Andrà tutto bene in Italia?

Qui in Italia, i figli del mio vicino di casa hanno appena lasciato fuori dalla nostra porta un regalo per me e mia moglie. E’ il disegno di un arcobaleno con scritto le parole Andrà tutto bene! E’ stato un bel pensiero da parte loro, ma in Italia il numero di vittime del coronavirus ha appena superato quello della Cina. Le cose stanno andando tutt’altro che bene in Italia.

Mentre scrivo, gli ospedali sono sul punto del collasso o oltre, specialmente nelle regioni dell'Italia del nord. Le bare si accumulano, e molti muoiono soli. Il numero di contagiati è alto e non ci sono segni di rallentamento. Tutta l’Italia è in isolamento mentre il governo ha inviato l’esercito per garantire il rispetto delle misure rigorose adottate per contenere il virus. Non stiamo vivendo soltanto un disastro dal punto di vista economico; la sopravvivenza stessa di alcune persone è incerta (come quella degli immigrati privi di reddito, di risparmi e di cibo). In questo momento è difficile dire che nella mia nazione le cose stiano andando “bene”.

Qualche settimana fa, una cosa che sembrava molto distante improvvisamente è piombata addosso a italiani ignari. Diversi fattori hanno reso questa pandemia più difficile per noi. All’inizio il coronavirus è stato preso sottogamba: “E’ solo un’influenza”. Siamo secondi al mondo per popolazione più anziana. La situazione che già era grave si è ulteriormente aggravata a causa degli spostamenti dettati dal panico dalle regioni colpite del nord verso le altre regioni italiane.

Mantenere le distanze sociali è per natura difficile per la maggioranza degli italiani, che devono fare i conti con il sovraffollamento di famiglie numerose in spazi piccoli, senza cortili o giardini. Aggiungete a questo il nervosismo e l’ansia che avvertiamo sperando che niente —incluso internet—si guasti. La nostra vita normale ora non esiste più. Niente uscite, niente stare insieme agli altri. Al loro posto agitazione e paura crescenti.

Anche il salmista era familiare con l’agitazione e la paura. Egli descrisse un giorno di afflizione in cui la sua anima rifiutava di essere consolata (Salmo 77:2-4). Mentre gemeva, il suo spirito era abbattuto; era talmente turbato da non poter parlare.

Colleghi fondatori di chiese, condivido con voi un pò della mia storia e siate incoraggiati e preparati nella vostra.

Le chiese in Italia

La mia chiesa in via di fondazione fa parte del network Acts 29. In Italia abbiamo 15 chiese, la maggior parte delle quali si trova al nord. Alcune di esse si trovano nelle zone più colpite. Per esempio, Francesco Arco è pastore a Genova. Il padre di sua moglie Claudia è stato ricoverato in ospedale tre giorni fa ed è stato attaccato a un respiratore. E’ solo. Nel frattempo, gli Arco stessi sono stati poco bene, e le loro condizioni sono sotto osservazione. Diversi membri della chiesa sono stati contagiati; qualcuno è stato ricoverato. Altri hanno perso il loro reddito e sono costretti a sopravvivere con risorse in rapido esaurimento.

Questa comunità ora si incontra online con il loro gruppo quasi ogni giorno per pregare e incoraggiarsi con le Scritture. Questa è un’ancora di salvezza fondamentale. Mentre i loro credenti più giovani nella fede affrontano questa sfida inedita, hanno bisogno di essere incoraggiati con la preghiera e di essere saldamente radicati nel vangelo di Gesù Cristo.

La chiesa Serenissima, vicino Pordenone, fondata da Rob Krause, è una chiesa multiculturale e internazionale. Molti dei suoi membri lavorano nella sanità. Ci sono madri che vanno a lavorare senza sapere se potranno abbracciare di nuovo il loro figlio. I loro vicini di casa convivono con la tragedia della malattia, della separazione e della morte. Immigrati dalla stabilità economica precaria vivono alla giornata con poca sicurezza materiale.

Speranza per l’Italia

E tuttavia vediamo barlumi di speranza in Italia. Così come il salmista poteva, nonostante la sua angoscia, adorare il Dio che “opera meraviglie” (Salmo 77:14), anche noi andiamo avanti sapendo che egli è qui con noi in Italia, operando meraviglie. Un nostro vicino ha iniziato a confessare il suo bisogno di conoscere Dio. Una giovane coppia che si sta preparando al matrimonio sta crescendo nella fede e sta capendo che un matrimonio solido non dipende solo dall’avere sicurezza finanziaria e amici da frequentare.

Uno studente universitario vuole conoscere meglio il cristianesimo perché deluso dalle risposte della vuota religione tradizionale e pure da quelle dei predicatori del vangelo della prosperità (stranamente silenziosi di questi tempi!). Le visualizzazioni e le risposte ai messaggi, alle meditazioni e alle interviste online sono in aumento. In questo momento di grande bisogno, in molti stanno ripensando alle loro priorità e alla loro identità spirituale.

Pregate per l’Italia

Per favore, pregate per l’Italia. Statistiche impressionanti continuano a essere pubblicate. Ci sono centinaia di morti ogni giorno. Era una cosa impensabile fino a una settimana fa. In questa tragedia di proporzioni crescenti, gridiamo al nostro Padre buono. Piangiamo pur continuando a fidarci di Lui.

Pregherai affinché il vangelo venga proclamato e incarnato con potenza dai credenti italiani? Pregherai affinché i fondatori di chiese guidino il loro gregge in questi giorni difficili, sapendo che Dio ascolta (Salmo 77:1)? Pregate affinché le nostre chiese mettano radici forti e profonde. Pregate affinché chi ci osserva dall’esterno possa vedere la nostra speranza e desideri conoscere il nostro Salvatore.

Infine, pastori e fondatori di chiese, preparatevi per ciò che vi aspetta. Rimanete concentrati. Mantenete il vangelo al centro di tutto. Esaltate Gesù e rendete celebre il suo nome. Andrà tutto bene? Non c’è bisogno di chiedercelo, già lo sappiamo. Per noi, in Cristo, tutto è bene.


Jonathan (J. D.) Gilmore è il Direttore di Impatto Italia (Acts 29 in Italia) ed è il responsabile per Europa del sud-est di Acts 29. Nato da genitori missionari britannici, J. D. è cresciuto in Italia. Vive a Palermo con sua moglie Annette. Ha fondato la chiesa LifeHope ed è inoltre impegnato in diverse iniziative per la crescita di TGC in Europa.

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