ più complicato perché, sebbene il padre di Jared (Crowe) ami suo figlio e lo dica nel film, non può buttare via la Scrittura. Il dover sopportare il dolore di gestire questa tensione (amare la Bibbia e amare suo figlio, senza pensare che la seconda cosa significhi dover abbandonare la prima) rende il personaggio di Crowe il più interessante ed eroico del film, nonostante commetta degli errori di percorso. Ma Boy Erased - Vite cancellate descrive il suo percorso “un po’ più complicato” in modo condiscendente, quello di un ostinato fondamentalista all’antica destinato a crollare con il tempo, quando la ragione e la scienza prevalgono.
In realtà, il film presenta la fede come una ricerca essenzialmente anti-intellettuale inevitabilmente in conflitto con la scienza. Nel film c’è una dottoressa (Cherry Jones) che afferma di essere una donna religiosa—“ma ho frequentato anche la facoltà di medicina . . . Tengo la scienza in una mano e Dio nell’altra”. Questo dualismo superficiale (fede contro scienza) compare in altre parti del film. In un’occasione Jared visita una mostra d’arte intitolata “Dio contro la Scienza”. Egli incontra l’artista, un uomo gay di nome Xavier (Théodore Pellerin) e gli racconta la sua tensione spirituale: “Immagino di essere Giobbe . . . Dio e il Diavolo hanno fatto una scommessa su di me”. Xavier risolve abilmente la tensione per Jared dichiarando: “Dio è in ognuno di noi”.
Questo mi ha ricordato quello che Ross Douthat fa notare nel suo libro Bad Religion sulle eresie: quasi sempre esse hanno origine da un “desiderio di risolvere le contraddizioni del cristianesimo, dipanare i suoi difficili paradossi, e ottenere una fede più pulita e più comprensibile”. Che la tensione sia tra fede e scienza o tra desideri sessuali e insegnamenti biblici, l’approccio “o l’uno o l’altro” è sicuramente più facile, ma è assai probabile che sia eretico.
Che la tensione sia tra fede e scienza o tra desideri sessuali e insegnamenti biblici, l’approccio “o l’uno o l’altro” è sicuramente più facile, ma è assai probabile che sia eretico.
Purtroppo, le tensioni sperimentate da cristiani come Jared sono risolte troppo facilmente in Boy Erased – Vite cancellate. Quando la rivelazione di Dio nella Scrittura sembra crudele o non approva i sentimenti personali, ecco che è sostituita dalla “rivelazione” dell’autonomia e della liberazione sessuale. Questa idea è portata avanti in forma di canzone, “Revelation”, ripetuta diverse volte nel film. Il cantautore omosessuale Troye Sivan (che ha una particina nel film) canta: Tu sei una rivelazione / Non mi libererai ora / Da un legame sacro . . . E’ una rivelazione / Non c’è inferno in ciò che ho trovato / Nessun clamore nel regno / Come sta cambiando la situazione / Mentre mi liberi ora / E i muri crollano giù.
Ma questa liberazione “da un legame sacro” è davvero liberatoria? La scelta dell’appagamento di sé al di sopra della fedeltà alla Scrittura è veramente rivelatoria?
Vera liberazione
Una delle cose più tristi di Boy Erased – Vite cancellate è che Jared viene cacciato dalla sua chiesa nel momento del bisogno. Lo mandano a seguire un programma para-ecclesiale “specializzato” per lavorare sulle sue tentazioni in un contesto lontano dalla sua chiesa locale. Ma i membri di chiesa tentati dall’avidità o dalla pornografia o dalla concupiscenza eterosessuale non sono spediti in strutture specializzate per essere “aggiustati”. Perché Jared sì? I cristiani attratti dallo stesso sesso andrebbero discepolati all’interno della chiesa-famiglia, così come chiunque altro. Il costo del loro discepolato potrebbe sembrare più altro rispetto a quello di altri, ma come ha ricordato Sam Allberry, il costo è alto per tutti:
Gesù disse: “Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua” (Marco 8:34). La parola chiave è uno. Per seguire Gesù, ognuno di noi dovrà dire un forte e chiaro no ad alcuni dei nostri istinti e desideri più profondi. Gesù non mette l’io davanti all’“identità” ma lo mette davanti alla “rinuncia”.
Questa chiamata va precisata. Gesù continua dicendo che in un certo senso “perdiamo la nostra vita” nell’andare dietro a lui (v. 35), che a volte ci sembrerà che ubbidire a lui ci porti via la nostra vita. E tuttavia il glorioso paradosso è che sopportando questa perdita, in realtà stiamo ottenendo vita. Rinunciando a noi stessi per seguire Gesù non diventiamo meno di quello che siamo; diventiamo di più chi siamo veramente.
Nel regno controintuitivo di Dio, la vera liberazione è questa. E’ la libertà di seguire Cristo anziché i nostri cuori mutevoli; la libertà di far parte della storia di Dio anziché della nostra; la libertà di non essere schiavi dei nostri desideri.
Dio non promette la rimozione del desiderio per lo stesso sesso, o il matrimonio eterosessuale, a chi, come Jared in Boy Erased - Vite cancellate (almeno all’inizio), desidera “cambiare”. Dio promette se stesso. Per avere Dio, siamo disposti a dire di no ai nostri desideri disordinati?
Contrariamente al tragico riduzionismo di Boy Erased – Vite cancellate, ci sono diversi modi per essere fedeli e prosperare per i cristiani attratti dallo stesso sesso. Ci sono certamente sentieri di infedeltà —santificare i propri desideri anziché sottometterli a Dio; ignorare l’autorità della Scrittura quando ci sembra limitante. Molti però stanno percorrendo ogni giorno i sentieri della fedeltà. Queste persone si trovano nella tua chiesa, nella tua famiglia. Le loro testimonianze devono essere ascoltate. Esse hanno bisogno del tuo amore e di rendere conto a te nel loro cammino, come tu hai bisogno del loro amore e di rendere conto a loro.
Brett McCracken è redattore capo di The Gospel Coalition e autore di Uncomfortable: The Awkward and Essential Challenge of Christian Community, Gray Matters: Navigating the Space Between Legalism and Liberty, e Hipster Christianity: When Church and Cool Collide. Brett e sua moglie, Kira, vivono a Santa Ana, California. Sono membri della Southlands Church, di cui Brett è uno degli anziani. Puoi seguirlo su Twitter.
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